In una lunga intervista il rapper italiano di origine nigeriana FRE, all’anagrafe Francis Adesanya, e Annalisa Minetti, cantautrice e atleta paraolimpica, ci hanno raccontato il loro brano Nevica, uscito il 27 gennaio in radio e in digitale. Si tratta del racconto della fine di un amore impossibile nel quale si ripercorrono le fasi che portano a ripartire e splendere di nuovo. In particolare questa canzone, che fonde il ritmo del rap con la morbidezza del pop, mostra la serenità ritrovata, la forza di resistere e ridare colore alla propria vita, il tutto attraverso la metafora della neve. Un brano che è stato in grado di attirare più generazioni, attraverso messaggi profondi e di spessore. Ma questo singolo è solo l’inizio della collaborazione tra FRE e Annalisa che sognano di arrivare insieme a Sanremo.
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Fre Annalisa Minetti Nevica: l’intervista
Ciao Annalisa, Ciao FRE. Il 27 gennaio è uscito in radio e in digitale il brano Nevica, frutto della vostra collaborazione. In cosa consiste questo progetto?
FRE: Questa in realtà è la traccia sulla quale avevamo lavorato per partecipare a Sanremo. Poi non siamo passati, ma abbiamo deciso di pubblicarla lo stesso perché ci piaceva molto. Quello che più ci piace è il concetto di Nevica. Si tratta di un pezzo sentimentale che ha tanti risvolti. Di base c’è questa storia d’amore in caduta libera, proprio come la neve che scende. Ci sono tante metafore che uniscono la neve che si scioglie al cambiamento.
ANNALISA: Nevica è una sorta di metafora collegata a una storia sentimentale. L’abbiamo usata per far sapere alle persone che la neve non nasconde, in realtà la neve poi si scioglie; quindi, si deve intervenire prima che torni la buona stagione, ci si deve preparare al cambiamento.
Quanto è importante per voi riuscire a trasmettere messaggi di spessore attraverso la musica?
ANNALISA: FRE ha creato la sua carriera proprio sui messaggi, sulla possibilità che la musica diventi uno strumento di comunicazione. Quello che mi ha colpito e mi ha in qualche modo convinta a creare questo featuring con lui è proprio l’abilità che ha di usare il testo, la musica, le armonie e la melodia per comunicare e sostenere delle tematiche importanti. Quando ho visto un ragazzo così evoluto ho detto: “Mi piace l’idea che il suo stile urban possa miscelarsi con quelle che sono delle sonorità più melodico-italiane ma che possano includere le persone attraverso tematiche che sono di interesse di tutti”. E lui questo lo fa da sempre.
Da dove nasce la vostra collaborazione?
FRE: Ho avuto la fortuna di conoscere il management di Annalisa e tramite loro ci siamo messi in contatto e siamo riusciti a spiegarle il progetto. Successivamente abbiamo lavorato insieme all’idea della canzone fino ad avere il prodotto finito.
Nevica parla della fine di un amore impossibile, percorrendo le fasi che portano a ripartire e splendere di nuovo. Vi siete ispirati a esperienze che avete vissuto in prima persona?
ANNALISA: Tutti abbiamo vissuto la fine di un amore, le amarezze e gli insegnamenti che lascia. C’è una frase che pronuncia FRE nel brano che io trovo meravigliosa: mi hai dato il peggio di te. E io ti ho concesso di darmi il peggio di te. È in qualche modo qualcosa che facciamo tutti: dare per scontato la persona che abbiamo accanto, pensare che tutto vada perché deve andare, quasi come se l’amore fosse un diritto di tutti, ma lo è quando si ha cura di questo. È meraviglioso che FRE sia riuscito a parlare di una cosa che appartiene a tutti attraverso una metafora legata alla vita in generale.
Che consiglio dareste a una persona che sta affrontando la fine di un amore?
ANNALISA: Per quanto mi riguarda la fine di un amore è un’esperienza che si deve affrontare e che in qualche modo ci insegnerà cosa non fare per non rivivere situazioni che non ci piacciono. Perché secondo me non si tratta di persone che non vanno bene l’una per l’altra, ma di persone che con il tempo ci si accorge non essere affini alle nostre esigenze. Io dico sempre alle persone che si amano di essere sanamente egoiste, perché l’egoismo si può anche tramutare in amore proprio. Bisogna cercare colui o colei che ti fa stare bene perché non c’è modo di percorrere una vita insieme se una persona, anche a tratti, ti fa stare male.
FRE: Diciamo che a dare consigli su queste tematiche non sono molto bravo, ma posso dire che da Annalisa si può solo imparare!
Come vi siete trovati a lavorare insieme? Si è creata subito una bella sintonia?
FRE: Subito. Anche perché Annalisa ha una grande esperienza, ha vinto Sanremo, è un’artista a tutto tondo.
ANNALISA: Concordo con FRE, anche se non era per nulla scontato. Io sono molto contenta di questa collaborazione, perché in qualche modo ho sentito come se qualcuno togliesse dalla mia voce vent’anni. Lui è stato il mio lifting vocale praticamente (ride). Ho fatto featuring con artisti come Claudio Baglioni e Toto Cutugno, e in questi casi ho sempre dovuto adottare tonalità impressionanti per poter supportare le loro tonalità. Ed è stato abbastanza faticoso anche se per me è stato un grande onore. Quando invece ho sentito FRE mi ha dato modo di rimanere morbida ed è stato meraviglioso. Finalmente ho trovato qualcuno che mi permette di mostrare quella parte di me che non racconto quasi mai. Quindi ne approfitto per ringraziarlo!
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Avete in programma altre collaborazioni?
FRE: Sì, stiamo già lavorando su pezzi nuovi che probabilmente pubblicheremo. Stiamo cercando di combinare me e Annalisa come un vero e proprio duo. È tutto proiettato sull’urban misto pop. Vogliamo cercare di portare questa novità sul mercato che oserei dire essere “nuova”. Faremo grandi cose!
ANNALISA: Sì, per me sì. Penso proprio che la fusion tra me e lui possa in realtà dare anche allo stesso urban qualche particolarità in più, che ci renda unici all’ascolto.
Che riscontri state ricevendo per il momento?
FRE: Altissimi, soprattutto su Instagram. Stiamo chattando tantissimo anche con i ragazzini ed è un esperimento meraviglioso, perché di solito loro ascoltano la trap un po’ più violenta. E tutti pensano che i ragazzini ascoltino musica con bassi contenuti, in realtà a loro piace sentire musica che contenga anche messaggi di spessore. Chiunque può sentire questa traccia, non c’è un’età, basta che ti piaccia la musica. Siamo riusciti ad attrarre più generazioni.
Se poteste rubare una dote artistica l’uno all’altro, quale sarebbe?
FRE: Sicuramente la voce di Annalisa perché quando hai una voce così puoi fare tutto!
ANNALISA: Io la sua freschezza e capacità nella scrittura.
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Si è da poco concluso il Festival di Sanremo 2023. Quali tra gli artisti in gara vi ha colpito di più?
ANNALISA: A me è piaciuto molto Lazza e tantissimo Tananai che è stato davvero romantico. La canzone di Mengoni l’ho trovata molto strutturata, era abbastanza percepibile che vincesse lui. Ho apprezzato tanto anche il coraggio di Giorgia di portare qualcosa di chic, lei se avesse voluto avrebbe potuto vincere. Stupendi anche i Cugini di Campagna che di Campagna ormai non hanno più niente! Si sono evoluti, sono diventati i nipoti (ride).
FRE: Io l’ho sentito un po’ a pezzi. Credo che quest’anno fossero tutti bravi. Ho trovato bellissima la reunion degli Articoli 31. Anche i Cugini di Campagna non male devo dire!
Avete in programma di provare a partecipare a Sanremo anche il prossimo anno?
ANNALISA: Sì, assolutamente. Ci metteremo fuori dall’Ariston con uno striscione con scritto: “Lasciateci cantare”, anzi “Lasciateci entrare” (ride).
FRE: Per forza dobbiamo provare!
Per quanto riguarda i vostri progetti musicali individuali potete anticiparci qualcosa?
ANNALISA: Io sto facendo una lunghissima ricerca sul pop elettronico e sto lavorando su sonorità che in questo momento sono legate a FRE perché, se vogliamo arrivare a Sanremo e creare un duo consolidato, dobbiamo senza dubbio lavorare insieme almeno per questa stagione. Saremo la rappresentazione musicale di Una poltrona per due!
FRE: Esatto. I nostri progetti sono molto combinati. Pubblicheremo tanto e quindi sicuramente usciranno nuove tracce. Ma l’idea è proprio quella di fare un’unione e stiamo lavorando per quello.
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