Anche lei è giunta da Parigi alla 78esima Mostra di Venezia per ritirare il Premio Kinéo, come migliore attrice non protagonista nel film su D’annunzio, Il cattivo poeta. Stiamo parlando dell’attrice francese Clotidle Courau, che nel film sul grande poeta , ha interpretato la sua governante e amante. Un premio per lei importate in cui credeva molto, che si è anche trasformato nell’occasione per raccontarsi tra pubblico e privato in esclusiva per Oggi. Lo ha fatto in modo diretto e intelligente.
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Un’intervista che è partita col botto: “So che non ama parlare del suo privato, ma lei ed Emanuele Filiberto state ancora insieme?”, l’attrice ha subito replicato: “Come dico sempre alle mie figlie le persone dovrebbero interessarsi meno alla vita degli altri. Con Emanuele siamo diversi profondamente, ma allo stesso tempo siamo sinceramente uniti. Abbiamo due figlie stupende e siamo una famiglia”. Ma come in tutte le famiglie, non è sempre rose e fiori, anche perché: “La vita non è una favola, ma una lotta”, ha dichiarato Clotilde. Sì ma così cara Clotilde non ha risposto, ma poi insistendo si è capito che: “Amo profondamente Emanuele e questo sarà per la vita”.
Foto: PrPhotos
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Oltre ad aver avuto una relazione con l’erede dei Savoia, non possiamo non riconoscerle una grande carriera nel mondo cinematografico, dove importanti registi come Oliver Dahan e Philippe Garrel, l’hanno scelta. Tra l’altro: “Ho appena terminato di girare La cour (Il cortile), un film di un giovane regista francese e molto interessante”, ha confessato l’attrice. La Courau è conosciuta e amata anche nel mondo del teatro, dove è da anni che sale sul palcoscenico per raccontare Edith Piaf. ‘Ma come fa a far tutto’, era il titolo di un film del 2012, ispirato al romanzo di Allison Pearson, che rende perfettamente l’idea di come Clotilde possa riuscire a gestire la sua vita tra teatro, cinema e famiglia. “La vita è difficile, ma come molte atre donne, ci si organizza, siamo forti e abbiamo coraggio. Lo stesso coraggio che spesso manca ad alcuni uomini”, ha poi dichiarato l’attrice.
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Clotilde Courau oggi: “Non sono estremista, ma sono una donna che ragiona”
Una donna che ha sempre ricercato l’indipendenza, anche quando si è sposata con un principe, e in merito a ciò ha dichiarato: “È importante trasmettere ai figli il rispetto per l’indipendenza delle donne. Non sono una femminista estremista, ma una che ragiona“. Tutte parole concrete, anche perché da alcuni anni, l’attrice è orgogliosamente impegnata con Awid, una fondazione che lotta per i diritti delle donne. E infine, a proposito di donne e diritti, la Courau ha confessato: “Il mio sogno è che cambino certe mentalità. Voglio combattere per un’educazione più giusta. E poi vorrei che le donne fossero protette, perché sono le prime ad essere colpite dai cambiamenti politici e sociali”.
Ruggero Biamonti
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