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Christian De Sica, lo sfogo: “Discoteche, ristoranti e barche su Instagram, che cafoni”

L’attore Christian De Sica critica chi posta su Instagram solo foto di discoteche, barche comprate facendo debiti e ristoranti di lusso. Ecco cosa ha detto…

di Filippo Piervittori | 16 Agosto 2022
Foto: Rumors.it

Instagram è lo specchio dei tempi, un libro aperto sulla narrazione visuale delle nostre giornate, specie nei giorni di festa o durante le vacanze. E così l’apice dello “storytelling” è quasi scontato che lo si raggiunga ad agosto, tra storie e post a tema marittimo, ristoranti e pietanze instagrammabili, bikini con relativi lati A e B messi in risalto e fotoritoccati quando serve, ovviamente ville, barche di lusso o privé discotecari immancabili per i cosiddetti VIP e aspiranti tali.

Sembra a tratti che le scene super cafone di certi film natalizi ma anche le loro versioni estive leggerissime fatte apposta per il disimpegno delle arene cinematografiche siano state traslate in molte stories di Instagram e spesso anche il suo concorrente più giovane, Tik Tok. Senza troppi filtri il racconto estivo è spesso piuttosto trash, più o meno inconsapevolmente proposto dalle celebrities siliconate e tatuate e dai meno noti che vogliono però imitarne le gesta.

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Foto: Rumors.it

Un grande narratore di questo spaccato d’Italia (o Italietta) è l’attore Christian De Sica che nei cinepanettoni ha rappresentato con dovizia di particolari gli italici vizi dei burini, detto alla romana maniera.  Ma, a quanto pare, De Sica nel suo intimo, da narratore cinematografico e attento conoscitore di queste figure sociali, sembra essere in allarme per la deriva social del Belpaese o di una certa fascia della popolazione.

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Christian De Sica oggi si sfoga: “Possibile essere diventati così cafoni?”

Così proprio su Instagram si affida ad una storia per uno sfogo estivo: “Ma le persone non si so rotte le palle di condividere quello che mangiano e ballano abbracciati e poi si odiano” scrive, e poi ancora: “Le panoramiche nelle discoteche tutte uguali, i tuffi dai motoscafi di lusso comprati facendo i buffi. E basta. Ma possibile essere diventati così cafoni?”. Caro De Sica hai ragione e hai riassunto tutto in poche e semplici parole. A noi viene in mente un suggerimento per un prossimo film cafonal-narrativo, perché non intitolarlo: “Vacanze su… Instagram”?, siamo certi che la rete di spunti te ne suggerirebbe fin troppi…!

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