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“Comandante” con Pierfrancesco Favino apre Venezia 80: la storia vera dietro al film

Al via l’80esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia con “Comandante”, il film di Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino che si ispira al gesto eroico di Salvatore Todaro. Ecco la storia vera dietro al film…

di Sara Radegonda | 30 Agosto 2023
Pierfrancesco Favino in Comandante Foto: Enrico De Luigi

Una storia vera, un eroico episodio avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale ad opera di un uomo, un comandante, Salvatore Todaro, che decise di seguire le leggi del mare e non quelle della guerra. È questo il cuore pulsante di Comandante, il film di Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino che aprirà l’80esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Una pellicola che esordisce sotto il segno della fortuna: ad aprire il Festival di Venezia 2023 doveva essere, infatti, Challengers ma, a causa dello sciopero degli sceneggiatori e attori americani, la kermesse ha dovuto rinunciare al film di Luca Guadagnino a favore di Comandante. Ma chi era Salvatore Todaro, l’eroe che ha ispirato questo film?

Comandante Pierfrancesco Favino

Pierfrancesco Favino e il regista Edoardo De Angelis in Comandante
Foto: Enrico De Luigi

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Comandante film storia vera di Salvatore Todaro che ha ispirato Edoardo De Angelis

Comandante non è solo un film, ma un omaggio alla forma più sublime di un eroe dei mari, Salvatore Todaro, il cui gesto durante la Seconda Guerra Mondiale non solo simbolo della storia del passato ma potrebbe assumere una rilevanza addirittura maggiore oggi.

Salvatore Todaro nasce nel 1908 a Messina, ma è a Sottomarina di Chioggia, dove cresce, che s’innamora perdutamente del mare. Un amore che lo porterà a non voler abbandonare la sua professione, neanche in seguito ad una lesione alla colonna vertebrale che lo costringerà ad indossare per sempre un rigido busto. Un mese dopo l’entrata in guerra dell’Italia, nel luglio 1940, Todaro diventa comandante del sommergibile Comandante Cappellini che, il 16 ottobre al largo di Madera, viene attaccato da un piroscafo belga. In seguito all’attacco, Todaro risponde affondando il nemico. E qui: la storia. Invece di seguire le regole della guerra, Salvatore Todaro sceglie quelle del mare, portando in salvo i 26 sopravvissuti fino alle Azzorre. Quando il capitano del piroscafo gli chiederà perché si sia esposto a un tale rischio contravvenendo alle direttive del suo stesso comando, Salvatore Todaro risponderà con le parole che lo hanno reso una leggenda: “Perché noi siamo italiani“.

Comandante film trailer: guarda il video

Un film che unisce la Storia, un gesto eroico e il mare: tutti elementi cari alla contemporaneità italiana e che, di certo, sapranno ispirare una profonda – e doverosa – riflessione.