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Sanremo 2023, LDA canta l’amore con “Se poi domani”: “Quando l’ho scritta ho pianto” (intervista)

Dalle prime canzoni scritte a 16 anni all’emozione di calcare il palco di Sanremo: leggi l’intervista completa a LDA

di Luca Diana | 2 Febbraio 2023
LDA - Foto: Ufficio stampa / ph. Fabrizio Cestari

A poche ore dal suo esordio sul palco dell’Ariston a Sanremo, noi di Rumors.it abbiamo incontrato Luca D’Alessio – meglio noto al grande pubblico come LDA – che ci ha raccontato tutte le sue emozioni in vista della sua partecipazione alla 73esima edizione del Festival della canzone italiana, al fianco di alcuni degli artisti più importanti del panorama musicale italiano, in qualità di big in gara.

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Durante la lunga e intensa chiacchierata, LDA ci ha svelato alcuni retroscena sulla sua vita privata: dal momento in cui ha scritto la sua prima canzone sino al suo arrivo nella Scuola più famosa d’Italia, passando per il suo rapporto con la musica e con l’arte in generale. Immancabile, infine, un cenno alla sua seconda madre: Maria De Filippi, infatti, per lui come per altri artisti usciti dal talent show di Canale 5 risulta ancora oggi un vero e proprio punto di riferimento. Ma scopriamo insieme tutto quello che ci ha raccontato.

Leggi l’intervista completa subito dopo la foto!

Luca D’Alessio

LDA – Foto: Instagram @lucadalessio_real

 

Quando hai scoperto la tua passione per la musica?

La mia passione per la musica l’ho scoperta da piccolissimo. Quando giocavo a calcio, infatti, nella testa cantavo le canzoni e allora mi sono chiesto: “Ma non sarà mica questa la mia strada?”. E così è stato. Ho smesso di giocare a calcio e ho iniziato a cantare.

 

Quando hai scritto la tua prima canzone?

A 13 anni ho iniziato a cantare mentre tra i 16 e i 17 anni, dopo la fine di un’amore adolescenziale, ho iniziato a scrivere i miei primi testi che oltretutto ho riletto da poco e ho pensato ‘Mamma mia’ (ride). In realtà, però, la mia prima vera canzone l’ho scritta dopo un sogno un po’ particolare: una notte mi è apparsa una donna che mi ha pronunciato una frase che io appena sveglio ho subito trascritto su un foglio e che poi, dopo essermi lasciato con la mia fidanzata, ho riportato proprio nella mia prima canzone.

 

Sin dai tuoi albori sei sempre stato preceduto dalla nomea di tuo padre: com’è stato convivere – prima ad Amici e poi anche ora a Sanremo – con l’appellativo di “figlio di”?

All’inizio non è stato semplice ma poi sono riuscito a superarla anche perché sono arrivato alla considerazione che non posso dargli una colpa perché, forse, anche io al loro posto l’avrei pensata allo stesso modo. Inoltre, in questi mesi penso di essere riuscito a dimostrare che sono molto di più del “figlio di” Gigi D’Alessio: ad esempio, vado molto fiero dei miei quattro dischi di platino oltreché di essere riuscito ad approdare prima ad Amici e poi a Sanremo 2023.

 

A proposito di Amici di Maria De Filippi: che cosa ti porti dietro da quella esperienza e che cosa invece hai lasciato?

Amici mi ha lasciato tanto; mi ha permesso di crescere sia umanamente sia artisticamente parlando e allo stesso tempo mi ha permesso di raggiungere un importante record: ho fatto il disco d’oro e il disco di platino più veloce della storia del talent.

 

LDA intervista: l’esperienza ad Amici

 

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Da un palco prestigioso come quello di Amici passiamo ora alla tua prossima avventura: il Festival di Sanremo 2023. Che emozioni ha provato quando Amadeus ha annunciato il tuo nome?

Ero a Roccaraso con i miei amici e siamo impazziti. Le prime persone che ho chiamato sono state mia mamma e mio papà. Eravamo tutti felicissimi, come si vede anche dal video che ho postato sui social in cui il mio cuore esplodeva letteralmente di gioia.

 

Quando hai scoperto di essere tra i Big a Sanremo, che consigli ti ha dato Maria De Filippi?

Maria mi ha consigliato di godermi a pieno questa esperienza e di divertirmi. Mi ha fatto i complimenti e ho pianto. Per me è stata come una seconda mamma: lei mi vuole bene e io voglio tanto bene a lei. È stata fiera, tanto orgogliosa e tanto felice. Alla fine, ci siamo fatti i complimenti.

 

Che cosa dobbiamo aspettarci da “Se poi domani”, la tua canzone di Sanremo?
La verità. Se poi domani è una canzone romantica scritta in un momento di indecisione. Come in tutte le storie d’amore, ci si chiede se ciò che si prova sia la realtà o una bugia. Spero di riuscire a trasmettere le mie sensazioni e che le persone si possano ritrovare nelle mie parole. Con questa canzone, dunque, torna quel ragazzo che a 16/17 anni scriveva le prime canzoni d’amore ma che ora è un po’ più grande e anche un pochino più maturo e consapevole delle proprie emozioni.

 

Che emozioni hai provato mentre la scrivevi?

Devo ammettere che ho provato tante emozioni contrastanti, rabbia e felicità insieme. È stato un qualcosa di magico. Mentre l’ho scritta ho pianto perché sapevo quello che stava succedendo, mi ci sono immerso totalmente e alla fine sono crollato. Spero di riuscire a trasmettere tutte queste emozioni anche al pubblico.

 

LDA Sanremo 2023: l’intervista prosegue di seguito

LDA Sanremo 2023

LDA – Foto: Ufficio stampa / ph. Fabrizio Cestari

 

Gli addetti ai lavori ma anche il popolo del web, per la serata delle cover, si aspettavano un duetto con tuo padre; come mai invece hai scelto di duettare con Alex Britti?

Per due motivi: il primo è che sarei stato troppo scontato; il secondo perché mi sarei tirato la zappa sui piedi da solo. Quindi non avrebbe avuto un minimo di senso. Ho scelto Alex Britti perché è molto giovanile, molto fresco nei modi di fare e per come si pone, anche la sua musica è molto fresca. Poi è un BIG incredibile, un artista con tutte le lettere maiuscole, non solo la A. È di un’umiltà spaventosa. Per quanto riguarda la scelta della canzone, Oggi sono io è un capolavoro.

 

Che cosa ti aspetti dal Festival di Sanremo?

Non sono una persona che si crea delle aspettative, perché ho paura di rimanerci male. Spero che vada tutto bene. Spero di riuscire a trasmettere le mie emozioni e spero di riuscire a raggiungere l’Eurovision.

 

Dal titolo del tuo singolo “Quello che fa male” siamo passati a quello del tuo album “Quello che fa bene”: come mai hai scelto di cambiare prospettiva passando da una visione negativa a quella positiva?

Ci sono tre motivi: il primo per scaramanzia, da napoletano magari porta bene; il secondo è perché sono cresciuto, e ora so che potrei amare anche quello che fa bene; infine, il terzo motivo è perché secondo me c’è bisogno di guardare al mondo con uno sguardo positivo. In un periodo così brutto come quello che stiamo passando, tra covid, guerre, ecc., leggere un titolo che guarda al positivo può far stare bene, ti mette il sorriso e ti fa anche respirare.

 

LDA Sanremo 2023

LDA – Foto: Ufficio stampa / ph. Fabrizio Cestari