Il periodo d’oro di Mediaset, i cui dati e la reputazione sono in enorme crescita, sembra essere minacciato dal terribile caso in cui è stato coinvolto il programma Le Iene. In occasione della conferenza stampa indetta per commentare gli straordinari risultati delle reti Mediaset, Piersilvio Berlusconi ha voluto anche commentare la vicenda relativa al duplice suicidio di Roberto Zaccaria e del 24enne Daniele, in seguito ad un servizio andato in onda a Le Iene.
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Incalzato dalle domande dei giornalisti sul caso spinoso, Berlusconi Jr ha commentato duramente: “È una vicenda che tocca la mia sensibilità: noi facciamo una tv che si occupa di tutti i temi, anche di cronaca, e nel farlo capita di andare oltre ciò che è editorialmente giusto” ha dichiarato. E poi ha aggiunto: “Penso che dovremo alzare il livello di attenzione e sensibilità ulteriormente”
Foto: screenshot video youtube
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Le Iene Piersilvio Berlusconi: “Bisogna tenere alto il livello di guardia”
Inoltre Piersilvio Berlusconi si è mostrato molto critico nei confronti della vicenda: “Non voglio entrare nello specifico e penso che dire basta a un certo tipo di giornalismo sarebbe come tornare indietro invece che andare avanti. Ma il punto è come viene fatto: servono attenzione e sensibilità, non è facile. Le Iene è un programma fatto da signori professionisti, Parenti è bravo. Ma è una questione di sensibilità personale: da editore dico che quella cosa lì non mi è piaciuta. Capita, ma bisogna tenere alto il livello di guardia” ha concluso.
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Le Iene Zaccaria: il caso
Il programma di Italia Uno, Le Iene, è al centro dell’attenzione dopo il drammatico caso del suicidio di Roberto Zaccaria. Ma come sono andate le cose? Durante l’ultima puntata è andato in onda il servizio dell’inviato Matteo Viviani in cui ha incontrato Roberto Zaccaria, un uomo che si era finto donna in chat circuendo un giovane ragazzo che, una volta scoperta la verità, si era tolto la vita. Roberto Zaccaria, quattro giorni dopo la messa in onda del servizio, si è tolto la vita. La procura di Forlì ha quindi aperto un’indagine a carico di ignoti con l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio sulla morte dell’uomo. Un dramma che spinge ad interrogarsi sullo stato attuale del giornalismo e alle pesanti conseguenze che il mondo ingenuamente – e ingiustamente – fatato della televisione abbia sulla vita reale.
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