Le canzoni romantiche della musica leggera ascoltata dalle radio e dalla pioniera televisione portano anche la sua firma, quella di Gianni Nazzaro che, autore di numerose hit, ha popolato le classifiche di quegli anni e di conseguenza i ricordi che oggi si affollano nella mente e nel cuore dei più maturi. Deceduto a causa di un tumore ai polmoni che da tempo lo attanagliava, il cantante e musicista partenopeo ha lasciato i familiari all’età di 72 anni, nell’anno che pare essere fatale per i grandi della musica italiana.
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Cantante e attore, Gianni, all’anagrafe Giovanni, si è lasciato andare dopo una lunga malattia al Policlinico Gemelli di Roma, accompagnato dal cappellano e dalla compagna Nadia Ovcina, sua agente e addetto all’ufficio stampa che, proprio la notte della morte ha sposato una seconda volta, in un gesto romantico ed eterno contro un destino già segnato. Già sposi nel passato, Gianni e Nadia avevano tante volte progettato di risposarsi, per spezzare la distanza del divorzio in cui erano incorsi. “Quando le sue condizioni si sono irrimediabilmente aggravate, Gianni mi ha chiesto di diventare sua moglie” ha rivelato alla stampa Ovcina. “Un matrimonio in extremis, celebrato alle tre del mattino in una stanza di ospedale. Ma mi ha regalato un attimo di felicità: l’ultimo, purtroppo, che rende il nostro legame eterno e indistruttibile”.
Foto: Youtube
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Un’eutanasia (negata) è stata l’ultima volontà del popolare cantautore, che ha chiesto lucidamente alla scienza di accompagnarlo verso la morte. Un’intervista, quella rilasciata a Nuovo, che è stata l’ultima di una vita dedicata alla musica e allo spettacolo dove però Nazzaro ha incontrato anche delle difficoltà: “Avrei voluto tornare al festival di Sanremo, ma sono stato messo da parte a favore di artisti spesso privi di talento” ha detto nell’intervista il cantante di Quanto è bella lei. “Non voglio essere rimpianto o, peggio, riscoperto: se avevo doti bisognava riconoscermele da vivo” ha ironizzato Gianni, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa.
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Nazzaro, famoso per aver partecipato al Festival di Sanremo 1983 con il brano Mi sono innamorato di mia moglie, scritto da Daniele Pace, ma ancora più famoso per aver tentato nuovamente di partecipare nel 1987 al Festival di Sanremo con Perdere l’amore, che viene scartata alle selezioni: ironia della sorte, lo stesso brano viene ripresentato l’anno successivo da Massimo Ranieri e questa volta non solo viene selezionato, ma addirittura vincerà la manifestazione. Dopo numerose polemiche Gianni ha continuato a perseguire la carriera con l’unico obiettivo di fare musica, sfociando poi nel mondo dello spettacolo: numerose partecipazioni alle soap opera più famose e la partecipazione a Tale e quale show del 2014 l’hanno fatto conoscere anche ai più giovani, i quali non avevano mai conosciuto un pezzo di storia così importante.
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