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Le Iene, il monologo di Elena Santarelli: “Mi sono sentita una madre sbagliata, ma non voglio farlo più”

Co-conduttrice a Le Iene, Elena Santarelli ha raccontato di come più volte si sia sentita una madre sbagliata per colpa degli sguardi d’odio delle persone…

di giuseppe | 17 Novembre 2021
Elena Santarelli, Le Iene - Foto: Ufficio stampa Mediaset

Co-conduttrice de Le Iene, in sostituzione della cantante Ornella Vanoni assente dalla trasmissione per via di un forte stato influenzale, Elena Santarelli ha sfruttato lo spazio a sua disposizione nella trasmissione per dare sfogo ad un tema a lei davvero caro, quello del senso di colpa che si può provare per la fortuna di una guarigione e del tornare a vivere. La showgirl, infatti, negli ultimi anni ha dovuto affrontare un periodo difficile per via di una grave malattia del figlio che ha “autorizzato” molti suoi follower a giudicare ogni sua scelta, fino a costringerla a chiudersi in casa per paura del giudizio delle persone.

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“Questa sera non vi parlo della malattia di mio figlio. Ma di come si torna a vivere. Durante e dopo la malattia”, così Elena Santarelli ha aperto il suo monologo nell’ultima puntata de Le Iene, in onda martedì 17 novembre su Italia 1. “Io mi sono vergognata di farlo. Ho sentito parole che mi hanno fatto sentire sporca. Tipo:  «Ma come fai a lasciare tuo figlio solo?». Mi sono vergognata di tornare a lavorare, di uscire a cena con mio marito. Persino di andare dal parrucchiere quando ho sentito un’altra donna sussurrare: «Che ca**o ci fa qui la Santarelli? Io con un figlio malato starei a casa»”.

Nicola Savino e Elena Santarelli Le Iene

Nicola Savino e Elena Santarelli, Le Iene – Foto: Ufficio stampa Mediaset

 

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Le Iene, il monologo di Elena Santarelli: “Mi sono sentita una madre sbagliata”

Parole forti che per molto tempo hanno spinto la showgirl Elena Santarelli a restare lontana dalle scene. Il suo monologo è continuato parlando di quanto tutto questo ‘odio’ l’abbia fatta soffrire, quasi da farla sentire in colpa anche con la bella notizia della guarigione del figlio: “E a casa ci tornavo. Mi buttavo subito sotto la doccia, per pulirmi dallo sporco che quegli sguardi mi avevano appiccicato addosso. «Fai schifo», mi dicevo, «cosa ti è venuto in mente?». Grattavo via lo smalto appena messo sulle unghie, perché mi sentivo male a essermi presa un pezzo di vita per me”.

 

 

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“Quegli sguardi, quelle parole ti dicono che c’è solo un posto dove puoi stare: al fianco di tuo figlio che si sta ancora curando. Quegli sguardi ti proibiscono di essere altro dalla malattia“. Sguardi d’odio che a volte sanno ferire più della malattia stessa, come in questi casi. Molto spesso capita, infatti, che i follower dei personaggi noti si sentano in diritto di esprimere tutto ciò che pensano senza mai pensare che dall’altra parte dello schermo ci sia una persona reale e non una marionetta, pronta ad incassare tutti i colpi senza soffrire. “C’è un’altra cosa che ti impedisce di tornare a vivere. È il senso di colpa per la fortuna che hai avuto. Perché tante amiche che ho conosciuto in ospedale, mamme come me, oggi non hanno più i loro figli. E quella fortuna sentivo di non meritarla più di loro”.

 

 

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“Così ho cercato di nascondere la mia felicità. Ma quelle mamme mi hanno detto: «Non ti devi vergognare». Ed è solo grazie a loro, Valeria, Elena e Valentina, che non mi hanno condannata ma mi son state accanto, che ho potuto tornare a vivere tutte le mie emozioni e mi finalmente sono liberata. Oggi sono grata che i miei uomini, Giacomo e Bernardo, siano con me. E sono grata di avere imparato questa lezione, una delle poche che posso insegnare alle mie amiche donne: non sentitevi sporche, non sentitevi in colpa. Mi sono sentita una madre sbagliata, ma non voglio farlo più. E non fatelo neanche voi. Non abbiate paura di tornare a vivere”, ha concluso Elena Santarelli il suo monologo.

Elena Santarelli Le Iene

Elena Santarelli, Le Iene – Foto: Ufficio stampa Mediaset