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Non mi lasciare, Vittoria Puccini: “Una tematica importante in una storia avvincente”

Al via lunedì 10 gennaio in prima serata su RAI 1 la serie crime thriller firmata dal regista Ciro Visco. La protagonista: “Mi sono innamorata del personaggio di Elena fin dal primo momento”

di Redazione Rumors.it | 4 Gennaio 2022
Foto: Ufficio Stampa

Quattro prime serate, una storia tesa e realistica, incentrata un tema molto delicato quanto attuale: i reati informatici e i crimini contro l’infanzia. Questo e molto altro è la nuova serie evento firmata Rai Fiction Non mi lasciare, con regia di Ciro Visco e la sceneggiatura di Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli. Un lavoro completo e con aspirazioni universali, che ha visto una accurata fase di documentazione con l’aiuto della Questura di Venezia, che ha messo in luce la complessa drammaticità delle vicende. “Nelle storie di chi perpetrava violenza – ha spiegato Maddalena Ravagli – c’era stata nella maggior parte dei casi altra violenza. Il tessuto del racconto era quello di voler raccontare la violenza su tutti i bambini del mondo, anche su quelli che sono poi diventati aguzzini”.

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Un progetto di respiro internazionale era nelle intenzioni del produttore Mario Mauri fin da subito, che ha sottolineato il ruolo chiave di Venezia in questo senso. “L’idea è stata quella di partire da una location amata e conosciuta in tutto il mondo – ha raccontato Mauri – Venezia non è soltanto una location, ma anche una protagonista di questa serie”. L’iconica città e la sua laguna proiettano la serie sul palcoscenico universale che la produzione ha voluto raggiungere per parlare di un tema così importante. “Questa serie è diversa perché tocca un tema particolarmente importante e universale – ha continuato Ravagli – in quanto l’infanzia, anche per chi non ha figli, rappresenta l’embrione della continuità della specie umana”.

Puccini Non mi lasciare

Foto: Ufficio Stampa

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La contemporaneità del tema ha avuto un forte impatto su chi ha lavorato al progetto, in primis sul regista Ciro Visco. “Questo tipo di racconto mi ha fatto capire che del web stavo guardando soltanto la punta dell’iceberg“, ha spiegato il regista, che ha specificato come all’oscurità delle vicende si contrapponga il grande messaggio di speranza della serie. “Da qui nasce una storia di speranza, quella di Elena ma anche quella dei bambini, che hanno in sé una forza oggettiva e vitale. Elena e i bambini si congiungono nella speranza di andare oltre a questa realtà, per dare a tutti gli strumenti per contrastarla”. Il co-protagonista Alessandro Roia (nella serie, Daniele Vianello) ha spiegato come proprio l’attualità dei personaggi abbiano reso particolarmente significativa la sua immedesimazione. “Quello che ho percepito come valore aggiunto, che mi ha portato a un legame con il personaggio, è proprio la sua contemporaneità – ha dichiarato Roia – Questo è il fascino di questa serie: portare alla luce un argomento importante ma in modo contemporaneo, fruibile ed efficace“.

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Non mi lasciare, Vittoria Puccini: “Mi sono innamorata del personaggio di Elena fin dal primo momento”

La trama di Non mi lasciare è davvero intrigante. Elena Zonin (Vittoria Puccini) è un vice questore della Polizia, specializzata in crimini informatici, che vive e lavora a Roma e da anni indaga su una rete di pedofili responsabile del rapimento e del traffico – sul dark web – di minori. L’emersione dalle acque della Laguna del corpo del giovane Gilberto la porta a Venezia, dove trova il vice questore aggiunto Daniele Vianello (Alessandro Roia) e la moglie Giulia (Sarah Felberbaum) e dove iniziano le indagini. La protagonista Vittoria Puccini ha parlato della grande empatia provata per il personaggio di Elena, che grazie alla sua sensibilità emerge come “un questore di polizia determinata, brava, particolarmente intuitiva, che riesce a cogliere particolari e dettagli fondamentali per lo svolgimento delle indagini”. L’attrice ha rivelato di essersi da subito affezionata al personaggio proprio per le caratteristiche di questa eroina atipica: “La cosa che mi ha più conquistato di lei sono le paure, le sue umane spezzature, le sue insicurezze, che sono tante, tra cui un accadimento del suo passato che verrà svelato soltanto alla fine della serie”. La serie getta luce su un tema tanto caro quanto poco conosciuto, o piuttosto difficilmente penetrabile, dai genitori. Vittoria Puccini ha parlato anche di come lavorare alla serie abbia accresciuto le sue preoccupazioni di madre di una figlia quindicenne, ma anche la sua consapevolezza sul tema. “Penso che la cosa importante sia non aver paura di conoscere la realtà – ha spiegato Puccini – e dialogare sempre con i ragazzi, perché ti raccontino cosa vivono e perché i genitori possano interpretare”. La nuova serie Rai Fiction andrà in onda a partire da lunedì 10 gennaio in prima serata su RAI 1, in partnership con l’emittente CANAL+ e con la distribuzione internazionale di Federation Entertainment.

NON MI LASCIARE

Foto: Ufficio Stampa