Ha conquistato l’America Latina e gli Stati Uniti vincendo importanti premi in Cile e in Messico, tra cui Il premio “El Festival de Viña del Mar“, che l’ha consacrata come promessa del pop. Ha un passato in televisione, tra Un Medico in Famiglia e i recital High School Musical e Patito Feo. Denise Faro ha raccontato le fragilità e le difficoltà dell’essere donna nel suo album Cambio di Rotta, pubblicato versione italiana e spagnola (Cambio de Ruta).
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Ma la cantautrice è anche una benefattrice, essendo madrina, insieme a Sharon Stone, di un’organizzazione no profit, Building Peace Foundation, che costruisce scuole e ospedali in Siria. Noi di Rumors.it abbiamo parlato con Denise Faro, direttamente da Los Angeles, per farci raccontare nel dettaglio l’album Cambio di Rotta e per parlare di quando ha aperto ben due concerti a Vasco Rossi nel 2019.
A dicembre è uscito il tuo primo album, Cambio di Rotta. È il tuo primo lavoro organico come cantautrice: quali ragioni ti hanno spinta a scrivere il tuo disco di esordio?
Scrivere il mio primo album è stata la realizzazione di un sogno. Scrivo canzoni da più di 10 anni, ma non mi ero azzardata a far uscire un album intero perché non mi sentivo pronta, stavo ancora cercando la mia strada artistica. Poi, grazie anche alla pandemia che ci ha fermato per quasi 2 anni, ho avuto il tempo di ascoltarmi e fare un vero e proprio “cambio di rotta” verso me stessa.
L’album è uscito anche in versione spagnola, Cambio de Ruta, che ospita anche le collaborazioni con gli artisti messicani Samo e Alexander Acha. Com’è stato lavorare con loro ai brani e che rapporto è nato da allora?
Il primo approccio è avvenuto attraverso i nostri management. Nel caso di Alexander Acha è stata una vera e propria scoperta: non conoscevo né lui né la sua musica, mi sono ritrovata a collaborare con un grande professionista e devo dire che mi sono divertita molto! Con Samo invece è stato diverso: sono sempre stata una sua grande fan e cantare con lui è stata la realizzazione di un sogno. Quando me lo hanno proposto non riuscivo a crederci e lui, oltre ad avere un talento incredibile, si è rivelato una persona eccezionale e ad oggi lo posso definire un vero e proprio amico.
Foto: Ufficio Stampa
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La pubblicazione del singolo Fuorigioco è legata a un’attività benefica in collaborazione con l’Associazione Emiliano Di Nardo: tutti i ricavati verranno donati all’ associazione, che prende proprio il nome della persona colpita dal tragico evento. Un gesto molto nobile e per nulla scontato da parte tua: cosa ti ha motivato ad agire in prima persona?
La storia di Fuorigioco mi tocca molto da vicino. La canzone è nata la stessa sera in cui è avvenuto l’incidente del fratello della mia manager e miglior amica, Emiliano di Nardo. Emiliano quella sera è entrato in coma ed è morto un anno e mezzo dopo. Sicuramente racconta una storia triste, ma ha uno scopo importante: far riflettere le persone, spingerle a vivere la vita a pieno e di smettere di aspettare o posticipare a domani. La vita è imprevedibile, per questo dobbiamo viverla al 100% ogni giorno.
Sappiamo anche che sei madrina insieme a Sharon Stone di un’organizzazione no profit, Building Peace Foundation, che costruisce scuole e ospedali in Siria. In cosa consiste la vostra attività e come siete arrivate a operare insieme?
È nato tutto un po’ per caso. Mi hanno chiesto di partecipare ad un evento e di cantare per beneficienza: non sapevo molto del progetto, ma non mi tiro mai indietro quando posso aiutare qualcuno. Quella stessa sera ho conosciuto Sharon Stone, che era una delle madrine già da qualche anno e mi sono appassionata moltissimo al progetto, lei mi ha raccontato in dettaglio quello che avevano fatto fin lì e mi ha fatto conoscere delle donne incredibili. È inutile dire che il suo carisma unito a quelle storie straordinarie mi hanno conquistata e ho voluto a tutti i costi unirmi al progetto.
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Denise Faro, il ricordo di Vasco Rossi e il nuovo tour in America Latina
Atto di coraggio descrive l’amore al di là dei limiti e dei pregiudizi sessuali, etnici o culturali, un tema molto discusso ma che ha ancora tanta strada da fare. Quali tematiche vuoi comunicare attraverso le canzoni di Cambio di Rotta?
Nel mio album sono stata molto sincera, senza tante sovrastrutture. Me ne sono “fregata” degli standard del mercato e mi sono raccontata cosi come sono. Ho parlato di amore, di delusioni, di frontiere da abbattere (come nel caso di Atto di coraggio) e della fragilità che ho sentito dentro in questi ultimi anni, che mi ha portato a perdermi molte volte.
Nel 2019 hai aperto ben due concerti di Vasco Rossi, un’occasione davvero importante. Raccontaci come vi siete conosciuti e come siete arrivati sullo stesso palco.
Ho conosciuto Vasco 5 o 6 anni fa a Los Angeles, dove vivo tutt’ora. Ci siamo conosciuti ad un evento in cui ho cantato uno dei miei brani a cappella. Da quel momento abbiamo stretto una bellissima amicizia e proprio da questa amicizia è nata l’opportunità di San Siro. È stata un’esperienza unica e indimenticabile, tutt’ora a ripensarci ho la pelle d’oca!
Ora che è uscito il tuo primo album, non possiamo che aspettarci un tour per questo nuovo anno appena iniziato. Cos’ha in serbo per te il 2022?
Assolutamente si, e ne sono felicissima! Inizieremo il tour promozionale a Marzo in Argentina, per poi proseguire ad Aprile a Cuba, in Messico e a Los Angeles… e di lì, moltissimo altro!
Foto: Instagram @denisefaro
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