Lo scorso agosto, una delle vittime di Epstein, Virginia Giuffre, ha intentato una causa civile contro il principe Andrea. Quest’ultima ha raccontato che, quando aveva solo 17 anni, ha avuto rapporti intimi con il figlio della regina. Dopo queste accuse, la giustizia americana aveva deciso di procedere. Il duca di York avrebbe dovuto deporre sotto giuramento il prossimo 10 marzo e rispondere alle domande dei legali. Il tutto si è però risolto con un accordo tra lui e la sua accusatrice.
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Andrea si è impegnato a pagare una somma rimasta riservata a Virginia Giuffre. Sebbene i termini dell’accordo non siano stati rivelati, la stampa britannica ha riferito che la cifra si aggirerebbe intorno ai 14,3 milioni di euro. Il pagamento avverrà in due rate: 2 milioni di sterline (2,3 milioni di euro) per l’associazione della querelante impegnata contro le molestie di genere e 10 milioni di sterline (quasi 12 milioni di euro) per la stessa Virginia Giuffre.
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Una cifra da capogiro che il figlio di Elisabetta non sarebbe in grado di pagare da solo, non avendo ancora venduto il suo chalet in Svizzera da 21 milioni di euro. In suo soccorso è quindi arrivato il fratello maggiore, il principe Carlo, che si è offerto di anticipargli 7 milioni di sterline (quasi 8,5 milioni di euro). Un gesto davvero generoso che però pare sia stato deciso in famiglia. Secondo alcune indiscrezione, la sovrana avrebbe già pagato 2 milioni di sterline di tasca propria all’associazione della vittima Speak Out, Act, Reclaim.
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Caso Epstein Principe Andrea: la famiglia è l’unico modo per garantire il pagamento
Il denaro prestato al principe non è pubblico, ma proviene da risorse personali della Corona. Andrea, una volta venduto lo chalet, dovrà restituire l’intera somma prestatagli dal fratello. Al momento, non avendo abbastanza denaro, la famiglia è l’unico modo per garantire il pagamento. Un amico del principe, ha rivelato al The Sun: “Una volta raccolti i soldi dal cottage nel suo conto in banca, sarà in grado di rimborsare suo fratello e chiunque gli abbia prestato denaro. Ma questo pagamento deve essere effettuato in tempo. Non può contare sulla vendita del cottage. Troppe cose possono andare storte e la corte non aspetterà”.