É proprio vero: quando c’è di mezzo il Principe Harry non si può star mai tranquilli. Anche questa volta, il duca di Sussex ha scatenato il terrore a Londra rimanendo coinvolto in un inseguimento e poi uno schianto all’aeroporto di Los Angeles.
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Il principe Harry è salito a bordo del suo volo per Londra per essere al fianco di suo fratello, il Principe William, per il tributo alla principessa Diana, sua madre, che è morta in un incidente stradale nel 1997 a Parigi. Tuttavia, il volo Los Angeles – Londra è stato più complicato del previsto: infatti, un autista si sarebbe schiantato con il suo veicolo nella recinzione dell’aeroporto di Los Angeles, causando un allarme sicurezza e il ritardo sulle partenze di diversi voli, tra cui quello del Principe.
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Secondo quanto riportato dal Daily Mail, l’autista – un uomo di mezza età – sarebbe stato protagonista di un breve inseguimento con la polizia, su due piste trafficate sul lato sud di Los Angeles intorno alle 18:00, prima di essere arrestato in un terminal privato per jet charter. Secondo i rumors, nessuno sarebbe rimasto ferito durante l’incidente, che però ha causato non pochi problemi all’aeroporto e un allarme sicurezza per il Principe Harry.
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Alcuni testimoni hanno raccontato che il caos sarebbe scoppiato proprio nel momento in cui Harry è arrivato all’aeroporto a bordo di un SUV Cadillac nero, pronto per partire per Londra. Per questo motivo, a causa dell’inseguimento, il duca del Sussex avrebbe avuto la possibilità di salire a bordo del suo volo solo dopo quasi 45 minuti dall’arresto dell’uomo.
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Principe Harry: il suo viaggio per Londra diventa virale
Ora però Harry è pronto per raggiungere suo fratello, il principe William, nel Regno Unito per ricordare la madre prematuramente scomparsa in quello che sarebbe stato il sessantesimo compleanno di Diana. Fonti reali hanno precisato come al suo arrivo, il Principe sarà tenuto a rispettare una quarantena di cinque giorni, che trascorrerà a Frogmore Cottage in completa solitudine, visto che la moglie Meghan Markle ha deciso di non accompagnarlo in questo viaggio d’oltreoceano.