“È importante condividere anche la parte meno bella, meno piacevole” ha rivelato Giorgia Soleri su Instagram, mettendosi a nudo dopo aver affrontato una dolorosa operazione legata alla patologia dell’endometriosi. La dolce metà di Damiano dei Maneskin ormai si è fatta conoscere non come “fidanzata di” ma per la personalità accattivante e controcorrente che ha più volte esibito: una ragazza determinata e al passo con le battaglie sociali dei nostri tempi, oltre essere una ragazza bellissima e dallo stile inconfondibile. Nelle Instagram Stories pubblicate, Giorgia ha sottolineato che l’operazione “non è stata una passeggiata” al fine di incoraggiare tutte quelle ragazze che si trovano a vivere le sue stesse difficoltà e a convivere con l’endometriosi.
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Giorgia aveva già tempo fa parlato della malattia che l’ha colpita dall’adolescenza. L’endometriosi è una patologia poco conosciuta, tanto da non essere immediatamente riconosciuta, ma in grado di debilitare chi ne soffre: cronica e invalidante, è caratterizzata dalla presenza di endometrio, tessuto che normalmente riveste la cavità uterina, al di fuori dell’utero, e da dolore pelvico. Dolori lancinanti e varie conseguenze sul breve e lungo termine che per la vita di una ragazza possono essere dannose e difficili da affrontare. Giorgia ha fin da subito sensibilizzato i suoi follower sulla questione: l’endometriosi esiste e non sono in poche a soffrirne. “E io”, ha detto la giovane di 24 anni, “ho deciso di operarmi”.
Fonte: Instagram
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“Io sono arrivata all’intervento con maggior consapevolezza e preparazione, anche emotiva e psicologica, quindi vorrei condividere anche io con voi la mia, parziale, esperienza (nonostante la possibilità di essere tacciata di vittimismo mi terrorizzi al punto di bloccarmi)”. E così ha deciso di esporsi anche lei: Giorgia ha raccontato i postumi dell’intervento, in modo che nessuna ragazza si “senta sbagliata” se il proprio corpo impiega più tempo a ristabilizzarsi. “Io non sto bene”, ha scritto. “Ho subito un’operazione. Hanno tolto, tagliato, ricucito, sistemato i danni della malattia accumulati in anni e anni di mancata diagnosi e terapia (che non significa cura, ci tengo a ricordarlo). Ho tanto dolore. Quando passa l’effetto dei medicinali, fatico a respirare a pieni polmoni perché mi sembra di essere un vaso rotto e va bene cosi, non c’è niente di sbagliato”.
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Giorgia Soleri malattia: “Lo rifarei? Assolutamente sì”
“Devo prendermi il mio tempo e dare modo al mio corpo di rimettersi insieme” ha proseguito “considerando che era un corpo già estremamente provato e debilitato prima dell’operazione, non è una passeggiata”. Poi il congedo: “Rifarei l’intervento? Assolutamente si. Però ecco: non è una passeggiata di salute. Siamo tutte diverse e il post operatorio è estremamente soggettivo. Non sentitevi sbagliate se il vostro corpo ha bisogno di più tempo”. Ancora una volta Giorgia, dalla parte delle donne e della minoranza di chi convive con la sua stessa malattia, ha cercato di sensibilizzare il pubblico su un tema molto delicato e ancora troppo poco enfatizzato.
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