Un processo, quello intentato dall’attore Johnny Depp contro l’ex moglie Amber Heard, che non ha nulla da invidiare alle trame giudiziarie di alcuni film hollywoodiani. La storia, come già sappiamo, risale al lontano 2018, quando, in seguito ad un editoriale sulle violenze domestiche scritto dalla Heard per il Washington Post, l’attore de I pirati dei Caraibi ha citato in giudizio per diffamazione la star di Aquaman. Numerose accuse, dispetti, video e messaggi incriminatori si sono susseguiti in questi quattro anni e dopo due processi, uno in Inghilterra e uno negli Stati Uniti, stanno uscendo allo scoperto ulteriori retroscena.
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Dal primo capitolo della storia Johnny è uscito perdente, rovinando la sua credibilità e mandando a rotoli la sua brillante carriera. In questi giorni, tuttavia, è in corso un nuovo processo a Fairfax, in Virginia, e le cose stanno andando diversamente per l’interprete di Edward mani di forbice. Di fatto, durante il processo sono emersi numerosi audio incriminatori nei quali l’attrice ha confessato di esser stata lei a picchiare l’attore. A rafforzare la tesi, anche le parole della sorella di Depp, Christi Dembrowski, che ha raccontato storie inedite sulla loro infanzia e di quanto la Heard fosse crudele con il divo, anche davanti a lei.
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Al centro di tutto il processo ci sono le percosse che l’attore nega di aver inflitto e delle quali invece l’attrice ha mostrato, negli anni passati, i lividi sul volto. L’avvocato di Amber ha sostenuto in tribunale che le ferite sarebbero state coperte con il set All In One Correcting Kit della Milani Cosmetics, che l’attrice utilizzava dal 2014, chiedendo di acquisirlo come prova. Ma proprio la Milani l’ha smentita categoricamente, attraverso un video pubblicato su TikTok, documentando come quella linea di cosmetici sia stata messa in vendita soltanto nel 2017, dunque dopo la presunta aggressione.
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Amber Heard Johnny Depp: la testimonianza della psicologa forense
Durante l’ultima seduta del processo tra Johnny Depp e Amber Heard tenutasi ieri, 26 aprile, è emerso un nuovo fattore che potrebbe essere determinante ai fini del processo stesso. Al banco dei testimoni è stata chiamata la psicologa forense Shannon Curry, assunta dagli avvocati di Depp, interrogata sulle condizioni psicologiche dell’attrice e su come queste abbiano inciso sul comportamento della donna. La dottoressa ha esaminato tutti i documenti del caso, le cartelle cliniche della Heard (comprese le ‘cure per la salute mentale’), le registrazioni audio e video, le foto e le dichiarazioni dei testimoni.
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Curry ha incontrato l’attrice in due occasioni separate, il 10 e 17 dicembre 2021, per un totale di 12 ore. “I risultati della valutazione della signora Heard supportato due diagnosi: disturbo di personalità borderline e disturbo di personalità istrionico“, ha sostenuto la dottoressa Curry, smentendo le dichiarazioni secondo cui l’attrice di The Rum Diary soffrirebbe di disturbo da stress post traumatico, derivante dalla turbolenta relazione con Johnny Depp. Ha inoltre avvertito la corte che i disturbi di cui soffre Amber possono comportare tattiche di manipolazione per cercare di soddisfare i propri bisogni e ciò comporterebbe per l’attrice “uno sforzo estremo per essere al centro dell’attenzione”. Tutto è ancora aperto: non resta che continuare a seguire la vicenda per saperne di più.
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