Emis Killa ha sempre utilizzato Twitter per dire la sua e polemizzare su qualsiasi argomento caldo. Resosi conto di ciò, è lui stesso che ironizza e scherza sulla sua tendenza ad indignarsi, facendolo diventare quasi un gioco. Nella giornata di ieri, il rapper nato a Vimercate si è sfogato su due temi molto dibattuti: le tasse e la sicurezza delle città italiane. L’artista, che sicuramente appartiene ad una fascia alta di reddito, ha manifestato tutta la sua contrarietà al sistema di tassazione italiano: Emis ritiene sia ingiusto che i più ricchi paghino una quota vicina al 50%.
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“Ogni anno in questo periodo si pagano le tasse e mi ricordo di quanto questo paese sia governato da dei ladri. Lo stato è mio socio al 50% (anche più) e in cambio mi offre un panino di mer*a. A me e a tutti voi”, ha scritto sul suo profilo Twitter Emis Killa. E poi ha aggiunto: “Prima o poi mi levo dal ca**o. Giuro su mia madre”. Un utente del social ha risposto: “Stai dando a chi ha di meno: sanità gratis, scuole gratis etc. Basta lamentarsi, soprattutto da parte di chi ha di più”. Ma il rapper classe ’89 non ha voluto continuare la discussione, e ha quindi risposto con un commento ironico chiudendo il dibattito.
Questo deve essere uno di quelli che non fanno un cazzo. https://t.co/6IZtZtlsT9
— Emis Killa (@RealEmisKilla) August 21, 2022
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Emis Killa era però ormai in vena di polemica, e ha deciso quindi di spostarsi su un altro argomento molto dibattuto nelle ultime settimane. “Tanto per rimanere in tema, Riccione è diventata Marsiglia comunque. Una volta i giovani andavamo li a divertirsi, le famiglie anche. Ora dopo le 18:00 se sei un bravo ragazzo devi avere paura a farti una passeggiata sul lungomare”, ha scritto nel tweet successivo. Secondo il rapper solo il pugno duro potrebbe risolvere il problema della violenza diffusa tra le baby gang: “Servirebbero le manganellate nelle ginocchia“.
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Emis Killa Twitter Riccione: “È diventata come Marsiglia”
È ormai chiara a tutti la situazione critica che vivono località estive come Riccone, ed il paragone con la città francese non sembra più così esagerato. Marsiglia è considerata la città più pericolosa di Francia, e sembra che gli stessi fenomeni di violenza che da anni caratterizzano le banlieu francesi si stiano spostando del nostro paese. Seppur tra una polemica e l’altra, è molto importante che anche i rapper si esprimano su questo tema, in quanto sono proprio loro gli idoli e i modelli dei ragazzini che spesso fanno parte di queste baby gang.