Il grande divulgatore scientifico, giornalista, saggista e conduttore televisivo Piero Angela, ospite a Che Tempo Che Fa, condotto da Fabio Fazio, ha dato una grande lezione agli omofobi. Le sue parole ferme e sincere hanno voluto confermare le dinamiche alla base delle coppie omosessuali che dovrebbero essere scontate ma che ancora non lo sono per molti individui.
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Lo fa in un momento delicato in cui ancora in Parlamento ci si batte contro le unioni civili per le famiglie omosessuali, dichiarando: “Oggi finalmente le coppie omosessuali hanno potuto trovare una liberazione da una repressione terribile. Questo è andato avanti per troppo tempo nella storia. Una cosa importante da capire: spesso viene vista l’omosessualità come un rapporto fisico, così anche contronatura, in realtà le coppie omosessuali fanno esattamente lo stesso percorso di quelle etero. Attraversano attrazione, innamoramento, gelosia, tradimento, vita di coppia, i figli. Hanno sentimenti, amori esattamente come le coppie eterosessuali. Questo bisogna capirlo bene, perché altrimenti non si capisce questa necessità di esprimersi che hanno. Una liberazione ottenuta dopo molto tempo”.
Piero Angela- Fonte: Youtube
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Piero Angela ha dato una bella lezione a chi, accecato dall’ignoranza è avverso, ancora nel 2021, agli omosessuali. Non è la prima volta che Angela affronta questo tema importantissimo; anche in una puntata di Superquark in compagnia di Emmanuele Jannini si parlò di omofobia, definendo malattia non l’omosessualità ma l’omofobia, in quanto l’ostilità e la paura nei confronti del diverso è inconcepibile.
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Piero Angela che tempo che fa: il web lo ringrazia
Il popolo social, sempre attivo, ha iniziato a reetweettare le parole di Piero Angela, ringraziandolo per aver divulgato questi concetti e trascrivendo parti del suo discorso per fissarle bene nella mente di ognuno di noi. Il più grande divulgatore scientifico, all’età di 92 anni, ha conquistato anche i social con la sua intelligenza e il suo giovane pensiero che arriva dritto al cuore di tutti.
