Gino Strada, fondatore di Emergency, si è spento oggi, venerdì 13 aprile, all’età di 73 anni. A dare la notizia sono state fonti vicine alla famiglia, spiega l’Ansa. Sembra che il chirurgo fosse affetto da problemi di cuore.
Nato nel 1948 a Sesto San Giovanni, dopo il liceo classico Gino Strada consegue la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università Statale di Milano, per poi specializzarsi in Chirurgia d’urgenza. Negli anni Ottanta quindi prende la strada della chirurgia traumatologica, occupandosi in particolare di vittime di guerra.
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Da questa esperienza sul campo nascerà in Strada l’idea di fondare, nel 1994, insieme ad alcuni colleghi e alla moglie Teresa Sarti l’Organizzazione Non Governativa Emergency, dedita al soccorso e alla riabilitazione di vittime di guerra o di mine antiuomo.
Foto: Ufficio stampa
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L’ultimo articolo di Gino Strada è stato pubblicato oggi, proprio oggi, su La Stampa: “Così ho visto morire Kabul”. Alla luce dei fatti recenti infatti, il chirurgo scriveva: “È difficile ignorare la notizia diffusa ieri: i talebani hanno conquistato anche Lashkar Gah e avanzano molto velocemente, le ambasciate evacuano il loro personale, si teme per l’aeroporto. Non mi sorprende questa situazione, come non dovrebbe sorprendere nessuno che abbia una discreta conoscenza dell’Afghanistan o almeno buona memoria”.
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E Gino Strada l’Afghanistan lo conosce bene, tanto da prendere parte, nel 2007, alle trattative per il rilascio del giornalista di Repubblica Daniele Mastrogiacomo, sequestrato dai Talebani. Una vita, quella di Strada, sempre dedicata agli altri. E lo dimostra l’affetto che ora gli altri rivolgono a lui, attraverso i social, rattristati da una notizia che nessuno si aspettava.
Gino Strada morte: i messaggi di cordoglio sui social
“Difendere l’uomo e la sua dignità sempre e dovunque. Questa la lezione più bella di Gino Strada che non dobbiamo dimenticare mai”, scrive il ministro Roberto Speranza. O ancora “Nel suo cuore c’era tutto il bene del mondo. Tutto il bene del mondo…”, commenta Fabio Fazio. La figlia Cecilia, invece, ha risposto con affetto su Facebook a tutti i messaggi di cordoglio: “Amici, come avrete visto il mio papà non c’è più. Non posso rispondere ai vostri tanti messaggi che vedo arrivare, perché sono in mezzo al mare e abbiamo appena fatto un salvataggio”.
