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Incoronazione re Carlo III, il futuro guarda al passato: il fascino eterno di un rito medievale

6 maggio 2023. In un mondo che sperimenta la potenza dell’intelligenza artificiale, in cui le applicazioni sono in grado di creare testi e interpretare segni; dove si cerca di immaginare un futuro pur nella consapevolezza che, in fin dei conti, è permesso solo concentrare le proprie forze sul drammatico presente, non c’è niente che crei […]

di Sara Radegonda | 7 Maggio 2023
Foto: Peter Byrne / IPA

6 maggio 2023. In un mondo che sperimenta la potenza dell’intelligenza artificiale, in cui le applicazioni sono in grado di creare testi e interpretare segni; dove si cerca di immaginare un futuro pur nella consapevolezza che, in fin dei conti, è permesso solo concentrare le proprie forze sul drammatico presente, non c’è niente che crei più fascino del passato. Non c’è niente capace di affascinare e unire il pubblico mondiale – in lungo e in largo, abbattendo differenze di religione, lingua e cultura – più di un antico rito medievale, di una monarchia e di una famiglia reale che non manca di alimentarne lo charme. Nella smasmodica voglia di apporre al mondo di oggi l’etichetta dell’avanguardia, la resistenza maggiore sembra essere quella di rinunciare al piacere di quel passato che cerchiamo di non imitare – e di migliorare ove possibile – ma di cui subiamo inevitabilmente l’ombra e il fascino.

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Incoronazione re Carlo rito medievale che affascina il futuro

E non c’è incarnazione più illuminante di questa eterna contraddizione, di questo odi et amo nei confronti del passato – in cui si guarda al futuro con lo specchietto retrovisore – di quanto successo il 6 maggio 2023: il giorno dell’incoronazione di re Carlo III, successore al trono d’Inghilterra dopo la gloriosa epoca della regina Elisabetta II. Capace di alimentare un intero immaginario, tra leggende, film e serie tv, la monarchia britannica incarna perfettamente quella antinomia che culla la nostra civiltà, soprattutto in questo periodo: mentre il futuro si fa sempre più annebbiato, la gloria del passato prende spazio per sfoderare il fattore favolistico di un re e una regina che siedono sul trono per la prima volta. Un rito medievale sontuoso che suona così dissonante immerso in una società che vive in funzione del progresso e che si decanta come minimal, ma il cui simbolismo e l’intrinseca ritualità – mescolato all’eterno appeal di una favola moderna – costituiscono una potenza senza eguali.

Incoronaizone re carlo

Foto: PA Wire/PA Images / IPA

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Incoronazione re Carlo III significato oggi: la vittoria della monarchia è saper raccontare una storia

Oltre allo charme esercitato dal passato e dall’immaginario alimentato dalla monarchia inglese – e dai suoi protagonisti -, ciò che esercita il fascino maggiore è la capacità narrativa della royal family, il cui storytelling si autoalimenta grazie a riti, leggende e codici. Un’abilità anacronistica che sa sfruttare al meglio la contraddizione per cui il passato sembra il nuovo futuro, pur nella consapevolezza che questo movimento circolare crei un eterno ritorno.