x

x

Venezia 2022, sul red carpet sfila il nero elegante e la banalità

Il red carpet di Venezia 2022, in questi cinque giorni di Festival, ha visto sfilare grandi star e look total black. Ma sul tappeto rosso di quest’anno c’è stata, almeno fino ad ora, una grande assente: la creatività.

di Sara Radegonda | 4 Settembre 2022
Rose Bertram per PINKO, Festival di Venezia 2022 - Foto: Ufficio stampa PINKO / by Matt Baron/BEI/Shutterstock

Sono passati cinque giorni dall’inizio Festival, che a breve si prepara al giro di boa, ed è già tempo di un primo bilancio. La Mostra del Cinema di Venezia ha portato sul grande schermo, in questa prima parte di un’edizione decisamente speciale (quella dei 90 anni), i grandi temi della contemporaneità: dalla prima attrice transgender Tracy Lysett nel film intimo e profondo Monica di Andrea Pallaoro al Metoo al femminile di Tar con l’incredibile performance di Cate Blanchett, fino agli outsider cannibali di Luca Guadagnino in Bones and All. A dominare quindi è stato un clima di frizzante originalità, ma non si può dire lo stesso dei tanto attesi red carpet.

LEGGI ANCHE > Il completo rosso di Timothée Chalamet catalizza la scena a Venezia: il giovane attore detta legge sul red carpet

Dopo due anni di pandemia, il Festival ha riportato al Lido le grandi star internazionali, primo tra tutti il bello e impossibile Timothée Chalamet, quindi per gli appassionati di glamour non poteva che esserci grande attesa per scoprire le scelte dei look fatte dai protagonisti di questa edizione. E se, in seguito al difficile periodo causato dal Covid – e alla tendenze di fine estate – ci si aspettava una sfilata di colori pastello e abiti dall’alto tasso di novità segno di vitalità e rinascita, le star hanno deciso di portare all’evento italiano più importante un misto di omologazione e banalità, riassunto in un defilé di abiti total black.

Beatrice Valli, Festival di Venezia 2022

Beatrice Valli per PINKO, Festival di Venezia 2022 – Foto: Ufficio stampa PINKO

LEGGI ANCHE > Festival di Venezia, Beatrice Valli anticipa gli hater: “Non iniziate a insultarmi”

Passando in rassegna i red carpet di questi primi cinque giorni di Mostra del Cinema non si può non notare l’incredibile quantità di star, italiane e non, che hanno scelto di indossare il sempiterno ed elegante nero. Simbolo eterno di eleganza senza tempo, il più scuro dei colori ha sfilato sul tappeto rosso veneziano in tutte le forme e sfumature: con cut out vertiginosi come quelli scelti da Paola Turani e Chloe Sevigny; in paillettes come quello sfoggiato dall’influencer Beatrice Valli o in velluto – unica tendenza lanciata sul red carpet di Venezia 2022 – scelti dalle regine di questa edizione, Cate Blanchett e la presidentessa di giuria Julianne Moore. E mentre il colore nero si fonde alle sensuali trasparenze, vero must have di questi red carpet, ci si chiede se tutto questo dominio incontrastato di abiti, spesso molto simili tra loro non solo nel colore ma anche nella forme, non denoti una latente e preoccupante mancanza di creatività.

LEGGI ANCHE > Festival di Venezia, la prima serata è un tripudio di sexy trasparenze

Venezia 2022 look total black e vestiti Armani dominano il red carpet. Ma c’è poco spazio per la novità

Ma a questa piaga di omologazione potrebbe esserci una spiegazione: agli occhi più attenti infatti non è sfuggita la titanica presenza di Giorgio Armani – tra i maggiori sponsor della Mostra ormai da molti anni – che ha firmato la maggior parte dei look sfoggiati dalle star sul red carpet di Venezia 2022. Le linee dei vestiti di Re Giorgio sono da sempre simbolo di eleganza, ma questa volta l’imperativo commerciale è andato a discapito dell’arte, contribuendo a creare un velo di omologazione tale da restituire al pubblico un’innegabile vena di delusione. Inoltre la lacuna di originalità (non c’è neanche più chi osa) risuona ancor più violenta di fronte ai look d’impatto come il total red di Timothée Chalamet, che sfila con la schiena scoperta, e della compagna di set Taylor Russell, in Balenciaga. Forse per la una volta il mondo del glamour dovrebbe accogliere la lezione del cinema e provare a raccontare, attraverso gli abiti, le storie di persone che osano pur rimanendo ugualmente fedeli a se stesse.

Cate Blanchett Venezia 2022

Cate Blanchett Foto: Giulia Parmigiani/UPI Media