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Raffaella Mennoia si racconta tra carriera e vita privata: “È stato difficile ma devo dire grazie a Maria De Filippi”

Raffaella Mennoia ci parla del suo libro “Cupido spostati” raccontandoci qualche aneddoto tratto dalla sua vita privata e qualche retroscena sulle coppie protagoniste del suo romanzo…

di giuseppe | 10 Dicembre 2021
Raffaella Mennoia, Cupido Spostati - Foto: Ufficio stampa

Dopo aver letto tutto d’un fiato il suo primo romanzo Cupido spostati, noi di Rumors.it abbiamo deciso di incontrare per voi la storica autrice di Uomini e Donne, Raffaella Mennoia, cercando di captare qualcosa di più sulla sua vita privata e soprattutto del suo lavoro nel dietro le quinte di alcuni dei programmi cult della televisione italiana.

Raffaella Mennoia, Cupido Spostati

Raffaella Mennoia, Cupido Spostati – Foto: Ufficio stampa

Raffaella Mennoia, l’autrice di Uomini e Donne si racconta tra vita privata e carriera in tv

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Nel romanzo si racconta “il backstage del backstage di Uomini e Donne”, come tu stessa hai dichiarato. Allo stesso tempo, però, potremmo definirlo anche come un’autobiografia raccontata attraverso le parole della protagonista. Com’è nata l’idea di scrivere un romanzo? Quanto c’è di te in Gypsy e quale aspetto del suo carattere invece le invidi? 

Gypsy è abbastanza un mio alter ego, è ovvio che i tempi sono un po’ splittati, l’idea del libro nasce dalla voglia di raccontare un po’ di backstage di un programma molto amato e longevo che è Uomini e donne.

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Sempre nel romanzo, Gypsy racconta di te anche la parte più sensibile, affermando: “Io romantica […] non lo sono neanche un po’. Può suonare come un paradosso, visto che lavoro nel programma più romantico della televisione italiana, ma forse è proprio questa caratteristica che mi permette di guardare tutto con obiettività”. Quanto c’è di vero in queste parole? 

Sono sicuramente una persona che crede nell’amore ma non sono incline ad essere romantica. Vengo anche presa in giro da tutti i miei colleghi perché ogni volta che succedono delle cose romantiche o vengono fatte delle dichiarazioni molto melense alzo gli occhi al cielo. Sono piuttosto una persona obiettiva e questo sicuramente mi aiuta non solo sul lavoro ma anche nella mia vita personale.

 

raffaella mennoia romanzo

Foto: Instagram @raffaellamennoia

 

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Nonostante la tua discrezione, da un po’ di tempo a questa parte hai deciso di raccontare un po’ di più di te e del tuo lavoro, anche attraverso i social. Forse anche grazie a questo contatto diretto con il pubblico, il tuo nome, rispetto a quello di altri autori, è molto conosciuto anche tra i profani della televisione. Che effetto ti fa sapere che tutti, bene o male, ti conoscono come l’autrice di Uomini e Donne? Quando hai capito di voler raccontare un po’ di più del tuo lavoro da autrice, prima su Instagram e poi attraverso un romanzo? 

Sì, ho parlato più di una volta con persone che lavorano sui social e nell’ambito della comunicazione e hanno detto che il mio profilo è abbastanza incredibile, nel senso che non è il profilo di una persona che va in video, non è il profilo di una persona che fa l’influencer. Ma questa è la misura di quanto i programmi ai quali lavoro interessano al pubblico, che addirittura oltre a seguire i protagonisti diretti segue l’autore del programma come se fosse una delle persone che frequentano i nostri studi.

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In un’intervista rilasciata a Giulia Stabile, la vincitrice dell’ultima edizione di Amici, hai dichiarato che nella stesura del romanzo “è stata difficile la cura delle parole da non usare”. In Cupido spostati, infatti, si fa riferimento a due coppie realmente esistite all’interno di Uomini e Donne. Come mai hai scelto proprio loro?

Le parole da non usare sono sempre le più difficili, no? Normalmente si è molto felici di metter dentro molte parole, invece io vado al contrario, sono sempre molto attenta a quello da non dire, e spesso è difficile. Le coppie che ho scelto mi sono rimaste nel cuore e sono quelle con le quali continuo ad avere un rapporto di amicizia, credo che siano facilmente riconoscibili…

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Una di queste coppie nella vita reale non esiste più, nel libro invece c’è un finale a sorpresa. Come dice Venditti nella sua Amici mai “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”: dici che potrebbe valere anche per i protagonisti citati in questa storia? 

Non escludo che possano esserci dei ritorni.

Raffaella Mennoia e Giulia De Lellis

Raffaella Mennoia e Giulia De Lellis – Foto: Instagram @raffaellamennoia

 

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Ad un certo punto del romanzo racconti, attraverso le parole di Gypsy, di quanto sia stato difficile per te arrivare nella posizione in cui ti trovi oggi: “Sono orgogliosa di quello che sono, e non tanto perché lavoro in uno dei programmi più seguiti e longevi della televisione italiana, ma proprio perché ne sono l’autrice, e non l’autore”. È stato davvero così difficile per te affermarti come donna nel mondo autoriale? C’è qualcuno che vorresti ringraziare? 

Spesso è difficile per le donne ricoprire ruoli solitamente affidati a uomini e anche per me all’inizio è stato difficile, al massimo eri redattrice… diventare autore, curatrice di programmi per una donna è abbastanza difficile. Ma della difficoltà me ne sono resa conto dopo, non nel momento in cui la vivevo. Devo ringraziare senz’altro Alberto Silvestri che mi ha dato 25 anni fa la possibilità di fare questo lavoro che non sapevo sarebbe diventato il lavoro della mia vita e devo ringraziare senza dubbio alcuno Maria De Filippi.

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Cosa consiglieresti a chi come te ha questo fuoco nel cuore e vorrebbe diventare un autore televisivo? Quali sono tre caratteristiche che deve assolutamente avere? 

Consiglio molta pratica, spesso arrivano da noi persone che – giustamente – hanno fatto dei percorsi di studio inerenti ma questo è un lavoro che non si impara all’università ma con tanta esperienza. Quindi consiglierei di iniziare il prima possibile, di fare tanta gavetta e di mettere in conto tanto tempo e tante rinunce. Non è un lavoro che finisci alle 6 o 7 di sera, questo è un lavoro che ti porti a casa e nella vita.

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Nel lavoro come nella vita, perlomeno da ciò che pare di capire da queste pagine, per te al primo posto ci sono gli altri: lo dimostrano la storia del granchietto – troppo realistica per non essere accaduta realmente – e le tue battaglie animaliste portate avanti tra tv e social. Ad esempio, nelle ultime settimane ti sei esposta pubblicamente contro la corrida in Spagna. Cosa credi si possa ancora fare in questa direzione? 

Ritornando come dicevamo prima al perché ho scritto questo libro, è stato anche un modo per parlare della mia più grande passione. Infatti, un passaggio per me fondamentale nella scrittura è stato il poter raccontare la mia esperienza nei canili e quanto io sia attiva sui social rispetto alla battaglia animalista. Non mangio carne, sono per le oasi e per i rifugi degli animali, sono per gli animali che devono essere recuperati dai macelli. Spero di riuscire ad aprire qualcosa di mio per aiutare tanti animali che ne hanno bisogno.

 

Raffaella Mennoia, Cupido Spostati

Raffaella Mennoia, Cover Cupido Spostati – Foto: Ufficio stampa