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Sanremo, Ana Mena non vede l’ora di iniziare: “Al Festival grazie a mio padre, Rocco Hunt un amico”

Per la popstar spagnola Sanremo è un sogno che si avvera: Ana Mena racconta del suo amore per la musica italiana, della recitazione e dell’amicizia con Rocco Hunt

di Redazione Rumors.it | 27 Gennaio 2022
Foto: Attilio Cusani / Ufficio Stampa

È la più giovane concorrente donna in gara al 72esimo Festival di Sanremo, ma non chiamatela esordiente. La ventiquattrenne spagnola Ana Mena vanta già numeri da record tra Italia e Spagna: con ben 36 dischi di platino2 dischi d’oro oltre 5 milioni e mezzo di ascoltatori mensili su Spotify, la popstar è tra i nomi più attesi sul palco del teatro Ariston, soprattutto dai giovani. La sua cover della hit sanremese di Colapesce Dimartino, Música Ligéra, ha conquistato il pubblico e ha segnato il suo esordio come solista nel mercato discografico italiano. All’Ariston canterà il brano Duecentomila ore, scritto a sei mani da Rocco Hunt, Federica Abbate e Zef e prodotto da quest’ultimo.

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Ana Mena ha ricordato le prime fortunate collaborazioni con Fred De Palma, Rocco Hunt e Federico Rossi, sottolineando quanto sia innamorata della musica italiana. “Al tempo nemmeno sapevo parlare bene l’italiano, non pensavo che sarebbe potuto succedere tutto quello che è accaduto in seguito – ha spiegato – Il pubblico italiano mi ha dato tanto amore. L’Italia è diventata una seconda casa per me“. L’amore per il Festival di Sanremo, che segue fin dall’infanzia, Ana lo deve al padre: “A casa mia esiste un grande legame con Sanremo grazie a mio padre. Ricordo che a casa ascoltavamo sempre Ricchi e Poveri, Mattia Bazar, Mina e tanti altri”.

Ana Mena

Foto: Attilio Cubani / Ufficio Stampa

 

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Ana Mena è attiva anche nel mondo della recitazione. Al cinema ha debuttato giovanissima con una parte nel film La pelle che abito del famoso regista Pedro Almodóvar, insieme ad Antonio Banderas, e sogna una parte in una fiction italiana. “Mi piacerebbe davvero moltissimo, anche perché sarebbe una sfida molto grande per me, soprattutto per la lingua” ha detto la cantante, anticipando un’altra novità: “Quest’anno uscirà su Netflix una serie a cui ho lavorato questa primavera. Si chiamerà Benvenuti a Eden ed è stata un’esperienza fantastica tornare a recitare”. L’artista ha parlato poi del nuovo doppio album in arrivo: “A quattro anni dal mio ultimo disco, ci tenevo a far emergere una parte di me più intima, meno leggera. Ci saranno tante sorprese: è un lato diverso di Ana Mena che non vedevo l’ora di farvi conoscere“.

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Ana Mena Sanremo: “Duecentomila ore” nasce dalla bellissima amicizia con Rocco Hunt

La cantante ha parlato dell’inedito che porterà al Festival, Duecentomila ore, nato dalla grande amicizia con Rocco Hunt: “Rocco e io ci siamo conosciuti a una festa di Natale prima della pandemia. Da lì è nata una bellissima amicizia, tante collaborazioni e anche questo brano. È una persona a cui voglio molto bene”. L’artista ha descritto il brano Duecentomila Ore: “È molto speciale, parla di una storia d’amore che inizia e finisce presto, ma insegna cose molte importanti. Ha una melodia molto malinconica, in contrasto con una base molto sensuale e carica: mi ha conquistata sin dal primo momento”. In coda, la cantante risponde anche alle critiche che la vedrebbero fuori luogo, in quanto spagnola, al Festival della Canzone Italiana: “Non ho letto molto su queste polemiche, in parte però posso capirle. Al Festival ci andrò con l’umiltà, il rispetto e l’ammirazione più profondi, in omaggio alla musica italiana che amo da sempre e che mi ha reso la persona e l’artista che sono oggi”.

 

Ana Mena - Duecentomila Ore

Foto: Ufficio Stampa