Habemus nomination. Dopo tanta attesa, finalmente, l’Academy ha reso pubblica la lista dei titoli che concorreranno nelle diverse categorie agli Oscar 2022, la cui cerimonia si terrà il 27 marzo. Il fermento per la curiosità in Italia si è sentito di più perchè l’intero popolo attendeva con ansia di sapere se in quella lista sarebbe apparso il nome di Paolo Sorrentino.
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E così è stato. È stata la mano di Dio, l’ultimo capolavoro cinematografico del regista napoletano, è candidato nella categoria Miglior Film straniero. In seguito all’annuncio ufficiale, battuto da tutte le più importanti testate giornalistiche del Paese, Paolo Sorrentino ha reso pubblico un messaggio in cui esprimeva la sua commozione e gratitudine per la nomination: “Sono felicissimo. Per me è già una grande vittoria. E un motivo di commozione, perchè è un riconoscimento prestigioso ai temi del film, che sono le cose in cui credo: la volontà, il futuro, Napoli e mia madre.”
È stata la mano di Dio – Foto: Gianni Fiorito
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Il regista ha poi aggiunto: “Per arrivare fin qui c’è stato bisogno di un enorme lavoro di squadra. Dunque devo ringraziale Netflix, Fremantle, The Apartment, gli attori straordinari e una troupe indimenticabile. E poi i miei figli e mia moglie, che mi amano nel più bello dei modi: senza mai prendermi sul serio”. Una sincerità che il pubblico ha imparato a conoscere attraverso l’intimità della storia autobiografica raccontata nel film candidato.
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A concorrere nella medesima categoria, insieme all’Italia, ci sono: Drive My Car, la Danimarca con Flee, il Bhutan con Lunana: A Yak in the Classroom, la Norvegia con The Worst Person in the World. Di certo la nomination di Sorrentino porta grande pregio all’Italia, la quale deve ringraziare per la seconda volta il regista per aver portato il nostro cinema a Hollywood. La nomina di È stata la mano di Dio è la seconda per Sorrentino dopo la vittoria, nel 2014, della statuetta per La grande bellezza. Chissà se il regista riuscirà a portare a casa la doppietta…
È stata la mano di Dio Paolo Sorrentino
Foto: Gianni Fiorito
