Quante volte c’è stato detto, quando un amore finiva, che forse non si trattava della persona giusta, della metà della mela compatibile con noi? Ecco, dal mito descritto nel Simposio di Platone, secondo il quale l’essere vivente non è altro che la metà di due individui divisi al principio da Zeus che li separò per lasciarli in cerca l’uno dell’altro, ha inizio la nuova commedia romantica firmata dal regista Alessio Maria Federici, disponibile su Netflix. Un racconto sarcastico della nostra società basato sulla forza del caso che, come ognuno di noi sa, può stravolgere tutte le carte in tavola quando uno meno se lo aspetta: da qui partono le storie dei protagonisti di 4 Metà, interpretati magistralmente dagli attori Ilenia Pastorelli, Matilde Gioli, Giuseppe Maggio e Matteo Martari.
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Ma andiamo per gradi: quante volte, di fronte ad una delusione d’amore, vi siete posti la domanda ‘Ma esiste davvero l’anima gemella?”. Come ci insegna questo film, che ci regala la forza di credere ancora nell’amore in tutte le sue forme, anche davanti alle difficoltà, non possono esistere due metà perfette di una stessa mela. Possono invece incontrarsi e avvicinarsi due corpi leggermente simili l’uno all’altro, che con il tempo hanno la possibilità di smussare ciascuno i propri angoli per diventare quella mela “perfetta” descritta da Platone. Un messaggio profondo per le nuove generazioni alla continua ricerca della perfezione, che come sappiamo, però, non può esistere, espresso tramite il punto di vista dei personaggi stessi del film.
Giuseppe Maggio e Matilde Gioli, 4 Metà – Foto: Ufficio stampa Netflix
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Qual è la forza di questo nuovo successo targato Netflix (da giorni al vertice della top ten dei prodotti audiovisivi più visti in Italia)? Il lungometraggio gioca sull’intreccio di più linee narrative regalando allo spettatore una narrazione leggera ma mai banale che tende volutamente a disorientarlo; lo scopo è soltanto uno: esplorare il concetto delle anime gemelle attraverso le storie parallele di quattro single che in base alle proprie azioni possono cambiare il loro destino. D’altronde la teoria che per ogni persona esista un’anima gemella è molto romantica ma forse poco reale; è per questo che Luca e Sara – quasi per sfida – invitano a cena quattro amici che, guarda caso, sono single: Chiara, Matteo, Giulia e Dario. Allo spettatore, come agli stessi protagonisti, spetta il compito di indovinare chi si innamorerà di chi e quindi quali delle 4 possibili coppie diverranno realtà.
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4 Metà recensione: la nuova commedia romantica di Netflix che ti fa ancora credere nell’amore
4 Metà è una commedia romantica che racconta l’animo umano più vero, con alcune sfaccettature che talvolta ci fanno ancora paura: dalle sempre più consuete frequentazioni di letto, al dramma dell’amore non corrisposto, passando per quella che la generazione Z definisce Friendzone (ovvero, una relazione affettiva asimmetrica, caratterizzata dal fatto che uno dei due soggetti prova attrazione e desiderio, ma viene costretto dall’altro, in modo esplicito o implicito, all’interno di un semplice rapporto d’amicizia). 4 storie parallele che si uniscono in unico filo conduttore alla ricerca delle risposte ad alcune semplici – ma mai banali – domande: esiste davvero l’anima gemella? Com’è fatta? Ci somiglia o è il nostro opposto? Un film che con semplicità di linguaggio e ironia ingloba lo spettatore per 1 ora e 30 minuti, risucchiandolo all’interno del vortice dei sentimenti provati dai protagonisti, estraniandolo – anche se per poco – dalla realtà.
Ilenia Pastorelli e Matteo Martari, 4 Metà – Foto: Ufficio stampa Netflix
