x

x

Le Iene Show, il monologo di Priscilla Drag: “Ero un omosessuale che non concepiva l’omosessualità”

“Mariano e Priscilla hanno imparato a conoscersi, rispettarsi. Ad andare d’accordo. A volte anche ad amarsi”: ecco il monologo di Priscilla Drag a Le Iene Show…

di Luca Diana | 5 Aprile 2023
Priscilla Drag, Le Iene Show - Foto: Screenshot Mediaset Infinity

Dopo l’intervento della scorsa settimana sulle famiglie arcobaleno, in seguito allo stop alle registrazioni dei figli di coppie omogenitoriali e alla discriminazione voluta dal Governo Meloni, la trasmissione di Davide Parenti Le Iene Show è tornata a porre l’attenzione del suo pubblico sul tema invitando in studio uno dei volti più apprezzati dalla comunità LGBTQIA+: ovviamente stiamo parlando di Mariano Gallo, in arte Priscilla Drag.

LEGGI ANCHE > Le Iene Show, il monologo del regista Leandro Manuel Emede: “Una legge contro l’omotransfobia non è una priorità”

Quanta paura può fare ancora un uomo truccato con una parrucca in testa che cammina su tacchi altissimi? Dico paura perché è quello che proviamo di fronte a ciò che non sappiamo riconoscere, a ciò che non riusciamo a capire. Dunque, che ci viene più facile temere, allontanare, condannare”, con queste parole ha esordito Priscilla sottolineando di come in passato la società abbia contribuito a far sedimentare anche dentro di sé una forma di omofobia: “Anche Mariano era così: un omosessuale che concepiva l’omosessualità come qualcosa da vivere in segreto, nella propria intimità, perché aveva interiorizzato, suo malgrado, una forma di omofobia“.

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Mariano Gallo (@priscilla_drag)

 

La paura è quella zona di apparente confort da cui non vogliamo uscire. Quando si ha paura non si vede la realtà. Mariano non la vedeva. Mariano sono io. Mariano era in contrasto con Priscilla. Non gli piaceva il suo modo di parlare, di vestire, di comportarsi, non la capiva. E Priscilla sono io. Mariano non accettava le sfumature, le unicità. Non voleva mettersi in discussione“, ha proseguito l’attore, ballerino e drag queen reso noto al grande pubblico dalla conduttrice Alda D’Eusanio che l’ha lanciato nel lontano 2001 nel suo programma in onda su Rai 2 Al posto tuo.

LEGGI ANCHE > Smiley, la nuova commedia romantica LGBTQI+ di Netflix perfetta per le feste

È solo confrontandosi con Priscilla che finalmente ha capito quanto fosse limitato, mediocre, chiuso. Grazie a Priscilla, Mariano è cresciuto. Ha imparato a vedere a colori ma anche Priscilla è cresciuta. Io sono cresciuto. E dopo il conflitto iniziale Mariano e Priscilla hanno imparato a conoscersi, rispettarsi. Ad andare d’accordo. A volte anche ad amarsi. Ma per molto tempo agli occhi di Mariano, che di mestiere fa l’attore, Priscilla era solo un personaggio“.

 

Con il tempo, tuttavia, Mariano ha capito che Priscilla lo porta sulla pelle e dentro di sé, tutto il giorno. Tutti i giorni. E se prima Mariano e Priscilla erano due facce della stessa medaglia, il giorno e la notte, che vivevano schiena e schiena e quando c’era una spariva l’altro, oggi, invece, camminano fianco a fianco. Hanno imparato che non bisogna avere paura di conoscere e di capire. La conoscenza rende liberi. Ora Mariano e Priscilla si tengono per mano e guardano finalmente insieme al futuro“, ha concluso Mariano – in arte Priscilla Drag – lanciando un messaggio importante a tutti i telespettatori che seguono la trasmissione.

LEGGI ANCHE > Da David Bowie a oggi, come è cambiata la percezione degli artisti LGBTQ+?

Un monologo toccante che ci ha mostrato un altro lato dell’omofobia, quello che noi stessi possiamo esercitare sulla nostra persona per via di alcuni pregiudizi o costrutti sociali che le istituzioni o la nostra stessa società ci impone. Un percorso difficile quello di Priscilla che, però, si è concluso nel migliore dei modi: la riappacificazione tra questi due lati di sé che ora camminano mano nella mano per un futuro comune.

 

Priscilla Drag monologo: le sue parole a Le Iene Show (video)

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Le Iene (@redazioneiene)