Ricordate il Fedez che litigava con i giornalisti e terminava in polemica ogni conferenza stampa? Bene, dimenticatelo. Perché il nuovo Federico Lucia ora dialoga, spiega, argomenta e scherza pure. Lo ha fatto con garbo e una buona dose di autoironia anche oggi, in occasione della conferenza stampa indetta per presentare il nuovo progetto benefico LOVE MI. Un concerto gratuito organizzato a Milano, insieme al (ritrovato) amico e socio J-Ax, per sostenere la fondazione TOG.
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Ovviamente e inevitabilmente, Fedez e J-Ax – oltre a presentare il progetto LOVE MI – hanno finito per aprirsi in merito ai loro trascorsi, alla loro riappacificazione e alle condizioni di salute di Federico. “La mia reunion con Fede non dipende dal concerto e neanche dalla sua malattia“, ha raccontato Ax. “Anche se non è stata la causa scatenante, però, credo che ci abbia detto in qualche modo che dovevamo farlo. Lui dopo l’operazione, io dopo tre anni che non suono”.
Foto: Redazione Rumors.it
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È Fedez poi a raccontare qualche dettaglio in più della loro reunion: “Abbiamo parlato al telefono per sei ore, ci siamo detti tutto quello che ci dovevamo dire e credo che fossero passati abbastanza anni per poter discutere di determinate cose senza che facessero più male. Siamo riusciti in qualche modo a metterci uno nei panni dell’altro, perché ovviamente – e credo di averlo sempre detto pubblicamente – non c’era un vero motivo ma una serie di ragioni a far accadere quello che è successo, in anni di eccessiva frenesia. Quindi secondo me era il momento giusto per riavvicinarci”. Un momento che il destino ha voluto caricare di un significato ancora più intenso, perché proprio il giorno in cui Fedez aveva appuntamento con J-Ax, al rapper è stato diagnosticato il tumore al pancreas per cui è stato operato alla fine di marzo.
Una sfida che lo ha messo a dura prova, fisicamente ed emotivamente, ma che Fedez ha affrontato a testa alta anche grazie all’amore e al supporto di tutta la sua famiglia. “In merito al mio stato di salute mi ritengo parecchio fortunato”, ha ammesso Federico. “Il mio tumore era molto raro, ma l’istologico ha evidenziato che non ha attaccato i linfonodi, quindi al 90% va tutto bene e ora devo solo recuperare. “Se sono cambiato? Sì, dentro e fuori. La terapia e le medicina mi hanno aiutato molto”.
Proprio il percorso attraverso la malattia, ma anche il periodo di lockdown e la conseguente riscoperta di se stesso hanno portato alla luce un nuovo Fedez, che preferisce occuparsi di azioni concrete più che di dissing e polemiche. “Ognuno di voi avrà un proprio parere personale sulle motivazioni che mi spingono a sostenere queste iniziative”, ha detto il rapper. “Io so quali sono e non ho intenzione di fermarmi. Voglio fare la mia parte per me, come insegnamento per i miei figli, e come lascito al me stesso che vedo nello specchio”.
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Non sono mancati a proposito anche riferimenti a quanto accaduto in passato con altri personaggi della scena rap, a cui Fedez ha risposto con argomentazioni più che solide: “È successo che artisti abbiano insinuato nei loro dischi che io avrei dei secondi fini, declinazioni narcisistiche o addirittura motivazioni economiche rispetto alla mia esposizione pubblica o al mio coinvolgimento in determinati eventi e attività. Beh io spero che accada sempre più spesso, perché il loro mettere in dubbio la mia buona fede in realtà finisce per rafforzarla”.
E ha continuato: “Non voglio passare per una persona con uno spirito cinico granitico, perché non è così. Io credo che non esista una sola e unica motivazione che spinge le persone a mobilitarsi, questo fa solo parte del processo alle intenzioni. In quello che faccio io, a partire dalla raccolta fondi per il San Raffaele, le persone si mobilitano per molteplici motivazioni: può essere fare del bene, ma anche sentirsi dire bravo, oppure pensare le persone mi vedranno in maniera migliore. Le persone fanno le cose per tanti motivi, e io sono una di queste”.
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Fedez J Ax pace e progetti per il futuro: com’è andata davvero
Sul percorso che ha portato Fedez e J-Ax a riavvicinarsi, sembra che sia stato proprio Federico a fare il primo passo: “Avevo appena fatto una riunione a Palazzo Reale con l’assessore Tommaso Sacchi per l’evento e ho pensato che sarebbe stato figo avere J-Ax con me. Così ho chiesto al mio entourage di contattarlo, perché lui aveva bloccato il mio numero”. “Ci sono state cose che hanno fatto soffrire entrambi”, ha continuato Federico, “ma le cose belle e vere tra me e lui erano più importanti da ricordare. Abbiamo vissuto momenti davvero forti, non solo per la carriera ma anche di vera amicizia. Era passato abbastanza tempo per poter celebrare quello e ricominciare ad avere un bel rapporto. Non è scontato, perché avremmo potuto organizzare questo evento senza recuperare il nostro rapporto di amicizia”.
“Quando io e Federico abbiamo parlato ero quasi stupito di trovarlo così”, ha replicato J-Ax, “perché abbiamo passato quattro anni a dipingerci a vicenda come dei super villain. Allora ho detto, se dovessi dare retta ai miei meccanismi di difesa potremmo fare questa cosa e poi tornare a non avere rapporti. Invece ho scelto, razionalmente, di riallacciare un’amicizia con Federico, di credergli e di non essere una persona guidata dalla paura, dall’odio e dal rancore”.
Sul futuro insieme, poi, non escludono la possibilità di tornare a fare musica insieme: “Non abbiamo nulla in programma in questo momento, però non ci precludiamo nulla“, ha detto Fedez; mentre J-Ax sottolineava: “Io e Federico condividiamo gusti musicali molto simili e abbiamo fatto belle cose insieme, secondo me. Pensando alla mia discografia tanti brani di Comunisti col rolex li ritengo tra i migliori. Questa passione per la musica quasi sicuramente ci guiderà a fare delle nuove canzoni insieme”.
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