È un periodo di grandi soddisfazioni per l’ex Lady Briatore, Elisabetta Gregoraci. Dopo la fortunata partecipazione al Grande Fratello Vip 5, questa estate la conduttrice è tornata al timone della nuova edizione di Battiti Live, lo show musicale di Radio Norba, che sta ottenendo un successo incredibile. Ma c’è di più, per la prima volta l’ex gieffina ha debuttato nel mondo della musica, e pochi giorni fa è uscita la sua prima canzone ‘Anno Zero’, in collaborazione con il suo compagno di show, Alan Palmieri.
Laura Torrisi: sensualità immortale, come in un vecchio film |LEGGI
In merito al suo primo singolo la Gregoraci ha affermato:”Diciamo che mi sono ritrovata in uno studio di registrazione di Roma senza neanche sapere proprio tutto del progetto. Ma ormai tra di noi c’è feeling artistico consolidato e indissolubile, ci capiamo al volo…”. Una nuova esperienza in cui si è buttata a capofitto e che ha avuto un enorme successo.
Foto: Ufficio stampa Endemol Shine Italy
Giorgia Soleri, fidanzata di Damiano dei Maneskin: “Ricevo minacce di morte” |LEGGI
Nelle ultime ore, però, è accaduto qualcosa che non è passato inosservato e che sta animando il web. Sui social Elisabetta è stata accusata da un utente di dedicare canzoni a Pierpaolo Pretelli, suo compagno di avventure dentro la casa del GF Vip, con il quale aveva instaurato un’amicizia speciale, anche se la scintilla non era scoppiata: lui ora è felicemente fidanzato con Giulia Salemi, anche lei conosciuta entrando dalla porta rossa.
Elisa Isoardi: sarà lei il nuovo volto di Real Time? |LEGGI
Elisabetta Gregoraci e Pierpaolo Pretelli: i fan continuano a sperare in un loro ritorno
Elisabetta però ha immediatamente replicato in maniera epica e memorabile:”La droga fa male…molto”. Il crudo commento di Elisabetta ha fatto il giro del web in pochissimi minuti. Lei non ce la faceva più, non è la prima volta che il suo nome continua ad essere associato a quello dell’ex velino, anche se chiaramente le strade dei due si sono separate. Eppure c’è chi ancora ci spera…
Foto: Ufficio Stampa / ph. Francesco Liuzzi
