Il suo nome è una leggenda. E fa rima con cult. Quentin Tarantino, il grande regista hollywoodiano che con la sua geniale eccentricità ha cambiato le regole del cinema degli ultimi decenni, è stato ospite domenica sera nello studio di Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa. Un’intervista ricca di confessioni in cui il regista – insignito del premio alla Carriera al Festival di Roma – ha ripercorso la sua carriera, svelando alcuni inediti retroscena.
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9 film e una carriera iniziata come commesso in una videoteca, perché come ricorda spesso “sono prima un cinefilo che un regista”. Ma come tutte le grandi storie arriva quell’ossimorico momento dei titoli di coda. Infatti proprio durante la chiacchierata, Tarantino confessa: “10 film in 30 anni di carriera penso sia sufficienti. Direi che dopo il prossimo film è tempo di dire basta, go home“. Ma dopo la fine della sua carriera di regista per lui potrebbe aprirsi quella di scrittore, infatti è appena uscito il suo libro C’era una volta ad Hollywood, ispirato all’ultimo film.
Quentin Tarantino / Foto: A.M.P.A.S
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Tarantino oltre alla grande passione per il cinema, adesso ne ha un’altra nella sua vita – di cui si parla poco – quella per la famiglia: il regista infatti si è sposato ed è da poco diventato padre. E proprio l’infanzia riporta alla luce quel trauma dopo la visione di Bambi che probabilmente ha anche innescato qualcosa dentro di lui: “È un film traumatizzante, mi sono che da bambino sono dovuto uscire dalla sala”. Ad arricchire l’intervista, il regista ha raccontato alcuni aneddoti relativi alla sua vita, come quella volta in cui diede un pugno a Bob Dylan.
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Quentin Tarantino Che Tempo Che Fa: “Quella volta che ho dato un pugno a Bob Dylan”
“Mi allenavo in una palestra di sua proprietà e ogni tanto lui veniva ad allenarsi. Un giorno il mio istruttore mi chiese di fare da controfigura, quindi le avrei dovute prendere da lui, ma quando lui non manteneva la posizione giusta gli mollavo io qualche pugno” racconta il regista. E alla domanda del conduttore in merito a cosa avrebbe fatto nella sua vita se non fosse diventato lui risponde: “Probabilmente il criminale, ho sempre pensato che sarei stato coinvolto in qualche tipo di reato. Ma in realtà ho sempre voluto fare il regista anche l’attore, perché è la prima cosa che vedi quando guardi un film, ma amavo troppo il cinema per recitare in film di altri, volevo farli io“.
Sara Radegonda
Foto: PrPhotos
