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Totò Cascio, il bambino di Nuovo Cinema Paradiso torna a raccontarsi: “Sono quasi cieco”

Dopo essere sparito dai riflettori per moltissimi anni, Totò Cascio aveva scoperto di soffrire di retinite pigmentosa. Adesso decide di raccontarsi e ricominciare

di Redazione Rumors.it | 31 Marzo 2022
Foto: Ufficio Stampa

Totò Cascio, il bambino che a soli otto anni era considerato un prodigio nel campo del cinema. Il film in cui aveva recitato per la prima volta, Nuovo Cinema Paradiso, aveva vinto il premio Oscar, creando grande attenzione per quel ragazzino diventato lo sguardo innocente d’Italia. Cascio aveva infatti recitato per grandi registi come Tessari, Ciprì e Avati, per poi sparire per decenni e tornare a raccontarsi ora al Corriere Della Sera: “Ho la retinite pigmentosa, sono quasi del tutto privo della vista e non ne potevo più di nascondermi”.

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A soli undici anni scopre di soffrire di retinite pigmentosa, a cui però non aveva dato troppo peso, perché dopo il grandissimo successo del film erano moltissimi gli impegni tra richieste di lavoro per recitare in altri film e il ruolo di testimonial della Fiat Cinquecento nel 1991. Parlando della retinite, Totò ha spiegato che oggi riesce solo a percepire le luci, ma che resta autonomo e ha imparato ad accettare la sua malattia grazie al percorso di psicoterapia e al lavoro che ha fatto anche con altre persone che, come lui, soffrono di cecità. Dopo anni di isolamento, Totò si sente pronto a ricominciare, partendo dal libro che ha scritto per Baldini + Castoldi in teatro: La gloria e la prova. 

Foto: Youtube

 

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L’attore ha visto progetti andare in fumo per colpa della malattia: “Una volta Franco Zeffirelli mi invitò a casa sua per conoscermi di persona e vagliare la mia partecipazione a un suo progetto. Ma il mio occhio sinistro già allora tendeva a spostarsi di lato e l’effetto era di un leggero strabismo. Lui se ne accorse, il progetto andò in fumo”. Racconta anche che il primo ad accorgersi che qualcosa non andava fu il direttore della fotografia di Tornatore, Blasco Giurato, che suggerì un approfondimento della questione. Da dopo la diagnosi la vita di quel bambino innocente cambiò e iniziò a nascondersi: “L’orgoglio, la paura di non piacere più, la paura che tutti cercassero ancora in me quel bambino senza mai trovarlo, la paura di non piacere alle donne, il terrore di deludere”, sono le cose ha avevano spinto Totò sempre di più a isolarsi.

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Toto Cascio Nuovo Cinema Paradiso cieco: le sue speranze

Totò infine racconta che è solo chiedendo aiuto che è riuscito a trovare un equilibrio, anche se gli dispiace molto di non essere riuscito a vedere il volto dei suoi nipoti, e aggiunge scherzando: “Certo, mi manca il non poter guardare le belle donne, ma ho fatto in tempo a vedere i gol di Totti e, insomma, dai, va bene così”. Svela anche la voglia aiutare e parlare del disturbo a chi ne soffre e la speranza di riuscire a tornare a recitare. Nel frattempo, nei prossimi giorni, andrà in Toscana a presentare il suo libro La gloria e la prova.

Foto: Youtube