x

x

Mara Venier rivela: “Ho avuto un compagno violento. Cercò di uccidermi”

Intervistata dal Corriere della Sera Mara Venier racconta un periodo della sua vita molto difficile con un compagno violento: “La paura della violenza fisica, e la paura di sporgere denuncia”

di Filippo Piervittori | 4 Settembre 2022
Mara Venier - Foto: Rai

Intervista a cuore aperto di Mara Venier al Corriere della Sera che rivela alcuni tratti del suo passato poco noti. “Zia Mara” la rivediamo ancora una volta a Domenica In, la sua quattordicesima edizione e ci tiene a sottolineare: “Baudo si è fermato a tredici. Ogni volta mi dico: basta, quest’anno smetto. Invece…”. E ricorda che per ben cinque volte “hanno provato a farlo fare a qualcun altro”.

Il segreto del suo successo? Lei si definisce “pop, non trash. Popolare, non volgare. E studio: il sabato sera non esco mai”. E ancora: “E’ una responsabilità. Non credo che spunterà uno tanto pazzo da fare quattordici Domeniche In. Però mi sono liberata dall’ossessione degli ascolti. Già la scorsa stagione avevo dato spazio all’impegno, alle storie importanti, agli argomenti seri. Quest’anno lo farò ancora di più”. E tra i temi indica la violenza sulle donne.

LEGGI TUTTO > Antonella Clerici non vuole il matrimonio con Vittorio Garrone: “Non porta bene”

A proposito di argomenti seri, la Venier rivela al Corriere un momento sconcertante del suo passato: “Ho avuto un compagno violento. Molto violento. Mi picchiava. È arrivato a cercare di uccidermi. Mi ha aspettato sotto casa con un coltello. Questa è una cosa che non ho mai raccontato. Sappia solo che ho pagato un prezzo altissimo”.

Mara Venier Domenica In, sfogo in diretta: "Sono stanca"

Mara Venier, Domenica In – Foto: Ufficio Stampa Rai

Mara Venier compagno violento nel suo passato: un uomo che non accettava la fine della relazione

La conduttrice racconta ancora qualche altro dettaglio: “Era un uomo che non ha accettato la fine della nostra storia. Diceva di amarmi ancora. Ma questo non è amore. Sono uomini che si sentono proprietari del tuo corpo e della tua anima. E ti distruggono. Non soltanto con le botte o con le coltellate. Ti fanno sentire una nullità. Una cosa nelle loro mani. Io ho provato la paura. La paura della violenza fisica, e la paura di sporgere denuncia”.

E conclude raccontando come finì questa parentesi nera della sua vita: “Ero innamorata, e quando ami non vuoi vedere: l’amore ti porta a giustificare quasi tutto. Fu un grave errore. Alla fine sono stata costretta a denunciare, andavo sul set con due carabinieri di scorta. Ma avrei dovuto interrompere la spirale prima. A lungo è rimasto dentro di me qualcosa di irrisolto: la debolezza, la rabbia, l’incapacità di reagire… Purtroppo noi donne siamo fatte così”.