Teresa Saponangelo è un’attrice pugliese, nota ai più per il suo ruolo di Maria Schisa nel film candidato agli Oscar È Stata la mano di Dio per cui si è aggiudicata, quest’anno, il David di Donatello come miglior attrice non protagonista. Originaria di Taranto, l’interprete di teatro ha esordito al cinema a metà degli anni ’90. Nel 1999 le è stato assegnato il Premio De Santis come attrice esordiente dell’anno. Nel 2000 è stata candidata al Nastro d’argento come miglior attrice protagonista per In principio erano le mutande di Anna Negri.
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La recitazione è sempre stata una sua grande passione. Teresa si è, infatti, laureata al DAMS dell’Università degli Studi Roma Tre e ha, successivamente, preso parte a numerosi corsi di formazione teatrale e stage con alcuni grandi nomi del teatro, tra cui Giorgio Albertazzi. Per quanto riguarda la vita privata, la Saponangelo è stata sposata con David Emmer, un regista televisivo dal quale ha avuto un figlio, Luciano.
Foto: Instagram @teresasaponangelo
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Tra le curiosità su Teresa primeggia la sua passione e il suo amore per la lettura, Emmanuel Carrère è, infatti, uno dei suoi scrittori preferiti. Inoltre, è appassionata di canti popolari, tipici della sua terra e non. Amante degli animali, l’attrice ha anche un gatto di nome Pietro che lei stessa ha ironicamente definito in un post Instagram: “Un gatto napoletano dal nome romano”.
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Teresa Saponangelo chi è: il rapporto con il regista Paolo Sorrentino
Con il regista Paolo Sorrentino ha stretto un bellissimo rapporto professionale e durante le riprese i due hanno scoperto di condividere un aspetto difficile della vita, entrambi gli artisti del mondo cinematografico sono orfani. Parlando di suo padre in un’intervista, l’attrice ha dichiarato: “Non ho nessun ricordo di mio padre, morto per un incidente sul lavoro. Era bello, elegante, studiava piano e canto, sognava di fare l’attore. Ho ritrovato un suo book in bianco e nero. Inconsapevolmente mi ha trasmesso la passione per la recitazione“. Teresa ha poi aggiunto un ricordo prezioso delle riprese legato al regista: “Quando l’ho visto commuoversi in una mia scena, allora mi sono commossa anche io e ho capito che maneggiavamo materiale delicato e doloroso“.
È stata la mano di Dio – Foto: Gianni Fiorito
