House of Gucci, sulla bocca di tutti ma nel cuore di pochi: perché il film di Ridley Scott ha deluso le aspettative

Sulla bocca di tutti ma nel cuore di nessuno, l’ultima opera cinematografica di Ridley Scott, dopo mesi di attesa, ha deluso i più, tanto da essere già caduta nel dimenticatoio

di Sara Radegonda | 29 Dicembre 2021
Lady Gaga e Adam Driver - House of Gucci Foto: YouTube

“Nel nome del Padre, del Figlio e della Famiglia Gucci”. È stato forse uno dei titoli più attesi di questo intero 2021 ma che, magicamente, dopo neanche una decina di giorni dalla sua uscita è già caduto nel dimenticatoio. Si è proprio House of Gucci, l’ultima opera cinematografica firmata da Ridley Scott, il quale ha portato sul grande schermo la storia controversa di una delle famiglie italiane, il cui cognome è sulle borse di molti ma che in pochi conoscono realmente. Un film, adattamento del libro di Sara Gay Forden, House of Gucci. Una storia vera di moda, avidità, crimine, che ha creato un hype incredibile sia per il nome che campeggia nel titolo – e tutto l’immaginario che esso comporta – sia per un cast decisamente degno di nota. La pellicola racconta la storia vera della famiglia Gucci: dall’arrivismo fatale di Patrizia Reggiani, interpretata da una brutale e giusta Lady Gaga, ai giochi di potere dei componenti della famiglia, in un gioco di pugnalate alle spalle, per conquistare lo scettro dell’impero, per concludersi con l’omicidio di Marcello Gucci, interpretato in modo magistrale da Adam Driver.

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Un viaggio lungo ed intenso in una vicenda che ha costituito un pezzo di storia nella cronaca del nostro Paese, con l’inevitabile centralità della figura di Patrizia Reggiani, moglie di Marcello Gucci, nella racconto della parabola di avidità di una donna e di una famiglia accecati dal denaro e dal potere. Nel cast anche Jared Leto, irriconoscibile sotto un pesante make up che lo reso Paolo Gucci, figlio di Aldo, qui interpretato da un sempre titanico Al Pacino. Ogni film riuscito è un perfetto equilibrio delle parti che lo compongono, in una danza oscillante e vibrante intorno ad uno stesso asse, senza sbilanciarsi mai. Questo è ciò che non accade in House of Gucci, perché la pellicola è evidentemente cucita addosso a Lady Gaga, che entra perfettamente nei panni del personaggio e il cui aspetto da femme fatale è al centro dell’obiettivo della macchina da presa.

Adam Driver e Lady Gaga, House of Gucci

Adam Driver e Lady Gaga – House of Gucci
Foto: Courtesy of Metro Goldwyn Mayer Pictures Inc. / © 2021 Metro-Goldwyn – Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.

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Questa focalizzazione sull’istrionica identità di Patrizia Reggiani fa ombra sugli altri personaggi della trama, elemento che non sarebbe di certo a sfavore dell’opera se non fosse che il fulcro narrativo ruota intorno all’omicidio di Maurizio Gucci. Quest’ultimo, inoltre – per le sorti a lui toccate – dovrebbe essere la vittima della storia, ma alla fine del film lo spettatore è quasi spinto ad attribuirgli il ruolo di carnefice, mentre il gesto estremo di Patrizia Reggiani, tradita e abbandonata dal marito, pare giustificato. Questo misunderstanding narrativo accade a causa del mancato equilibrio tra le parti e della descrizione di un personaggio come quello della Reggiani, di cui sono stati messi in forte evidenza solo i tratti carismatici e determinati, trascurando la morbosità, la freddezza e disperazione della donna. Il racconto cinematografico di una vicenda reale porta con sé un campo estetico e di rappresentazione che spesso esula una personale chiave di lettura del regista a favore di un punto di vista oggettivo della macchina da presa.

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House of Gucci recensioni: un ritratto iperbolico che diventa farsa

In questo la scelta registica di Ridley Scott finisce per tradire le aspettative del pubblico perché lo squilibrio di fonde comporta l’emergere di aspetti kitsch, tipici di una farsa grottesca, i quali deviano totalmente l’interpretazione di quello che dovrebbe essere un racconto drammatico. Inoltre, la rappresentazione iperbolica di un personaggio come quello di Paolo Gucci porta fuori strada lo spettatore, a causa di un cambio di registro che non appartiene alla missione originaria del film. Infine, ad uscirne lesa – in tutti i sensi – è la famiglia Gucci, ritratta in modo impietoso a tratti irrispettoso, il cui unico pregio è stato quello – secondo quanto riportato nel film – di essere stata estromessa dalla direzione del brand che altrimenti sarebbe miseramente caduto vittima dei giochi di potere della famiglia. Il registro da autoironico si trasforma in eccentrico ed esagerato, sfruttando in un climax ascendente un album di cliché già collaudati, sorretti solamente da qualche battuta ad effetto. House of Gucci è un film che sbaglia in tutto, soprattutto nella pretesa di voler riportare un fatto di cronaca, dandone un’immagine totalmente deviata.

Lady Gaga, House of Gucci

Lady Gaga – House of Gucci
Foto: Courtesy of Metro Goldwyn Mayer Pictures Inc. / © 2021 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.