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Ed Sheeran in tribunale per plagio: che cosa è successo?

Guai in arrivo per il noto cantautore britannico Ed Sheeran. Dagli Stati Uniti è arrivata una causa verso il suo famosissimo brano Thinking Out Loud che sembra somigliare molto a quello di Marvin Gaye, Let’s get it on: scopriamo i dettagli

di Redazione Rumors.it | 27 Aprile 2023
Foto: Dan Martensen

Arrivano grossi problemi per il noto cantautore britannico Ed Sheeran. Dalle voci che intercorrono sul web e dalla causa intentata dagli eredi del produttore di Marvin Gaye. La canzone Thinking Out Loud che conta ben 3 miliardi e 500 milioni di visualizzazione su YouTube, sarebbe simile a Let’s get it on, singolo pubblicato nel 1973 dall’etichetta Motown Sound, registrata come Tamla Records nel 1958 per poi essere incorporata in Motown Records nel 1960. La prova del presunto plagio, sarebbe proprio un’esibizione live dell’artista con un medley a Zurigo delle due canzoni di otto anni fa. Ma scopriamo di più sulla vicenda.

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Ed Sheeran plagio: Thinking Out Loud sarebbe simile a Let’s get it on di Marvin Gaye?

Da quanto ci dice il New York Times, a portare in tribunale l’artista non sono gli eredi di Marvin ma quelli di Ed Townsend, produttore dell’album di 50anni fa e intestatario dei diritti d’autore del brano. L’industria musicale, ovviamente, ha tutta l’attenzione rivolta su questa vicenda. La sentenza definitiva potrebbe cambiare la storia, per vicende di simile stampo in cascata. Questo caso porta a galla una già trascorsa vicenda legale che ha visto Stairway to heaven accusata di aver plagiato Spirit dei Taurus. Alla fine i Led Zeppelin furono assolti anche se gli arpeggi dei due brani erano molto simili.

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Ed Sheeran tribunale: come funziona la legge statunitense?

Ma come funziona la legge del copyright negli Stati Uniti? L’autore del brano, quando registra il diritto d’autore sulla registrazione ha l’effettivo diritto della canzone per tutta la vita, più settant’anni dalla sua morte. Questo anche per lo scandalo della famiglia Marley che è stata estromessa da tutto quello che concerneva la pubblicazione dei pezzi di Bob Marley che ha dato tutti i diritti di riproduzione fonomeccanica e tutto il copyright alla sua etichetta discografica. Nessun membro della famiglia Marley ha potuto dire nulla. Nei paesi come gli Stati Uniti o più in generale quelli anglofoni, è possibile anche vendere i diritti dall’autore di un pezzo e che quindi gli eredi non abbiano più niente. Ma in Europa continentale non funziona così. 

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Ed Sheeran canzoni: la progressione (forse) troppo simile al brano Let’s get it on

Dopo questa breve parentesi storica, anche se gli arpeggi della canzone per così dire “incriminata” sono molto simili a quella di Gaye c’è una gabola legale. Per le canzoni registrare prima del 1978, contava soltanto lo sparito (storicamente definito come copiello dalla canzone napoletana), inviato al Copyright Office. Il contenuto depositato contava solo la melodia, gli accordi e il testo della canzone. La linea di basso, per esempio non è contenuta in alcun modo. Seppur identica, non ha alcuna valenza legale per essere contestata. Il vero e proprio fulcro della questione sarebbero proprio gli accordi che vedono quella di Ed Sheeran con il secondo diverso ma gli altri molto (forse troppo) simili a quelli della previa. Tuttavia, se questa causa venisse veramente vinta dal produttore, vedrebbe dozzine di canzoni con la stessa progressione venire messe a processo per essere troppo “simili“.

Il mondo musicale, al giorno d’oggi, si basa quasi interamente su composizioni o pezzi storici che vengono rielaborati per creare novità partendo da una base più che solida. A questo punto dovremmo mettere a processo tutti i brani che risultano troppo simili a quelli del passato. Lasciamo fare ai musicologi professionisti, naturalmente, ma una breve riflessione va fatta. Le future e presenti canzoni, non potranno fare altro che somigliarsi, dato che volendo e non, la buona melodia resta come patrimonio non solo musicale ma anche artistico. Quindi, certe cause è giusto che non vadano in porto, dato che si cancellerebbe la maggior parte delle melodie utilizzate da artisti contemporanei che vogliono solamente portare nuova musica in tal senso.