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Giorgia Soleri, il dramma del tentato suicidio: “Mi ha salvato mia madre”

Giorgia Soleri non ha mai nascosto i dolori che l’hanno accompagnata e, in un’intervista al Corriere della Sera, ha raccontato il dramma del tentato suicidio

di Sara Radegonda | 25 Luglio 2022
Foto: Instagram @giorgiasoleri_

Paladina delle fragilità, spesso prigioniera di “un’oscillazione continua tra luci e ombre”, Giorgia Soleri si è raccontata in una lunga intervista al Corriere della Sera, dove ha percorso le tappe più dolorose della sua vita fino. Dal divorzio dei genitori durante l’infanzia, alla scoperta della vulvodinia, fino alla rinascita. Perché quello della Signorina Nessuno – che è anche il titolo della sua raccolta di poesie – sembra essere a tutti gli effetti un percorso di riscatto nei confronti della vita stessa e delle sue, a volte estreme, contraddizioni.

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Nella lunga intervista, la Soleri ha affrontato, con la schiettezza e quel velato cinismo che la caratterizzano, il racconto del dramma più pesante della sua giovinezza: il tentato suicidio. “Ho tentato il suicidio. Ero depressa ma non lo sapevo, come capita a tante persone […] Io stavo sempre a letto, quello che mi avrebbe potuto stimolare non lo faceva più. Poi ho provato a togliermi la vita. Ero arrivata al punto zero, potevo solo risalire o soccombere.” ha raccontato.

Giorgia Soleri

Foto: Instagram @giorgiasoleri_

 

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Giorgia Soleri ha poi aggiunto: “Mi ha salvata mia madre: l’hanno avvisata, è venuta a prendermi, mi ha portato a casa sua e sono rimasta lì due mesi. Di nuovo farmaci, speranze, qualche illusione. Il malessere che poco per volta cede il posto a una forma di lucidità. Quanto vorrei che questi miei racconti fossero utili a qualcuno”. Consapevole dell’eco mediatico intorno alla sua figura – non più legato solo alla sua storia d’amore con Damiano dei Maneskin -, Giorgia ha scelto di rendere pubbliche le proprie fragilità perché spera che possano essere d’aiuto a chi sta affrontando le medesime difficoltà. In primis sulla malattia di cui soffre (la vulvodinia), per cui sta combattendo una battaglia – la proposta è arrivata fino in Parlamento – al fine di riconoscerla come malattia cronica, è per questo tutelare chi ne soffre.

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Giorgia Soleri suicidio: “Mi accusano di strumentalizzare il mio dolore. Io spero sia utile a qualcuno”

E a chi la accusa di strumentalizzare il suo dolore, lei con sincerità ribatte: “Mi hanno accusata di speculare sulla mia malattia, me ne hanno dette di ogni. Ma quando arriva una ragazza che mi scrive “Grazie a te ho dato un nome al mio dolore” allora scompare tutto” ha detto. Ancora una volta il volto di Giorgia Soleri si fa carico della responsabilità di raccontare il dolore per sensibilizzare le persone, quelle giovani soprattutto, alla fragilità. Nonostante l’esposizione, Giorgia sceglie di proteggere alcuni lati della sua vita, come la sua storia d’amore: “Nessuno sa come ho conosciuto Damiano e non lo dirò. Lo spazio privato per me ha ancora un valore”.

Giorgia Soleri

Foto: Fabio Altobello / Ufficio Stampa Giffoni