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Mucho Más, Gianluca Vacchi e il suo periodo buio: “La guardia di finanza fuori dal mio cancello. Ho temuto di perdere tutto”

Nel documentario dedicato alla sua vita, l’imprenditore bolognese ha voluto spogliarsi di ogni sovrastruttura social rivelando al pubblico il suo lato umano – ed inedito -, tra la gioia della paternità e le difficoltà del passato

di Sara Radegonda | 24 Maggio 2022
Foto: Instagram @gianlucavacchi

Di me non sapete proprio niente. E quello che pensate di sapere è un’enorme ca*****”. L’eclettico mondo di Gianluca Vacchi fatto di lusso, balletti a bordo piscina e bizzarre abitudini – tutto accompagnato dall’inconfondibile motto “Enjoy” -, è ormai cosa nota, tanto che chiunque potrebbe azzardare affermazioni quali “tutti conoscono Gianluca Vacchi“. Ma è davvero così? La risposta a questa banale domanda la dà il diretto interessato: “Mucho Mas”. Il titolo del suo documentario, che uscirà domani 25 maggio su Amazon Prime Video, è più azzeccato che mai perchè, oltre alla facciata di personaggio che l’imprenditore bolognese mostra quotidianamente sui social, c’è di più. Anzi, “Molto di più”.

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Gianluca Vacchi, imprenditore balzato a fenomeno dei social, ha deciso di prendere in mano le redini della cronaca raccontando la verità sulla sua vita e ha scelto di farlo mettendosi completamente a nudo davanti alle telecamere. Tra miti sfatati, scomode verità e dettagli inediti del suo passato, Vacchi ha scelto la trasparenza di mostrarsi in tutte le sue stravaganti contraddizioni che hanno fatto di lui più che un vincente, un combattente. “La tenacia di non arrendermi l’ho ereditata da mia mamma” ha raccontato l’imprenditore prima di addentrarsi nel ricordo del momento forse più buio della sua vita: lo scandalo che lo colpì ai tempi del caso Parmalat.

gianluca vacchi film

Foto: Instagram @gianlucavacchi

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“La notte forse più brutta è stata quella in cui i funzionari della guardia di finanza erano al mio cancello per una vicenda in cui fui coinvolto” ha dichiarato Vacchi. L’imprenditore era infatti accusato di concorso in bancarotta fraudolenta per distrazione nel caso Parmalat; accuse da cui Vacchi – dopo ben 18 anni – è stato definitivamente assolto “perchè i fatti non sussistevano”. “Il sequestro era di 120 milioni, me lo ricordo bene. L’entità del sequestro preventivo superava quella del mio patrimonio. È stato un incubo. Ho avuto paura di perdere tutto. Ma una mattina mi sono svegliato e mi sono detto che dovevo avere la forza per reagire a questa cosa. E così è stato” ha poi concluso l’imprenditore bolognese.

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Gianluca Vacchi documentario: “L’immagine del mio futuro siamo noi tre”

“La vita però ha un suo strano equilibrio, ti restituisce sempre tutto ciò che ti toglie”. E per Gianluca il momento del riscatto personale è arrivato, non tanto con il successo lavorativo, ma con l’immensa gioia della paternità. In Mucho Mas, Vacchi dedica ampio spazio al racconto – il più delle volte tra le lacrime – dell’amore per la sua famiglia, dal rapporto con il padre, “affettuosamente severo”,  a quello creato con la compagna Sharon Fonseca e la figlia Blue Jerusalema. Due donne che hanno rivoluzionato la sua intera esistenza: “Tutto ciò che faccio oggi lo faccio per dare a mia figlia tutto ciò di cui ha bisogno. L’immagine del mio futuro siamo noi tre” ha raccontato al termine del documentario. Un viaggio “dirompente”, come si definisce egli stesso, fatto di goliardia, soldi ma soprattutto amore.

foto: Instagram @gianlucavacchi