Lavinia Orefici, la giornalista che racconta i Windsor: “Pace tra Harry e William? Sarà difficile”

Abbiamo intervistato la nota giornalista Lavinia Orefici, esperta di jet set, costume e dinastie reali, che ci ha raccontato i suoi esordi in tv e qualche curiosità sulla Royal Family

di Nadia Pieri | 10 Aprile 2023
Foto: Instagram @laviniaorefici

Lavinia Orefici, classe 1986, è uno dei volti più amati del giornalismo televisivo italiano, nonché vero e proprio punto di riferimento per le questioni riguardanti la Royal Family. L’abbiamo vista ospite in diversi programmi tv in qualità di esperta reale, nel ruolo di conduttrice di The Royal Saga su La 5 e di inviata per Mediaset. Ma oltre alla tv, Lavinia si impegna anche nella scrittura. Oltre a vantare collaborazioni con importanti testate come Il Tirreno, nel 2020 ha pubblicato un libro interamente dedicato alla Regina Elisabetta: Elisabetta II dalla A alla Z. Una sorta di abbecedario in cui utilizzando le lettere dall’alfabeto svela retroscena e curiosità sulla vita della sovrana più longeva della storia britannica. “Ho cercato di dare a questo libro un taglio differente” ci ha spiegato Lavinia in un’intervista in cui ha condiviso con noi il suo percorso da giornalista e, ovviamente, anche qualche curiosità sulla grande famiglia dei Windsor!

LEGGI ANCHE > Nicole Thalìa, da Cinecittà a Windsor: “Sognate senza barriere”

Lavinia Orefici giornalista: l’intervista completa

Lavinia da dove nasce la tua passione per il mondo dell’informazione e quando hai capito che saresti voluta diventare una giornalista?

Il mondo dell’informazione lo avevo già un po’ in casa dato che i miei genitori erano entrambi giornalisti, mio papà si occupava di sport e mia mamma di esteri. Onestamente però non pensavo che sarebbe diventato il mio lavoro anche se i miei genitori, tramite i loro racconti, mi hanno fatta affascinare a un certo modo di vedere il mondo. Mio papà amava tantissimo l’America, la Gran Bretagna e la Francia; quindi, il mio amore per la Royal Family arriva da là. Ho mosso i primi passi nel giornalismo grazie a uno stage a Sky TG24, nella redazione di economia. Inizialmente il mondo dei reali e del costume era solo una passione, poi però ha trovato sbocco nel lavoro. Quando c’era da scrivere un pezzo sui reali di Spagna, ad esempio, molti non conoscevano la piccola Leonor e la piccola Sofia mentre io sapevo benissimo chi fossero. Tanto deriva quindi dall’aria che ho respirato in casa dove ero circondata da giornali provenienti da tutto il mondo che raccontavano il costume in modo serio e professionale.

Hai detto di aver iniziato con uno stage da Sky TG24, ma qual è stato il tuo percorso precedente? Come sei arrivata lì?

Stavo studiando Scienze politiche all’università che adesso, con il senno di poi, avrei voluto finire. Ma al tempo non ero così convinta quindi ho cercato uno stage in una redazione e da quel momento è cambiata un po’ la prospettiva, ho capito che quello era il lavoro che avrei voluto fare. Sono entrata in Sky quando c’era Emilio Carelli come Direttore. Sky TG24 era a Roma, c’era un bel fermento, era davvero un bel posto per iniziare.

Nonostante si dica che oggi in Italia sia sempre più difficile diventare giornalisti, i giovani sembrano essere molto affascinati da questo mondo. Se potessi dare loro dei consigli per iniziare a farsi strada quali sarebbero?

Anche ai miei tempi le persone mi dicevano che il giornalismo era un lavoro che non avrebbe avuto futuro, e io ho sempre odiato queste affermazioni. Oggigiorno direi che sono fondamentali le lingue, l’uso dei social e dei nuovi mezzi d’informazione. Anche se all’inizio si trovano grandi difficoltà io consiglio di continuare, di non scoraggiarsi soprattutto se i primi lavori hanno dei turni massacranti. Ricordo che per un anno ho avuto il turno dell’alba, 5 – 12, era un turno tosto ma sono contenta di averlo fatto!

Lavinia Orefici

Foto: Instagram @laviniaorefici

LEGGI ANCHE > Depsa, la tv raccontata da un protagonista: “Silvia Toffanin erede di Maria? Non credo…”

In questi anni ti abbiamo vista in tv ospite di moltissimi programmi in qualità di esperta di costume e dinastia reali, nelle vesti di conduttrice con The Royal Saga su La 5 e anche di inviata Mediaset. Sono tutti modi diversi di fare informazione, in quali di questi ruoli ti senti più a tuo agio? E perché?

A me piace molto andare nei posti per poter raccontare quello che succede, soprattutto quando parliamo di Windsor perché trovo che essere sul posto ti faccia respirare proprio l’atmosfera e capire meglio quello che sta succedendo. Devo dire che da quando ho iniziato a lavorare per Mediaset ho avuto grandi possibilità di poter raccontare questa grande storia e grande famiglia reale, i Windsor, e non solo in realtà, anche se diciamo che loro occupano una bella fetta del mio lavoro!

A settembre sei andata in Scozia per seguire il viaggio del feretro della Regina Elisabetta. Che tipo di esperienza è stata, sia dal punto di vista umano che professionale?

Quando si è cominciato a capire che la Regina sarebbe morta le persone che mi conoscono bene hanno iniziato a dirmi: “Mi raccomando Lavinia, non ti commuovere” (ride). E invece, non so come sia stato possibile, ma sono riuscita a mettere da parte la mia emotività. Non sono andata a Londra, ma in Scozia, e sono molto contenta di questo perché era la prima tappa in cui sarebbe passato il feretro nel suo viaggio di ritorno a Londra. Il primo impatto è stato con Edimburgo, una città meravigliosa che sembra quasi magica. Vista la situazione del Regno Unito e i sentimenti indipendentisti provenienti dalla Scozia, il fatto che Elisabetta II sia morta proprio lì fa delle sua morte un capolavoro perché, anche in quell’occasione, è riuscita a riunire il Paese.

E nel 2020 hai pubblicato un libro dedicato a lei: Elisabetta II dalla A alla Z. Si tratta di una sorta di abbecedario in cui racconti aneddoti e curiosità sulla Regina. Come mai hai deciso di adottare questa particolare chiave di lettura?

Elisabetta II è uno di quei personaggi unici, come ad esempio John Kennedy, anche se lui ha avuto una vita molto più breve. E dopo aver letto tanti libri sulla Regina ho pensato che questo potesse essere un taglio un po’ differente, un modo diverso di raccontare questa vita straordinaria, dato ovviamente secondo un mio esclusivo gusto. 

Lavinia Orefici

Foto: Instagram @laviniaorefici

LEGGI ANCHE > Camilla Regina d’Inghilterra, si prende tutto. Anche l’incoronazione

Lavinia Orefici Royal Family: “Harry e Meghan all’incoronazione? Gli conviene andare”

È di pochi giorni fa la notizia che Camilla Parker Bowles verrà nominata regina e non regina consorte. Ho visto che intorno a questo tema c’è un po’ di confusione…puoi aiutarci a fare chiarezza?

Elisabetta II era regina per diritto di nascita, Camilla invece è una regina consorte in quanto moglie di un re. Il titolo “consorte” normalmente non si utilizza, basta pensare alla mamma di Elisabetta II che veniva chiamata Regina Elisabetta. Nel caso di Camilla ci sono stati un po’ di problemi in passato. Se ad esempio torniamo indietro al matrimonio con Carlo capiamo subito che non è stato un percorso facile. In quell’occasione, infatti, il palazzo aveva fatto intendere che si sarebbe trattato di un matrimonio morganatico, quindi senza titoli. A quel punto era intervenuto Tony Blair specificando che in realtà era un matrimonio a tutti gli effetti. Camilla però non aveva utilizzato il titolo di Principessa del Galles per una questione di sensibilità nei confronti di Lady Diana. Poi Elisabetta II a febbraio del 2022 aveva rilasciato un comunicato in occasione del suo 70esimo anniversario in cui esprimeva la volontà che Camilla diventasse regina consorte. Chiamarla regina o regina consorte cambia nella forma, ma non nella sostanza.

Come si è evoluto negli anni il pensiero del popolo britannico nei confronti di Camilla?

Credo che il gradimento sia sempre tiepido. Quello che è cambiato è il modo in cui la stampa ha iniziato a percepirla e questo l’ha premiata perché Camilla è una donna estremamente simpatica e dotata di grande senso di umorismo. Dopo anni di battaglie, forse, si sono resi conto che Camilla è la vera donna del destino di Carlo.

Per quanto riguarda Harry e Meghan, invece, sono stati invitati all’incoronazione ma non si sa ancora se parteciperanno ai festeggiamenti. Considerando gli ultimi sviluppi, quale decisione credi che prenderanno?

Io spero che vadano. Loro valgono se hanno un qualche rapporto con la famiglia reale, altrimenti perdono valore in America. Adesso sembra che stiano trattando la loro presenza sul balcone di Buckingham Palace. A loro conviene andare anche per poi rivendere dopo qualche mese come sono stati maltrattati durante l’incoronazione (scherza). Anche se bisogna dire che partecipare all’incoronazione per loro vorrebbe dire venir meno a tutti quei principi che da tre anni a questa parte continuano a propinare.

Secondo te in futuro ci sarà spazio per una riconciliazione tra loro e il resto della famiglia?

Quello che Harry ha fatto è molto grave, ha tolto quel velo di magia sui Windsor raccontando anche aneddoti non richiesti, parlando in modo molto negativo del futuro dell’Inghilterra, ovvero di William. E credo che lui non passerà sopra a tutto quello che c’è scritto nel libro.

Pensi che tra Harry e William ci sia sempre stata un po’ di rivalità anche se non lo hanno mai dato più di tanto a vedere?

Hanno due caratteri molto differenti. William è più Windsor, più bravo a celare i sentimenti. Harry è più emotivo, più fragile. Diana, infatti, sin da quando erano piccoli, proteggeva Harry ma riversava tutti i suoi dolori su William. Probabilmente tra loro c’è sempre stata un po’ di rivalità, però diciamo che Harry era anche il principe più amato d’Inghilterra. Piacevano molto questi fratelli così uniti, ma il problema qui è stata Meghan che, evidentemente, al posto di placare i problemi ha fatto da amplificatore.

Per concludere torniamo a te…andrai a Londra nei giorni dell’Incoronazione? Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Sì, ci andrò! Si tratta della prima incoronazione dopo settant’anni e allo stesso tempo l’ultimo grande trionfo di Londra per non so ancora quanti anni a venire. Arriviamo da Royal Wedding, nascite e giubilei e adesso andiamo incontro a un lungo periodo in cui non si vedrà più niente di tutto questo, quindi godiamoci lo spettacolo! Per quanto riguarda gli altri progetti continuerò a seguire i Mag su Italia 1, sono dei contenitori di ventiquattro minuti che al momento sono principalmente sui Windsor ma stiamo cercando di allargarli anche ad altri argomenti.