Il 17 marzo Fedez ammetteva ai suoi follower di attraversare un momento difficile, a causa di una grave malattia che – per fortuna – gli era stata diagnosticata in tempo. Poi, il 23 marzo, la notizia dell’operazione al pancreas per rimuovere una massa tumorale che avrebbe potuto portare conseguenze molto gravi. Ora Federico sta molto meglio, sta recuperando a pieno i postumi dell’operazione ed è pronto ad affrontare nuove sfide. Come quella del progetto LOVE MI, presentato ieri in conferenza stampa insieme a J-Ax: un concerto benefico organizzato a Milano per sostenere l’associazione TOG.
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In questa occasione Fedez ha toccato ovviamente anche il tema della malattia. Una sfida che lo ha messo a dura prova, fisicamente ed emotivamente, ma che il rapper ha affrontato a testa alta, anche grazie all’amore e al supporto di tutta la sua famiglia. “In merito al mio stato di salute mi ritengo parecchio fortunato“, ha ammesso Federico. “Il mio tumore era molto raro, ma l’istologico ha evidenziato che non ha attaccato i linfonodi, quindi al 90% va tutto bene e ora devo solo recuperare”.
Foto: Redazione Rumors.it
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Fedez tumore: il messaggio per coloro che gli sono stati vicino
“Mi sono permesso di dire che l’amore della famiglia è la cura più forte e c’è qualcuno che ha storto il naso, ovviamente non era un modo per dire che l’amore sostituisce la medicina, ma soltanto per ringraziare chi mi è stato vicino”, ha detto Fedez. Dalla notizia della malattia alla sua uscita dall’ospedale, infatti, a Federico non è mai mancato il supporto – pubblico e privato – della moglie Chiara Ferragni, oltre che di amici e fan che hanno continuato a condividere messaggi di conforto e speranza.
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“Se sono cambiato? Sì, dentro e fuori”, ha poi concluso Fedez. “La terapia e le medicina mi hanno aiutato molto. Mi sono accorto che, oltre allo stigma dell’andare in terapia, c’è anche quello di prendere delle medicine per curare la mente. Io stesso l’ho sempre vissuto un po’ come una sconfitta personale: perché prendere degli psicofarmaci per curarmi? Invece poi mi sono detto questo: se uno si rompe un braccio si deve mettere il gesso. Bene, il gesso che ho messo mi è servito molto ed è come se oggi vedessi il mondo a colori“.
