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Britney Spears, il padre non è più ufficialmente il suo tutore. Che cosa succede ora?

Una sentenza del tribunale di Los Angeles ha sospeso Jamie Spears dal suo ruolo di tutore legale, affidando il compito a una figura provvisoria. La tutela quindi continua, ma c’è un motivo…

di Beatrice Anfossi | 30 Settembre 2021
Foto: Instagram @britneyspears

Britney è finalmente libera, si legge questa mattina su tabloid e magazine di mezzo mondo. Un’udienza tenutasi ieri in un tribunale di Los Angeles ha infatti stabilito che il padre della popstar, Jamie Spears, non sarà più il suo tutore legale, con effetto immediato. Per il momento – e fino alla prossima udienza fissata per il 12 novembre – la tutela legale (conservatorship) rimane attiva, con la nomina in via temporanea di John Zabel, un commercialista.

La scelta di non interrompere ma sospendere la tutela del padre Jamie Spears non è causale, ma è stata fortemente voluta dall’avvocato della cantante, Mathew Rosengart. Questa soluzione, spiegano gli esperti, consentirà infatti di procedere contro il padre in merito alle diverse accuse mosse sia dalla figlia che da alcuni suoi collaboratori: negligenza, utilizzo ingiustificato del patrimonio di Britney, intercettazioni non autorizzate. In questi 45 giorni, a Spears potrà essere chiesto conto di tutti gli anni di tutela e di eventuali abusi di potere. Cosa non possibile se la tutela legale si fosse semplicemente conclusa.

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Britney Spears news

Foto: Instagram

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Quello di Britney Spears è un caso diventato mediatico – soprattutto in seguito al toccante appello portato in tribunale dalla pop star lo scorso giugno – che ora sembra si concluderà nel più auspicabile dei modi. Ma ricostruiamo la vicenda dall’inizio: dal 2008 la cantante di Toxic era stata sottoposta a una rigida forma di tutela legale. Da quel momento in poi, nonostante la sua carriera sia proseguita con quattro album e tournée mondiali, il padre ha controllato il suo patrimonio, le sue scelte professionali e personali, oltre che tutte le sue comunicazioni.

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Britney Spears padre: a giugno le sue prime parole contro la tutela

Durante un’udienza del 23 giugno però, Britney Spears si è pronunciata per la prima volta contro la tutela, affermando che tutte le persone coinvolte avrebbero dovuto “essere in galera”. Le sue parole, compresa la denuncia del fatto di non poter decidere di avere figli, hanno innescato un’ondata di solidarietà che si è manifestata con l’hashtag #freeBritney. Un movimento che ha coinvolto anche persone famose, compreso il suo storico ex Justin Timberlake, e che ha senza dubbio contribuito ad accendere i riflettori su una situazione con molti aspetti oscuri e inquietanti. Ora pare che la popstar sia sulla strada giusta per riprendere in mano la sua vita, al punto che – riportano fonti vicine a lei – al momento della pronuncia della sentenza sarebbe scoppiata in un pianto di gioia “come non le succedeva da 13 anni”.