Storie di valige perse, di aerei perduti e di ritardi ne è pieno il web, luogo prediletto degli influencer per sfogare la propria frustrazione trovando supporto nei loro beniamini. Ma se alcuni scelgono la via dell’ironia – come Chiara Ferragni che nel safari in Africa ha improvvisato video su come sopravvivere senza valigia -, c’è invece non riesce a vivere il tutto con filosofia, ma decide di condividere in diretta Instagram (per poi cancellare) un proprio attacco di panico. È quanto successo a Giulia Cavaglià che ha raccontato sui social di essere stata vittima di un’ingiustizia all’aeroporto di Barcellona.
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Giulia Cavaglià aereo perso dopo essere arrivata in ritardo al gate: il tragico racconto su Instagram
L’influencer ha condiviso una storia in cui, in preda ad un attacco di panico e tra le lacrime, raccontava di aver perso l’aereo per tornare in Italia, dopo che le è stato impedito di superare il gate a causa dei suoi “4 minuti di ritardo“. Un rifiuto – quasi sicuramente dovuto alle regole della compagnia – che ha scatenato l’ira della Cavaglià che, dopo aver ritrovato la lucidità, ha inveito contro la hostess che le ha impedito l’accesso e la compagnia aerea con la quale aveva prenotato il volo di ritorno. Giulia Cavaglià ha raccontato: “Praticamente è successo che siamo qua con il volo della Vueling, siamo arrivati qua al gate con quattro minuti di ritardo. E non ci fanno passare! Cioè, non ci fanno passare per tre minuti di ritardo al gate, tre! Le persone sono ancora lì che stanno imbarcando. Io ora faccio una petizione contro la Vueling, non ho parole! Non ho parole!”
Foto: Instagram story @giuliettacavaglià
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Giulia Cavaglià contro Vueling: “Per colpa della hostess ho ricominciato ad avere gli attacchi di panico”
Dopo aver sfogato la propria rabbia contro la hostess – che sembra avere l’unica colpa di aver seguito le normali disposizioni – l’influencer ha proseguito con le lamentele: “Questo dimostra la qualità del servizio Vueling e la qualità delle operatrici Vueling. Complimenti, veramente. Ottimo lavoro. Ci sono ancora persone che stanno aspettando il volo che non è ancora partito. Il volo non è ancora partito e se va bene sarà pure in ritardo, perché doveva partire a 40 e non è ancora partito. La hostess non ha voluto nemmeno darmi il suo nome per poter fare una lettera di richiamo“. Inoltre l’influencer ha poi concluso il racconto della tragedia dicendo: “Perdere un volo non è la fine del mondo. Ritornare ad avere attacchi di ansia e panico per colpa di una hostess di m non lo trovo giusto”.
