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Rai nella bufera: la ripartenza autunnale è a rischio

Uno sciopero dei dipendenti del centro produzioni di Roma sta mettendo in ginocchio la società: ecco le motivazioni

di Priscilla Lucifora | 13 Settembre 2021
Foto: Ufficio stampa

Il mondo della televisione non è tutto rose e fiori. Da spettatori, spesso, è facile dimenticarsene. Gli studi televisivi brillano di possibilità, le giornaliste dietro al bancone sono perfette e professionali, le luci della ribalta sono lontane e per questo desiderabili e aspirazionali, un mondo di sogno in cui esiste solo quello che vediamo sui nostri schermi, comodamente adagiati sul divano di casa nostra.

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Dietro a ogni produzione televisiva, però, dal format pomeridiano al TG, dal talk politico al game show, dal mattino alla sera inoltrata, ci sono intere squadre di lavoratori che rendono il prodotto finale possibile. Senza di loro, la televisione non esisterebbe. Autori, manovalanza, scrittori, sceneggiatori, assistenti, cameraman, tecnici, montatori, video-maker e molti altri: un microcosmo di professioni spesso troppo ignorate e poco conosciute. La televisione è un lavoro di squadra.

Foto: Rai

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La pandemia ha messo in ginocchio tanti settori. Tra questi sicuramente molto penalizzato quello dell’intrattenimento. Una problematica reale, che coinvolge tantissime famiglie e che solo faticosamente, grazie anche agli sforzi delle associazioni di settore e agli artisti che hanno deciso di metterci la faccia e di farsi ambasciatori delle rimostranze di tutte queste categorie.

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Coinvolta in tutto questo è, chiaramente, anche la Rai. La società si trova in questo momento ad affrontare un problema serissimo. La ripartenza dei palinsesti, che tradizionalmente avviene esattamente in questo periodo, anzi nella giornata di oggi 13 settembre, è a rischio. Il motivo? Uno sciopero dei dipendenti del centro di produzione della Radiotelevisione Italiana che si trova a Roma, nella capitale.

Già saltati Uno Mattina e Agorà, e non si sa cosa succederà nei prossimi giorni e nelle prossime ore. Lo sciopero è stato indetto dalla CIGL, e ha come obiettivo un miglioramento generale delle condizioni di lavoro e contrattuali dei dipendenti. Pare che l’adesione sia stata consistente, anche sei sui canali Rai si legge di “agitazioni sindacali”, un’espressione che sembra, forse volutamente, sminuire una movimentazione più seria e strutturata.