Carlotta Bertotti è una giovane modella e influencer, che ha fatto della body positivity il proprio mantra. Carlotta, infatti è nata con un nevo di Ota, un’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute e delle strutture oculari e peri-culari. La macchia è cresciuta insieme a lei nel corso degli anni e, oggi, dopo tanto tempo, è riuscita a trasformarla nel suo punto di forza, non più in un’insicurezza e debolezza.
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Carlotta ha ammesso, ospite a I Fatti Vostri: “Da piccola mi vedevo come un fenomeno da baraccone e pensare di lavorare nella moda mi sembrava surreale. Quando sono nata avevo solo un puntino in un occhio. Mia madre mi portò dallo specialista e inizialmente si parlava di una malattia asiatica e di un trauma da parto. Poi, complici i progressi della medicina, si è capito che si trattava di un nevo di Ota”. Per lei non è stato facile convivere con questa macchia sul viso, che le creava insicurezza e la faceva sentire diversa.
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Carlotta ha anche ammesso: “Ogni mattina, prima di andare a scuola, mi truccavo per due ore, poi ripetevo il trucco più volte durante la giornata per non affrontare gli sguardi e le domande delle persone. Avevo fatto addirittura arrivare una lente a contatto dall’America, che mi faceva nascondere in maniera integrale il tutto alle persone. Nessuno lo sapeva, solo i miei cari. Volevo creare un castello attorno a me. Era un qualcosa di così intimo e doloroso che anche soltanto dire: ‘È una macchia’, risultava difficile. Avevo addirittura paura di stringere relazioni sociali con amiche o ipotetici fidanzati”.
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Carlotta Bertotti chi è: dall’insicurezza al servizio su Vogue
Carlotta ha raccontato di aver svelato tutto agli amici solo a 18 anni, per poi decidere di iniziare a posare senza trucco. Ha ammesso: “Feci il mio primo set fotografico senza trucco da un amico e postai una didascalia sotto la foto online, nella quale dicevo di volermi mostrare per come ero e di non voler dare spiegazioni. Chiusi i social per tre giorni e poco alla volta decisi di affrontare le domande. Fortunatamente non ho haters. Ho persone che si confidano totalmente e raccontano la loro storia”. Poi è arrivato Vogue e, la modella ha ammesso: “Quando ho visto il servizio pubblicato con le mie istantanee, ho compreso che questa è la mia strada. Posso usare la mia discromia per fare del bene ad altre persone essendo me stessa. Questa sono io e non devo più nascondermi. E ho anche trovato l’amore vero: si chiama Alessandro e lavora nell’ambito della moda”.