Sembra difficile pensare ad una tv senza Paolo Bonolis. Vero re dell’entertainment, i suoi programmi – amatissimi e odiatissimi allo stesso momento- hanno reso la televisione di intrattenimento (a volte anche un po’ becero) ciò che è oggi. Simpatico, cinico e al limite del politicamente corretto, Paolo ha trasformato il senso dell’umorismo italiano grazie alle sue battute taglienti, le sue espressioni più che eloquenti e alcune delle spalle più divertenti del panorama dello spettacolo, come l’istrionico Luca Laurenti. Eppure, come ogni cosa bella, anche Paolo vuole dire basta: il suo ritiro dalla televisione è più vicino di quanto noi potessimo anche solo immaginare. In una sincera intervista al Corriere della Sera, il conduttore ha deciso di raccontarsi in sincerità proprio da questo frangente: la televisione.
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Paolo Bonolis si ritira: “Starò in video ancora per poco”
Nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Paolo è laconico, la decisione è già stata presa da tempo e non c’è più tempo per i ripensamenti: “È un lavoro a cui mi sono dedicato per 44 anni: sento che nell’ultimo scampolo della mia vita voglio concentrarmi su altro. Starò in video ancora per poco”. E per la tv, Paolo ha fatto tantissimo; ha ricordato i suoi esordi con la televisione per bambini e ragazzi fino al festival di Sanremo, durante il quale è riuscito a portare sul palco alcuni degli ospiti più importanti mai visti alla kermesse non rinunciando mai al suo senso dell’umorismo: “Mi è piaciuto tantissimo cambiarlo. Volli grandi ospiti: venne Mike Tyson, Will Smith e pure Hugh Grant… un rompic… micidiale. Diceva no a tutto. Sul palco mi sono divertito a percularlo. Gli chiesi come mai l’inglese avesse la propensione a far salire il gatto sul tavolo – the cat is on the table – quando noi in Italia tendiamo a dargli un calcio e farlo scendere”.
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Paolo Bonolis Berlusconi: il “no” al Cavaliere
Durante il suo periodo d’oro le proposte non mancarono, soprattutto in televisione nella quale è sempre stato molto richiesto, ma anche in altri ambiti, come la politica. Durante l’intervista ha ricordato un episodio divertente avvenuto proprio con Silvio Berlusconi: “Venni convocato a Palazzo Grazioli dal presidente. Mi ero detto: ma che vogliono da me? C’era anche Letta al tavolo, mangiava solo una mela. A un certo punto Berlusconi mi dice: ‘Bonolis, ho avuto per lei un’idea importante: lei sarà il portavoce di Forza Italia”. Gli risposi: “Presidente, non è per cattiveria, ma io manco l’ho votata’. Massì, quello ride sempre, che gli frega, ci ha provato. Presero Cecchi Paone”.
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Paolo Bonolis Freddie Mercury: “A livello ormonale eravamo distanti, si è fatto una risata”
Tuttavia, il “no” a Berlusconi non fu l’unico che Bonolis diede. Infatti, il conduttore ha raccontato di aver dato anche un bel due di picche al grandissimo Freddie Mercury (che gli si voglia credere oppure no): “Avevo 23, 24 anni e nel ristorante dove cenavo entrò a un certo punto sua maestà Freddie Mercury. Mi si è seduto vicino e si è messo a parlare… solo che dopo un po’ ho capito che non voleva solo parlare. Al mio no, quando gli ho spiegato che lo adoravo ma che a livello ormonale eravamo un po’ distanti, si è fatto una risata. Mi chiese comunque il mio indirizzo e un anno e mezzo dopo mi fece arrivare a casa due biglietti per il concerto di Wembley. Andai”.
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