Dopo il successo della scorsa settimana, Suor Cristina, oggi semplicemente Cristina Scuccia, è tornata a parlare della sua nuova vita nel salotto di Silvia Toffanin. Nonostante qualche critica, Cristina ha rivelato di aver ricevuto tantissimo affetto dalle persone dopo la sua intervista a Verissimo. Una settimana molto emozionante per la 33enne che ha rivelato altri aneddoti in merito alla scelta di togliere l’abito.
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Suor Cristina Verissimo: “Togliere l’abito è stato un momento delicato”
Suor Cristina ha così raccontato il momento in cui ha deciso di sciogliere i voti: “La prima volta che ho tolto l’abito è stato un momento molto delicato. Ho fatto chilometri e chilometri di strada per raggiungere la Sicilia perché mio papà stava male. Da una parte mi sentivo sbocciare dall’altra mi sentivo frenata per la situazione a casa. Si incrociavano due sentimenti molto grandi, difficili da gestire”.
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Silvia Toffanin ha poi chiesto a Cristina se per lei fosse stato più bello indossare o togliere l’abito. Lei ha prontamente risposto: “Indossare l’abito però è stata l‘emozione più bella della mi vita. Ripensare a quei momenti mi ricorda l’emozione provata in questi anni. Sono stati anni che mi hanno fatta crescere, diventare una donna”. E sul piercing al naso tanto criticato ha raccontato: “L’ho fatto qualche mese fa. Era una cosa che da adolescente volevo fare ma mia mamma non me l’aveva mai permesso. In quel momento mi ha aiutato ad esprimere la mia determinazione“.
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Suor Cristina oggi: “Il successo mi ha messo davanti a me stesse”
Cristina ha raccontato quanto questa decisione l’abbia aiutata a credere in se stessa e nelle sue capacità: “Prima pensavo di non essere capace di fare nulla senza l’aiuto degli altri. Sono passata dalla mia famiglia a quella religiosa. Quest’anno per me è stato un testarmi come persona. Sono molto felice del cammino che ho fatto”. E sulle critiche ricevute ha affermato: “Il successo mi ha messo davanti a me stessa. Per quanto riguarda la mia vocazione, invece, io Gesù l’ho incontrato ancora prima di incontrare le Suore Orsoline”.
