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Antonio Tocci, da Mesagne a Battiti Live: “Mia nonna è stata la mia prima fan”

In occasione della nuova edizione del Radio Norba Cornetto Battiti Live abbiamo incontrato l’autore Antonio Tocci che ci ha svelato alcune novità dello show…

di Luca Diana | 2 Luglio 2022
Antonio Tocci, Battiti Live 2021 - Foto: Instagram @antoccii

In occasione della nuova edizione del Radio Norba Cornetto Battiti Live, qualche giorno fa abbiamo incontrato a Milano uno degli autori del programma che si è raccontato a noi tra carriera e vita privata, anticipandoci anche qualche novità dell’amatissimo show musicale, in onda a partire da martedì 5 luglio 2022 su Italia 1. Antonio Tocci, questo è il suo nome, ha appena 25 anni ed è originario della Puglia, più precisamente di Mesagne, un comune italiano di 25 972 abitanti dove abitano i suoi genitori e gli affetti più cari.

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Ha studiato Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano ed è uno degli autori più giovani nel panorama televisivo italiano attuale. È proprio questo suo ruolo che ha attirato la nostra attenzione, portandoci a volerlo incontrare per raccontarvi la storia di un ragazzo che, con le proprie forze e – come ha dichiarato lui stesso – anche con un bel po’ di fortuna è riuscito a raggiungere il sogno di lavorare nel mondo dello spettacolo, poco importa se nella televisione piuttosto che nel cinema, come ambiva da bambino.

Leggi l’intervista esclusiva subito dopo la foto…

Antonio Tocci - Foto: Instagram @antoccii

Antonio Tocci – Foto: Instagram @antoccii

 

Com’è nata la tua passione per la televisione?

Fin da piccolo, in realtà, non ho mai sognato di fare televisione; a me interessava in generale il mondo dello spettacolo e più in particolare il cinema. Il mio sogno era quello di diventare un regista cinematografico e per questo sin da piccolissimo ho provato a sperimentare quel mondo: quando avevo quindici anni, ad esempio, insieme a degli amici ho girato in Puglia una web series – dal titolo Living (2011) – che poi ho scoperto essere stato uno dei primi esperimenti in Italia, e forse anche in Europa. Anche grazie a questo progetto, ho avuto la fortuna di entrare a far parte della giuria del Giffoni Film Festival, dove sono rimasto per ben cinque anni.

 

E poi, come sei arrivato alla tv?

In televisione posso dire di esserci finito un po’ per caso. Dopo aver lasciato la mia terra, Mesagne, ed essere arrivato a Milano per frequentare il corso di laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità in IULM, un giorno una nota emittente televisiva ha deciso di organizzare nella mia università un job day. Io non volevo lasciare il mio curriculum perché pensavo fosse troppo presto ma due mie colleghe – Arianna e Claudia – mi hanno convinto a partecipare. Menomale che le ho ascoltate (ride). Da lì ha preso il via il mio primo stage in tv.

 

In cosa consisteva questa tua prima esperienza in televisione?

Inizialmente il lavoro non aveva nulla a che vedere con la scrittura televisiva: mi occupavo dell’ideazione delle pubblicità dei programmi e dei film che sarebbero andati in onda su Italia 1 (selezione delle immagini che si sarebbero dovute utilizzare, stesura del testo). Poi consegnavo il tutto allo speaker di rete che realizzava lo speakerato e infine andavo al montaggio del promo. Il lavoro mi piaceva parecchio ma ancora si avvicinava a quello che già avevo fatto nelle mie esperienze pregresse, tutte molto legate al montaggio dei video. Poi, promo dopo promo, idea dopo idea, ho detto “È figa questa cosa, mi piace”. Lì (forse) ho capito che mi sarebbe piaciuto lavorare in tv come autore.

 

Facciamo un piccolo passo indietro: il tuo viaggio nel mondo dell’audiovisivo è iniziato grazie al Giffoni. Che ricordi hai di quei momenti e cosa ha rappresentato per te?

La mia esperienza al Giffoni Film Festival è stata bellissima, forse una delle più belle della mia vita perché mi ha permesso di conoscere personaggi dello spettacolo prestigiosi e soprattutto di affacciarmi al mondo del cinema e della televisione che tanto sognavo. Non da ultimo, mi ha permesso di fare diverse conoscenze – che ancora oggi mi porto dietro con orgoglio – e di abbattere in anticipo tutte quelle paure che grandi situazioni come quelle possono causare. Infine, posso sicuramente dire che mi ha permesso di crescere con una mentalità più aperta: ero un bambino che proveniva dalla provincia pugliese e che improvvisamente poteva interfacciarsi con giurati provenienti da tutto il pianeta, vedere film coreani (di cui mi sono follemente innamorato quando avevo 15 anni). Questo mi ha sicuramente permesso di crescere senza pregiudizi, con un occhio puntato sempre verso ciò che non conoscevo, con molta curiosità. È un’esperienza che consiglio a tutti di fare.

 

Elisabetta Gregoraci, Alan Palmieri, Mariasole Pollio e Antonio Tocci

Elisabetta Gregoraci, Alan Palmieri, Mariasole Pollio e Antonio Tocci – Foto: Instagram @antoccii

 

Torniamo al tuo lavoro in tv. A breve vedremo in onda su Italia 1 la nuova edizione del Radio Norba Cornetto Battiti Live: come sei riuscito ad arrivare in una produzione così importante?

Anche quello è stato un caso, o forse lo definirei un segno del destino. Il 14 luglio del 2017 sarebbe dovuto finire il mio stage in Mediaset e, purtroppo, sapevo già che non c’erano posizioni aperte e che quindi il mio contratto non sarebbe stato rinnovato. Quello stesso anno, però, Battiti Live veniva trasmesso per la prima volta su Italia 1 e la rete era alla ricerca di un promoter che potesse andare in loco per realizzare i promo di rete. Io ero in procinto di tornare a casa – a Mesagne – per le vacanze e quindi capitai a fagiolo (come si suol dire). La mia fortuna è stata che mi venne una bell’idea, ovvero quella di far fare a tutti i cantanti il gesto del cuore con le mani, che richiamava il logo dello show musicale firmato Radio Norba. L’idea piacque molto alla produttrice Viviana Guzzi – una delle persone chiave nella mia piccola carriera – e da lì è iniziata la mia avventura con il Battiti Live, che dura ormai da ben 6 anni.

 

Cosa dobbiamo aspettarci da questa nuova edizione del Radio Norba Cornetto Battiti Live?

Quest’anno, dopo due edizioni segnate dalla pandemia da Covid-19, finalmente torneremo nelle piazze più importanti del sud Italia: saremo a Bari, a Gallipoli e a Trani per cinque serate evento con le hit estive più amate del momento. Sarà un bel balzo: lo scorso anno la trasmissione veniva registrata in una location allestita come fosse un vero e proprio studio televisivo a cielo aperto, dove ci stavano al massimo un 400 persone; quest’anno, invece, tornando nel cuore delle città avremo come minimo 20 mila persone che assisteranno ad ogni serata. Sarà sicuramente un bel colpo d’occhio non solo per gli artisti ma anche per i conduttori – Alan Palmieri ed Elisabetta Gregoraci – che dovranno interagire con così tante persone. Tutto sommato, però, il format è molto forte e non subirà importanti variazioni: nel bene o nel male ci saranno tutti gli elementi caratteristici di Battiti anche se non mancheranno delle piccole novità con le quali vogliamo rendere lo show sempre più attuale e all’avanguardia.

 

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Non hai citato Mariasole Pollio: lei ci sarà? Che ruolo assumerà?

Mariasole Pollio ci sarà e anche per lei sarà un ritorno alle origini: dopo due anni di Covid-19, in questa edizione tornerà ad abbracciare il pubblico e a raccogliere le emozioni delle prime file. Lo farà, come sempre, con eleganza e tanta voglia di divertirsi e far divertire gli spettatori.

 

Qual è il tuo rapporto con Mariasole Pollio?

Io e lei abbiamo iniziato un po’ insieme: non dimenticherò mai quel giorno in cui ci siamo incontrati a Vieste per la prima volta nel 2019. Io lì onestamente non la conoscevo, non sapevo chi fosse e quindi sono andato senza nessuna aspettativa, senza nessuna pretesa. Ho trovato una ragazzina sul pezzo, bravissima, che mi ha insegnato tantissimo. La cosa bella di me e di Mariasole è che, e lo diciamo sempre, cresciamo insieme, cioè stiamo facendo passo dopo passo una crescita graduale sia io che lei. Ci sono tante cose belle che stiamo preparando, e che teniamo nel cassetto; ci lavoriamo tantissimo, sono sicuro che prima o poi vedranno luce, anche perché c’è tanta gente che crede in noi e nella nostra sinergia.

 

Antonio Tocci e Mariasole Pollio

Antonio Tocci e Mariasole Pollio, Battiti Live 2021 – Foto: Instagram @antoccii

 

Oltre al Battiti Live, in questi anni hai avuto modo di lavorare prima come redattore e poi come autore in programmi tv come Balalaika, Caduta Libera, Mai dire Grande Fratello, Voglio essere un mago! e molti altri: che cosa ti porti dietro da queste esperienze?

Io ho avuto la fortuna di cambiare tantissimo: in sei anni che faccio questo lavoro non ho mai fatto lo stesso genere, un po’ per caso, un po’ per scelta. Ho fatto i reality, i cooking show, il game show, l’intrattenimento, i musicali e lo sportivo: questo mi ha permesso di sperimentare tutti i generi e di capire in quali mi trovassi a mio agio e in quali meno. Ho ancora 26 anni quindi sicuramente avrò modo di crescere, di studiare e soprattutto di capire quale potrà essere la mia strada.

 

Hai un genere prediletto? Un programma che ti è rimasto nel cuore?

Sicuramente il programma in cui mi sento più a casa è Battiti Live perché mi ha aperto molte possibilità e soprattutto mi ha fatto crescere molto sia come persona che professionalmente. Un altro genere che mi piace molto è quello dell’intrattenimento.

 

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Qual è il tuo sogno ne cassetto? Con chi ti piacerebbe lavorare?

Mi piacerebbe realizzare un mio programma. Se invece dovessi pensare ad una trasmissione attualmente in onda, mi piacerebbe lavorare ad Amici con Maria De Filippi oppure, sognando in grande, mi piacerebbe fare il Festival di Sanremo. Mettiamola così: ho ancora 26 anni e di tempo ce n’è, però, visto che sicuramente non vincerò mai un Oscar (come sognavo da piccolo) mi piacerebbe vincere almeno un Telegatto (ride).

 

Quale consiglio daresti a chi come te vorrebbe avvicinarsi al mondo della tv, magari proprio nelle vesti di autore?

Non farlo! Non farlo perché se no poi mi ruba il lavoro! (ride) Il consiglio che sicuramente mi sentirei di dargli è quello di non non mollare mai perché nulla è impossibile. Sembra una frase fatta però è così. Il mio lavoro è una montagna russa: ci sono tanti alti ma capita che ci siano anche dei bassi. Bisogna essere pronti psicologicamente ad affrontare ogni periodo e soprattutto a non darsi mai per vinti. In questo lavoro, come in tanti altri, ci sono dei momenti in cui sei al top, dei momenti in cui puoi essere giù però l’importante è sempre crederci, restare focalizzati, sapere che prima o poi tutto verrà a galla e il merito verrà dato. Io questo lavoro lo faccio perché ci ho creduto dal giorno zero e non ho mai mollato. Bisogna essere consapevoli, capire quanto si vale e prima o poi ce la si fa in qualche modo. Perché prima o poi il destino ti farà incontrare la persona giusta che crederà in te e che ti darà il giusto lavoro. Secondo me è tutta una questione psicologica e di atteggiamento, perché nella vita nulla è impossibile. L’importante è crederci sempre e non arrendersi mai (cit.).

 

Ti ho chiesto tutto o c’è qualcosa che vorresti condividere con i nostri lettori?

Ti vorrei raccontare un mio sogno: in un futuro, spero non così lontano, mi piacerebbe tornare nella mia terra per organizzare un festival che abbia a che fare con la televisione. Lo devo un po’ anche a mia nonna, che non c’è più e alla quale ero particolarmente legato. Lei è stata la mia prima fan e per questo vorrei fare qualcosa per ricordarla: aveva una storia super travagliata, ha vissuto la guerra, ha cresciuto da sola 5 figli, senza il marito. Mi diceva sempre: “Dovrai scrivere il libro sulla mia vita”. Ecco forse questa è la cosa che farò prima o poi.

 

Antonio Tocci, Piatto Ricco

Antonio Tocci, Piatto Ricco – Foto: Instagram @antoccii