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Martina Pagani tra carriera e vita privata: “Mai avere paura di essere sé stesse. Sogno di partecipare a un reality”

Noi di Rumors.it abbiamo avuto modo di incontrare la curvy influencer Martina Pagani che ci ha raccontato alcuni momenti difficili della sua vita privata e svelato il suo sogno di…

di Luca Diana | 3 Aprile 2022
Martina Pagani - Foto: Ufficio stampa

Noi di Rumors.it amiamo andare alla scoperta degli astri nascenti del mondo del web e dello spettacolo per scoprire qualcosa in più sul loro conto e per raccontare la loro vera essenza, senza filtri e maschere che a volte possono essere indossate in tv come sui social. In questo caso abbiamo incontrato la curvy influencer Martina Pagani, nata a Brescia il 13 aprile 1995, che ai nostri microfoni ha aperto il suo cuore e si è raccontata in maniera spontanea e sincera tra carriera e vita privata.

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Ciò che più abbiamo apprezzato di Martina è stata proprio la sua sincerità, a volte dura e spiazzante, che è sinonimo di determinazione e carisma che siamo sicuri le consentiranno di raggiungere i suoi obiettivi. C’è poi una frase che ritroverete nell’intervista alla quale ci sembra giusto dare risalto: «La bellezza non è sinonimo di taglia 38 o 40, anzi non ha taglia, né età e difetti fisici. E non spetta agli altri giudicarci». Come lei stessa ci ha raccontato, infatti, al giorno d’oggi è importante dare risalto alla bellezza, di qualsiasi forma essa sia, per far comprendere a chi ora non crede in sé stesso che è sbagliato farsi condizionare dei canoni che una società malata ci impone come sinonimo di perfezione, e Martina ne è un esempio straordinario.

 

LEGGI L’INTERVISTA ESCLUSIVA A MARTINA PAGANI (subito dopo la foto)

Martina Pagani

Martina Pagani – Foto: Ufficio stampa

 

Da più di dieci anni sei protagonista assoluta sui social e sei una delle curvy influencer più apprezzate del nostro Paese (attualmente conti più di 128 mila follower su Instagram): chi è però Martina nella quotidianità? C’è qualcosa che non sappiamo di te e che di solito tendi a non condividere sui social?

Sui social si sa, non si dice tutto: si cerca di tenere nascoste le giornate più tristi, i momenti peggiori per cercare di non portare il tuo dolore nelle persone e di regalare qualche momento di relax e spensieratezza a chi ti segue. Quindi sì, sicuramente ci sono alcune cose che non dico: può essere un litigio col mio fidanzato, qualcosa che succede in famiglia, dei litigi banali con amici o anche qualcosa che succede nella quotidianità.

 

In linea di massima quindi cerchi di condividere tutto con i tuoi follower?

Sì, io sono una persona molto trasparente, tutto quello che mi accade lo dico senza problemi, non ho filtri. Mi mostro tranquillamente con la cellulite, le smagliature, struccata, con la matita sbavata dopo 8 ore che sono in giro come una matta ovunque. Quindi sì, non ho filtri: mi mostro veramente per quella che sono, perché secondo me le persone apprezzano molto di più e preferiscono seguire una persona che è trasparente in ciò che pubblica e in ciò che è.

 

 

 

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Abbiamo letto questa tua riflessione: «La bellezza non è sinonimo di taglia 38 o 40, anzi non ha taglia, né età e difetti fisici. E non spetta agli altri giudicarci». Ci spieghi la tua idea al riguardo?

Questo è il mio motto di vita: ormai la taglia 38 viene sempre di più associata al mondo della moda quando invece secondo me si dovrebbe lanciare il messaggio che qualsiasi abito, qualsiasi pantalone, qualsiasi taglia può valorizzarci perché ogni corpo è bello a modo suo. Per me la bellezza non può essere associata esclusivamente allo standard della taglia 38 perché anche chi ha la taglia 46 può essere sexy e elegante, può saper portare alla perfezione un abito, a volte anche con maggior classe perché – diciamocelo – le forme aiutano a far risaltare l’abito stesso.

 

Nel 2016 hai partecipato alle selezioni di Miss Curvy a Bologna. Che esperienza è stata e cosa ti ha insegnato?

È stata una bellissima esperienza: eravamo diverse decine di ragazze tutte dalla taglia 44 alla 46 e per questo siamo riuscite a divertirci, a sentirci a nostro agio. Sapevamo di non essere giudicate per il nostro fisico e anche per questo abbiamo vissuto le selezioni di Miss Curvy come una grande avventura e non come una competizione. Quando impari ad accettarti per il fisico che hai e capisci che la taglia è una cosa soggettiva che va al di là di tutto e ti accorgi che sei bella a prescindere da quello, non ti metti più a paragone con le altre – come accade in altre competizioni – ma ti viene proprio spontaneo metterti in discussione come singolo e fare quello che fai con amore, perché comunque ti accetti, ti piaci, per come sei.

 

Martina Pagani

Martina Pagani – Foto: Ufficio stampa

 

Immagino però che non sia sempre stato facile, soprattutto visto che hai avuto modo di viverti in entrambe le taglie: me lo confermi?

Nel 2010 ero taglia 38 ma – nonostante abbia tenuto un paio di jeans di quel periodo – non ho mai provato invidia per il passato, per quella che ero. Non mi pongo il problema, mi piaccio così come sono e secondo me è un po’ anche l’umore che ti porti dietro, che ti fa piacere. Qualsiasi fisico tu abbia, qualsiasi indumento tu possa indossare, se ti specchi quando sei in un mood positivo riesci sempre a vederti bella e ad apprezzarti per come sei e ai chili in più non ci fai neanche caso.

 

Come si comprende dalle tue suddette parole, ma anche da ciò che condividi sui social, tu ti fai portavoce della Body Positivity. Qual è il tuo obiettivo?

Il mio obiettivo è quello di trasformare il mio profilo Instagram, il mio canale YouTube, il mio sito in una sorta di rifugio per le mie fan dove possano sentirsi belle e amate per come sono, senza essere troppo amareggiate per le foto “perfette” che vedono sui social perché alla fine si sa la perfezione non esiste. E poi ho un altro sogno: quello che tutte le influencer, che magari hanno davvero una taglia 38, inizino a mostrare anche i lati negativi del loro corpo, magari sdrammatizzando sulla loro cellulite, sulle smagliature o su quel piccolo neo che potrebbero avere in un posto strano. Tante volte chi ha la taglia 38 cerca sempre di far capire che è perfetta mentre sarebbe bello far passare il messaggio: “Ragazze, sì, ho la taglia 38, però anche dei difetti”.

 

 

 

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Nonostante dalle tue parole si possa comprendere che tu sia una persona risoluta, immagino che anche tu, nonostante il numero ingente di fan, abbia spesso ricevuto dei commenti poco gradevoli dai cosiddetti leoni da tastiera: che cosa più ti ferisce dei commenti che ricevi sui tuoi social e cosa risponderesti ai tuoi haters?

Con il passare del tempo, anche crescendo, ho capito che quello che ti scrivono i cosiddetti leoni da tastiera sui social è il frutto di una insoddisfazione personale. La maggior parte delle volte cercano di attaccare gli altri per sentirsi superiori; altri volte invece lo fanno perché vogliono davvero farti una critica costruttiva cercando di aiutarti a farti capire in cosa stai sbagliando. Quindi quando si tratta di critica costruttiva, l’accetto e cerco anche di immedesimarmi, dire “cavoli me lo sta dicendo perché in realtà davvero vuole aiutare”. Quando invece fanno le critiche, quelle gratuite, mi girano le scatole perché mi dico: “Perché devi farlo, perché vuoi attaccare, vuoi ferire una persona, per quale scopo? Perché sei infelice, perché non ti senti appagato dalla vita che o perché realmente ti sto sulle palle, perché io sono felice per ciò che faccio, ciò che mostro?”. Quindi secondo me, col passare degli anni ci sono stati molti cambiamenti. Prima reagivo in un modo, adesso invece ho imparato a reagire diversamente.

 

Ad esempio, cosa facevi prima?

Magari prima bloccavo, rispondevo offendendo anch’io, oppure ci stavo veramente male, invece adesso ho imparato a gestire la situazione.

 

In un’intervista hai dichiarato che ad un certo punto hai deciso di lasciare dopo 7 anni il tuo posto di lavoro in un’azienda importante di moda per inseguire il tuo sogno, quello dell’influencer, della Content Creator. Com’è stato prendere questa decisione? E poi, qual è il tuo sogno nel cassetto? Alla fine dove ti vedi fra una decina d’anni o anche fra due anni?

Arrivi ad un certo punto della vita dove ti svegli la mattina e dici: “Sto realmente facendo quello che mi rende felice?”. Mi sono svegliata per 7 anni con la stessa domanda, a volte piangevo, a volte andavo a dormire con il magone, poi una mattina mi sono detta: “No, basta, smetto di fare tutto”. Ho deciso di mollare tutto, anche se mi spiaceva perché era una bella realtà, per intraprendere un mio percorso personale nel mondo dell’influencer marketing. Ciò che vorrei fare un giorno però è quello di lavorare in TV: sono una che parla tanto, mi piace stare sotto i riflettori e penso di avere tutte le caratteristiche per potercela fare. E se proprio devo sognare in grande un giorno mi piacerebbe partecipare ad un reality o, perché no, condurne uno.

 

Martina Pagani

Martina Pagani – Foto: Ufficio stampa

 

Ti vedresti meglio in veste di concorrente o di conduttrice di un reality?

Mi piacerebbe provare entrambe le esperienze: sarebbe parecchio stimolante il fatto di potermi mettere in gioco in un reality e allo stesso tempo amerei condurne uno. Ciò che è certo è che serve tanta esperienza e molto studio; secondo me, però, con la mia parlantina, penso di poter arrivare ovunque.

 

Restiamo sui reality: se tu fossi una concorrente quale pensi potrebbe essere il tuo punto di forza che ti potrebbe far spiccare rispetto a tutti altri?

La positività interiore, mentale. Se tu sei positiva e ti svegli la mattina dicendo oggi sono sicura che succederà questo poi ti accade davvero. Se tu invece la mattina ti svegli che dici “cavoli, oggi mi sento male, mi sento brutta” agli occhi degli altri apparirai davvero così. Io credo molto nella legge dell’attrazione e penso veramente che se tu sei positivo riesci ad affrontare qualsiasi cosa nella vita. Dunque, per rispondere alla tua domanda, penso che essere un concorrente positivo che sprizza felicità da tutti i pori, anche quando magari dentro stai morendo, possa essere un bel vantaggio. Poi anche la determinazione e la sincerità, perché se c’è qualcuno che mi sta sulle palle io lo faccio capire subito.

 

Che cosa invece non riusciresti a sopportare negli altri concorrenti?

Non riuscirei mai a sopportare la falsità. In un reality, come nella vita reale, sono sicura che cercherei di tenere lontano da me le persone che portano negatività.

 

Se ti dico “Isola dei Famosi”, “Grande Fratello” oppure “Temptation Island”, in quale reality ti vedresti meglio?

Non saprei scegliere. A Temptation Island dovrei partecipare con il mio fidanzato: abbiamo un bel legame ma al tempo stesso litighiamo parecchio perché c’è molta gelosia, quindi potrebbe essere interessante per capire se il nostro è vero amore. L’Isola dei Famosi sarebbe un’esperienza tosta dal punto di vista fisico però potrebbe essere un’occasione per conoscere e apprezzare ancora di più il mio corpo. Anche il Grande Fratello sarebbe bello tosto, però più dal punto di vista mentale, e forse proprio per questo è quello che mi attira di più. Mi piacerebbe farmi conoscere per come sono, raccontando il mio vissuto e tutto il mio percorso per essere d’esempio anche per chi mi segue.

 

Martina Pagani

Martina Pagani – Foto: Ufficio stampa

 

In un’intervista hai dichiarato: «Mai avere paura di essere sé stesse. Quindi ora che è arrivata la bella stagione osate con colori pastello e vivaci, ma anche con le fantasie floreali per entrare in sintonia con la natura che si risveglia intorno a noi»: qual è il must have di questa estate?

La moda sta cambiando: prima si rimaneva su colori un po’ più neutri come il nero mentre ora si sta puntando tanto sulla combinazione di colori forti. Per questo motivo, per la bella stagione bisognerà puntare sulle tinte accese – come colori fluo, o anche pastello – da abbinare a dei gioielli ricercati. Assolutamente sì alle fantasie!

 

C’è qualcosa che non ti ho chiesto che ti piacerebbe condividere con i nostri lettori?

Tante ragazze mi giudicano perché affermano che io sostengo la body positivity per moda. In realtà non è così e se andassero anche solo a sbirciare nel mio passato, a quello che ho vissuto nell’adolescenza – Martina fa riferimento a degli atti di bullismo – capirebbero veramente come sono fatta. Quindi voglio dare un consiglio: prima di criticare, provate a conoscere le persona, sono sicura che di fronte a voi si aprirà un mondo.