Achille Lauro è pronto a riprendersi tutto. Lo farà dopo il recente fallimento all’Eurovision Song Contest di San Marino, dove è stato eliminato in semifinale con la canzone “Stripper”. Achille è pronto a rimettersi in gioco con tutto l’agonismo musicale che lo contraddistingue; il cantautore veronese classe ’90 non cerca scuse per la bruciante sconfitta. Inutile piangersi addosso, soprattutto per uno come lui che fa dell’energia sul palco il suo punto di forza. La voglia di rivincita dell’artista era emersa subito dopo l’eliminazione, che aveva così commentato: “Sarebbe stato bello arrivare alla finale, ma sono abituato ad andare a sbattere di faccia e dire ricominciamo“.
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Il riscatto musicale di Achille Lauro sta prendendo forma attraverso il suo nuovo tour, Achille Lauro Superstar with Electric Orchestra: un progetto ambizioso dove la musica dovrà essere la protagonista assoluta e superare anche l’attenzione quasi ostentata all’immagine con cui si è fatto conoscere nel primo Sanremo. Lui stesso lo ha raccontato a ridosso della seconda tappa del tour, che si terrà all’Ippodromo Snai San Siro di Milano: “Ho voglia di mettere davanti a tutto le canzoni. Ho passato sei mesi a produrre nuova musica. Dell’estetica non me ne frega nulla: ci sono canzoni con un diritto/dovere ad essere accompagnate da uno spettacolo e altre che hanno un’anima per cui basta una maglietta”.
Foto: Luca D’Amelio / Ufficio stampa
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Achille, quindi, dovrà mettere da parte il suo istinto di animale da palcoscenico, per immergersi in un’esperienza musicale che lo vedrà protagonista insieme a un’orchestra composta da 52 elementi (oltre i cinque componenti della sua band). Lauro ha commentato entusiasta questa nuova avventura artistica: “Con il mio team sto rendendo concreto un progetto che ho immaginato e visualizzato in ogni dettaglio mesi e mesi fa. Ora non vedo l’ora che prenda vita“. Il cantante ne ha approfittato anche per lanciare una frecciatina al collega Blanco, che al suo posto non avrebbe mai scelto di partecipare all’Esc per San Marino: “È un pischello. Tanti mi hanno mandato messaggi per dire che non era vero o magari lui pensava che quella frase non sarebbe stata riportata, ma io faccio scelte senza chiedere il permesso ai colleghi”.
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Achille Lauro tour: la rivincita dopo l’Eurovision
Le parole di Achille sembrano mettere in mostra una rinnovata maturità artistica, come si percepisce dalla sua capacità di analizzare i momenti storici musicali per andare alla ricerca di nuove soluzioni: “Esistono cicli che durano circa 5 anni. Siamo stati fossilizzati per un po’ sul rap e sulle tematiche della strada: tutti le seguivano per essere famosi. Io, Måneskin e Mahmood-Blanco abbiamo seguito la nostra identità, più forte di quella moda”. A proposito di tendenze musicali ha commentato anche l’esperienza dell’anno scorso con Fedez e Orietta Berti, che ha rilanciato la musica anni ’60: “Quella moda ha già rotto le scatole. C’è chi l’ha cavalcata bene e chi la porta alla nausea”. Achille è pronto, non resta che vedere quale sarà il risultato di questa nuova pagina della sua vita artistica.
Foto: Luca D’Amelio / Ufficio stampa
