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Cristina D’Avena a Le Iene: “La mia musica considerata di serie B, ma oggi ho la mia rivincita”

Protagonista della puntata de Le Iene è stata Cristina D’Avena che, con il suo monologo, ha raccontato la sua lunga carriera tra pesanti pregiudizi e la bellezza della rivincita

di Sara Radegonda | 30 Novembre 2022
Cristina D'Avena Foto: Instagram @cristinadavenaofficial

“Fin da bambina ho sempre cantato. A tre anni e mezzo ero allo Zecchino d’oro con Il Valzer del moscerino. A 17 anni ho cantato la mia prima sigla, Bambino Pinocchio. Doveva essere un esperimento ma la mia voce piacque e così con La canzone dei Puffi, che fu un grande successo, è iniziata una favola fatta di concerti di telefilm, di sigle. Kiss Me Licia, Pollon, Mila e Shiro, Occhi di gatto, le conoscete tutte e proprio ora so che avete quelle note in testa”. Così Cristina D’Avena ha debuttato con il suo monologo durante la puntata de Le Iene, andata in onda il 29 novembre. Una lunga riflessione dedicata al racconto della sua carriera, fatta di intramontabili brani che hanno segnato l’infanzia di molte generazioni, ma anche di pesanti pregiudizi.

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Cristina D’Avena Le Iene: “Non sono solo canzoni per bambini”

Nel monologo la cantante ha infatti sottolineato quanto, nel corso del tempo, le sue canzoni – tra telefilm e sigle dei cartoni animati – abbiano alimentato l’idea che la sua musica fosse di serie B: “Io le ho sempre cantate con orgoglio ma ad un certo punto della mia carriera ho avvertito che molti amici, colleghi, conoscenze del settore consideravano la mia una musica di serie B e sentivo bisbigliare: “Ah Cristina è quella che canta per i bambini, no, no, no… non può fare di più. E mentre nessuno scommetteva più su di me, lo ammetto, per un momento mi ha fatto pure male ma ho capito che ci stava veramente scommettendo su me stessa ero proprio io. Ho cantato le mie canzoni con ancora più forza e convinzione e so di non aver mai tradito il mio pubblico” ha detto a Le Iene.

 

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Cristina D’Avena monologo Le Iene: “Le mie canzoni hanno segnato l’infanzia di molti”

Ma dopo anni di pregiudizio, Cristina D’Avena oggi ha avuto la sua rivincita: “E così dopo 40 anni di carriera posso dirlo: ‘Ho vinto io‘. […] Finalmente ho avuto il riconoscimento che aspettavo; se qualcuno oggi dice che ‘sono solo canzoni per bambini’ beh non lo prendo come un insulto, anzi. Quando li ascolti si apre una finestra sul passato che tutti teniamo sempre chiusa, un po’ per pudore o per paura del giudizio altrui, ma non c’è nulla di cui vergognarsi a tornare bambini. È il tempo dell’infanzia quando in quell’attimo è tutto magia“. Una carriera fatta di grandi successi e riconoscimenti, una voce che il resto del mondo ci invidia e che è impressa, in modo indelebile, nei ricordi di molte generazioni.