Ospite nella seconda giornata del Vanity Fair Stories 2022, al Teatro Giorgio Gaber di Milano, Valentina Ferragni si è raccontata al grande pubblico insieme all’iconica Anna Dello Russo affrontando il tema del cambiamento, filo conduttore di questa edizione dell’evento che raccoglie alcuni dei volti più amati del momento del cinema, della televisione, della tv, della musica e del web.
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Tra una chiacchierata e l’altra, la sorella minore di Chiara Ferragni ha raccontato di come tre anni fa abbia deciso di assecondare la sua passione per il design dando vita – grazie ai suoi risparmi – a Valentina Ferragni Studio, il suo brand di gioielli: “È un progetto che è nato circa tre anni fa, dal nulla. È stato un po’ inaspettato. Da sempre sono stata appassionata di design […]. Ho avuto l’opportunità di firmare delle capsule collection per un altro brand di gioielli e da lì mi si è aperto un mondo, quello dei gioielli, che ti permette di osare, nei colori, nelle forme, nei materiali”.
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Valentina Ferragni Vanity Fair: la sua passione per il design
“Appena prima del Covid ho iniziato insieme alla mia spalla destra – che è Alessandra Osio – questo progetto”, ha dichiarato Valentina Ferragni al pubblico presente in sala per il Vanity Fair Stories 2022. “Ho utilizzato tutti i miei risparmi per creare questa azienda e abbiamo fortemente voluto che tutta la produzione avvenisse in Italia per dimostrare che se si vuole si può ancora fare imprenditoria in questo Paese”.
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Valentina Ferragni gioielli: da dove nasce il nome dei suoi primi orecchini?
Ad un certo punto della chiacchierata, Valentina Ferragni ha poi svelato da dove deriva il nome dei suoi primi gioielli “Uali”: “Ad oggi le persone a me più care mi chiamano “Uali” e da lì il mio primo gioiello – quello iconico a forma di V – ha preso quel nome”. Ecco allora svelato il segreto che si cela dietro al particolarissimo nome dietro ai suoi orecchini, che non è altro che il soprannome che le hanno dato i suoi affetti più cari.
