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Martina Iacomelli e il sogno del grande schermo: “Fare l’attrice è l’unico obiettivo, niente piano B”

Noi di Rumors.it abbiamo incontrato la giovane attrice che ci ha raccontato l’evoluzione della sua carriera tra Don Matteo e Buongiorno mamma, insieme ai progetti e sogni per il suo futuro professionale

di Sara Radegonda | 23 Settembre 2021
Foto: Ufficio stampa

“Sono consapevole che il mestiere dell’attrice è frutto di un duro lavoro e di tanto studio”. Ed è proprio la consapevolezza la punta di diamante di Martina Iacomelli, aspirante attrice e vincitrice del titolo di Miss Cinema 2018. Nonostante la giovane età, Martina ha provato a tenere a bada per molto tempo la sua passione per la recitazionerelegandola il più possibile ai margini delle proprie priorità. Tentando di uniformarsi alla forma mentis comune – per mancanza di sicurezza o forse perché semplicemente non era ancora il momento giusto – ha deciso di intraprendere un percorso di studi totalmente apposto alla sua vocazione.

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Per quattro anni la sua creatività è stata schiacciata sotto il peso dei pesanti volumi di Giurisprudenza fino a quando però il richiamo della vocazione ha spinto la giovane attrice al grande salto nel vuoto. Martina ha lasciato gli studi per iscriversi al Centro sperimentale di cinematografia. “Penso che concentrare tutte le energie su un unico piano A sia il miglior modo per ottenere ciò che si desidera” afferma Martina con la convinzione di chi – con studio e dedizione – ha saputo portarsi a casa grandi risultati.

Martina Iacomelli

Foto: Ufficio stampa

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Martina Iacomelli: da Don Matteo al sogno del grande schermo

Parallelamente allo studio, a cui si dedica con profonda dedizione, Martina ha ricevuto la sua prima consacrazione sul set della dodicesima stagione di Don Matteo, in cui ha rivestito i panni di Maddalena; e poi nella fiction di Canale 5, Buongiorno mamma, in cui ha recitato al fianco di attori come Raoul Bova e Serena Autieri. Il piccolo schermo ha regalato però alla giovane attrice il sogno di qualcosa di più, ma che arriverà solo dopo anni di studio e pratica perché “l’attore è un lavoro che va preso con serietà” come ci tiene a sottolineare. Noi abbiamo incontrato Martina ed ecco cosa ci ha raccontato…

Chi è Martina Iacomelli? E come ti piacerebbe che la gente ti conoscesse?

Sono una ragazza che dà un sacco di importanza alla formazione e allo studio, motivo per cui ho deciso di intraprendere un percorso accademico nell’ambito della recitazione. Come ci tengo sempre a ribadire e ribadirmi, recitare è un lavoro che va preso con serietà e cui va data la giusta dignità: ci vuole studio, preparazione e consapevolezza, non solo del mestiere in sé ma di tutte le dinamiche ad esso connesse, che non sono sempre positive. Bisogna essere forti emotivamente per fronteggiare le difficoltà anche se credo che con la passione gli ostacoli si superino più facilmente. Mi ritengo quindi un’aspirante attrice e ci metterò tutto il cuore e tutte le forze per raggiungere questo obiettivo. Anche se delle piccole soddisfazione le ho già ricevute, la strada è ancora tanta.

Hai un ricordo della tua infanzia legato alla recitazione a cui sei particolarmente affezionata? E quando hai capito che avresti voluto che questa passione diventasse il tuo lavoro?

Ne ho tantissimi perché sin da piccola a scuola prendevo parte alle recite ed ero sempre in prima linea. C’è un episodio che mi è stato raccontato dai miei genitori – ma che io non ricordo – che mi è sempre rimasto nel cuore: durante una lezione di catechismo, il sacerdote ci chiese quale mestiere volessimo fare da grandi e io fierissima mi alzai sulla sedia e confessai di voler fare l’attrice. E tutti i miei compagni mi guardarono straniti da questa affermazione. Forse già da piccola avevo il sentore inconscio che quella passione sarebbe stato qualcosa di più.

Qual è stato il tuo percorso all’interno del mondo della recitazione? E come sei arrivata al titolo di Miss Cinema 2018?

Prima di intraprendere il percorso all’Accademia di recitazione frequentavo l’università: ho fatto quasi quattro anni di Giurisprudenza. Durante gli studi, oltre a frequentare un corso di recitazione a Firenze, avevo questo pallino di Miss Italia perché non dico di aver sempre sognato questa esperienza però mi sarebbe piaciuto provare, visto che in passato avevo perso l’occasione. Ho deciso, quindi, di iscrivermi per darmi quella spinta, quell’energia e stimolo per poi fare altro. Quello fu solamente una mia soddisfazione personale per provare ad uscire dagli schemi della routine quotidiana dello studio. Provai le selezioni regionali e poi arrivai a vincere il titolo di Miss Cinema e devo dire che è stata un’esperienza che rifarei, con tutti i pro e contro. Ad oggi direi che mi è servita non tanto per l’ambito della recitazione – perché sono due mondi diversi ci tengo a ribadirlo – ma per darmi uno stimolo e una sicurezza in più.

Martina Iacomelli

Foto: Ufficio stampa

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La passione per la recitazione ti ha sempre accompagnata, come mai hai deciso di intraprendere il percorso di studi in Giurisprudenza?

Come spesso succede quando si è più piccoli si hanno un certo tipo di stimoli e si è anche più liberi di fantasticare. Sin da piccola avevo una propensione per l’ambito creativo ma che ho sempre lasciato un po’ da parte, dedicandomi maggiormente ad altro, come allo sport. Quindi questo sogno c’è sempre stato ma è stato messo da parte per molto tempo. Crescendo poi comprendi anche i potenziali rischi di una carriera nell’ambito della recitazione, chiudendoti in schemi mentali che ti portano su un’altra strada. L’anno della scelta dell’università è stato difficile, ma alla fine scelsi quello che, in quel momento, mi sembrava più adatto. Avevo pensato di trasferirmi per inseguire il mio sogno di attrice però ero ancora troppo poco consapevole e forse troppo insicura. Giurisprudenza è un percorso che non rimpiango perché ti forma a livello mentale ed emotivo ed è stato anche grazie a questo che ho potuto iniziare l’Accademia di recitazione con una consapevolezza maggiore.

Pensi che sia sempre utile avere un piano B nella vita?

Purtroppo credo che nella vita sia sempre meglio concentrarsi sul piano A, perché le alternative sono energie tolte al sogno principale e secondo me non va bene. Bisognerebbe concentrarsi su un solo obiettivo, sulle proprie passioni, con tanta determinazione. Se la concentrazione viene dedicata ad altre cose si disperde il 100% della sua energia pura.

Arriviamo quindi al tuo esordio televisivo: hai partecipato, nei panni di Maddalena, alla dodicesima stagione di Don Matteo. Che ricordo hai di quell’esperienza? E che effetto ti ha fatto recitare al fianco di attori come Terence Hill?

Avevo già avuto delle esperienze sul set di alcuni cortometraggi ma questa è stata la mia prima grande sfida. È stata un’esperienza meravigliosa. Sul set i colleghi mi accolsero con una disponibilità e gentilezza non scontate. Ero alle prime armi quindi avevo anche un po’ di timore a presentarmi sul set al fianco di professionisti di grande calibro. Quello che ricordo con più affetto è che non mi hanno mai fatta sentire da meno. Devo dire che avevo molti pregiudizi all’inizio, mi aspettavo di sentirmi spesso a disagio e di essere, in generale, poco presa in considerazione, in realtà è avvenuto tutto il contrario.

Quest’estate ti abbiamo vista di nuovo in televisione con la fiction Buongiorno mamma, andata in onda su Canale 5. Cosa è cambiato in te e nella tua professionalità rispetto all’esperienza di Don Matteo?

Non ho avuto gli stessi brividi e la stessa sorpresa rispetto alla prima volta. Però è la mia passione, il mio sogno, quindi quando mi chiamarono per dirmi che ero stata scelta per quel ruolo ho pianto dalla gioia. Ed è in quei momenti che capisco che è davvero questo quello che voglio fare. Buongiorno mamma è stata un’esperienza meravigliosa ed altrettanto costruttiva. Speriamo siano le prime di tante.

Martina Iacomelli

Foto: Ufficio stampa

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Visto che stai muovendo i primi passi in questo mondo, quali difficoltà e pregiudizi hai incontrato fino ad ora nel tuo percorso?

Non è tutto rose e fiori, come in tutti gli ambiti del resto. Spinta da tanta passione cerco di focalizzarmi sui lati positivi e sulle possibili soluzioni ad ogni cosa mi succede. È un mondo che ha i suoi rischi, bisogna avere una grande forza emotiva e credo che sia fondamentale l’appoggio della famiglia e circondarsi di persone positive che credano fermamente in ciò che fanno. Ci sono periodi purtroppo di stallo in cui nonostante fai il possibile – ti presenti a tanti provini – capita che non ti scelgano, perché funziona così. Penso, allo stesso tempo, che non bisogna mai lamentarsi perché c’è sempre da migliorare. C’è dietro tanto studio quindi se una persona viene scelta non è di certo attribuibile al caso. La cosa più importante però è la serenità, essere in pace con se stessi, perché se stai bene piano piano le cose arrivano: è fondamentale godersi il processo, studiando, confrontandosi, senza ansia.

Ti abbiamo sempre vista in televisione, queste ultime esperienze ti fanno sognare invece il grande schermo? E qual è l’attore/attrice a cui ti ispiri per la recitazione?

Assolutamente sì. È tutta un’evoluzione del resto. Lo sogno, però, riconosco che c’è ancora tanto da lavorare. Anche se credo che non mi sentirò mai pronta completamente per questo grande salto. Forse potrà sembrare una risposta banale ma la mia massima aspirazione a livello attoriale e umano è Pierfrancesco Favino.

Spesso hai nominato e fatto riferimento alla tua famiglia, che ruolo ha nella tua vita e nella carriera? E che cosa pensano i tuoi genitori del tuo percorso?

Loro sono un tassello fondamentale. Credo che avere alle spalle una famiglia che ti sostenga sia un bene preziosissimo. Nella classifica delle mie priorità, dopo il mio benessere personale, c’è la famiglia; questo per rendere l’idea dell’importanza che le do nella mia vita. Senza di loro non sarei quella che sono oggi. Anche dopo il passaggio repentino da Giurisprudenza all’Accademia di recitazione è stato difficile far capire ai miei genitori quanto importante fosse per me; però alla fine abbiamo sempre trovato un punto d’incontro. Nonostante le divergenze loro sono una famiglia molto presente e io di fido della loro presenza.

Sui Instagram hai quasi 11mila follower. Come vivi il mondo dei social? Lo vedi più in un’ottica lavorativa o di svago?

Va un po’ a momenti. Sono all’interno di un’agenzia social che mi permette di svolgere alcune collaborazioni con i brand. Non mi considero un’influencer e spero di non restituire l’idea di aver intrapreso questa strada – senza nulla togliere – perché ho comunque un altro obiettivo. Quindi devo dire che ultimamente vedo i social più come uno pseudo lavoro che mi permette di mantenermi ora che non ho ancora un’occupazione fissa. Certamente quando mi capita di fare dei viaggi mi piace condividere qualcosa di mio personale. In generale, mi piace starci fino ad un certo punto, un tempo ero molto più presente mentre ora cerco di prendere un attimo le distanze.

Dove ti portano i progetti futuri? E se e quando ti rivedremo sugli schermi?

Spero presto. Ora ricomincia la stagione quindi si metterà di nuovo in moto tutto il meccanismo tra proposte e provini. Il mio obiettivo principale è concentrarmi sullo studio perché devo e voglio portare a termine il mio percorso di studi in Accademia. E prima o poi uscirà qualcosa di bello, ne sono sicura.

Sara Radegonda

Martina Iacomelli

Foto: Ufficio stampa