Così come nel settembre del 1997 si era fermata per l’improvvisa scomparsa di Lady D, oggi come in un dejà-vu alla Mostra del cinema di Venezia 2022 è calato il silenzio per la morte della sovrana più grande di tutti i tempi: la Regina Elisabetta. La notizia della fine di un’era, durata due secoli,, è arrivata al Lido proprio in concomitanza – come uno scherzo del destino – con la première di Blonde, il film dedicato a Marilyn Monroe, tra i più attesi in concorso alla Mostra di quest’anno.
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Dopo la fine della prima del film che vede come protagonista indiscussa Ana De Armas, nei panni dell’intramontabile Marilyn Monroe, gli applausi hanno riempito la Sala Grande per celebrare la performance dell’attrice che, commossa in un abito rosa, ha abbracciato il regista Andrew Dominik. Ma il fervore per la pellicola ha subito lasciato spazio al silenzio, al vuoto, riempito solo dall’inno inglese che con il suo “God save The Queen” ha reso omaggio alla Regina Elisabetta.
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La kermesse veneziana, quasi giunta al termine, ha quindi colto l’occasione per un breve ricordo della sovrana, ma sicuramente il presidente della Mostra Alberto Barbera avrà modo dei prossimi giorni di omaggiare nuovamente Elisabetta II. Per uno strano gioco del destino sembra proprio che l’evento dedicato al cinema abbia, nella giornata di ieri 8 settembre, rivissuto per un secondo quello stesso sgomento che, nel settembre del 1997, aveva pervaso la Mostra del cinema e l’intera Laguna dopo la notizia della morte della Principessa Diana.
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Regina Elisabetta omaggio Venezia e il ricordo della visita nel 1961
Inoltre la città di Venezia, popolata ora da un fremito contenuto e da un’aura di disorientamento, ricorda l’indimenticabile visita della Regina Elisabetta II. Era il lontano 1961 quando Elisabetta e il principe Filippo hanno fatto visita al capoluogo veneto, soggiornando nello storico Hotel Cipriani; una visita ricordata anche dallo stesso governatore del Veneto, Luca Zaia: “Nel 1961 era venuta in visita ufficiale a Venezia e a Torcello, rimanendo incantata dall’unicità della Serenissima. Ci lascia l’ultima testimone del XX secolo, la più longeva regina inglese e il secondo capo di Stato più longevo della storia. Il mio cordoglio agli inglesi e a tutti i cittadini britannici residenti in Veneto”. E così, nell’evento cinematografico più longevo di sempre, il cinema si ferma e si inchina di fronte alla trama più bella che sia mai stata scritta: la Storia.