Scomparso all’età di 99 anni lo scorso aprile, il Principe Filippo ha lasciato un vuoto immenso nel cuore dei suoi sudditi e soprattutto della sua consorte, la Regina Elisabetta. In virtù del loro legame durato circa 70 anni e seguendo le tradizionali regole della corona inglese, il Re prima della sua morte ha preso una decisione fondamentale: rendere riservate le sue volontà.
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Ebbene sì, lo ha confermato anche il giudice Andrew McFarlane, custode e responsabile di tutti i testamenti dei Royals. Secondo la convenzione stipulata più di un secolo fa, ogni documento testamentario appartenente ad un membro della famiglia deve restare riservato per almeno 90 anni. In questo caso specifico, Filippo ha insistito molto per far rispettare la convenzione, in particolare per mantenere la “dignità” della regina e poterla tutelare dopo la sua morte.
La Royal family con Meghan Markle e il principe Harry a Sandringham | Foto: Ward/WENN.com/Ipa
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La documentazione in questione verrà custodita nella cassaforte di McFarlane insieme ad altri testamenti molto più antichi come quello del Principe Francesco di Teck, morto nel lontano 1910 e quello della sorella della regina, scomparsa nel 2002. Nemmeno McFarlane è a conoscenza del contenuto di questi fogli e a riguardo afferma: “Bisogna rafforzare la protezione offerta agli aspetti più privati della vita di questo gruppo limitato di individui, con lo scopo di mantenere la dignità della Sovrana e dei membri della sua famiglia”.
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Testamento Re Filippo: cosa potremo sapere?
Secondo quanto riferito, prima di comunicare la notizia ai media il giudice aveva tenuto un’udienza privata con il fine di evitare una possibile fuga di informazioni sensibili. L’incontro a porte chiuse si è tenuto lo scorso luglio e a parteciparvici erano gli avvocati del Duca di Edimburgo ed il procuratore generale. I primi rappresentavano gli interessi della famiglia ed il secondo l’interesse pubblico. Dopo alcune consultazioni un verdetto che parla chiaro: il contenuto del testamento non verrà reso pubblico fino alla scadenza stabilita dei novant’anni.
Foto: PA Wire/PA Images / IPA
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